E’ uscito “Trio Mezcal”, il terzo album del contrabbassista bernaldese Pippi Dimonte. Il titolo è proprio l’omonimo del Trio da lui stesso guidato. In questo lavoro, completamente diverso dai due Cd precedenti Morning Session (2014) e Hieronymus (2016), il compositore lucano si tuffa nel Mediterranean Jazz, la corrente musicale che cattura ritmi e suoni provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo per fonderli con il Modern Jazz di matrice americana.
Trio Mezcal rappresenta l’incontro fra l’eleganza del jazz con la profondità della musica arabofona e mediterranea, la forza delle percussioni di radice africana con l’imponenza delle chitarre elettriche dal mondo occidentale contemporaneo.
Trio Mezcal naviga da una sponda all’altra del Mare Nostrum con il timone saldamente tenuto dalle mani sicure di Pippi e del suo contrabbasso che sono i protagonisti indiscussi di tutte le otto tracce del Cd, sette delle quali composizioni dello stesso Dimonte ed una, Pandemonium of Parrots, scritta dal chitarrista Alessandro De Lorenzi. Fra le sonorità presenti nell’album ci sono evidenti riferimenti anche alla musica classica. Provate a chiudere gli occhi e ad immaginare, per esempio, il brano Dob Utca eseguito da un’orchestra sinfonica: la sensazione sarebbe certamente quella di un impressionante impatto sonoro ed emotivo!
In questo nuovo progetto Pippi Dimonte è ben coadiuvato da due valenti musicisti: Alessandro De Lorenzi alla chitarra e Lorenzo Viale alle percussioni. Il Cd è disponibile sui più importanti digital store: Spotify, Google Play, Amazon Music, iTunes, Bandcamp, Deezer, Shazam. Il Trio Mezcal è anche presente su YouTube con diversi video fra i quali vi consigliamo il suggestivo live sul terrazzino della Torre dell’Orologio di Piazza Maggiore a Bologna realizzato per il format internazionale Balcony Tv.
Giuseppe “Pippi” Dimonte (classe 1991) è un giovane bassista, contrabbassista e compositore che a 14 anni inizia gli studi classici al conservatorio per poi appassionarsi al jazz e alla musica moderna. Grazie alle collaborazioni in progetti differenti ha la possibilità di sperimentare e conoscere sonorità etniche che lo avvicinano sempre più al concetto di World Music. Stabile a Bologna, attualmente lavora con varie formazioni in giro per l’Italia e l’Europa. Fra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti la rivista jazz americana “Bird is the Worm” lo scorso anno lo ha inserito nella lista dei migliori sette contrabbassisti al mondo non statunitensi per la realizzazione dell’album Hieronymus.
Mar 23