Dopo essere stati in Campania e in Puglia i musicisti dell’Emmet Cohen trio, ovvero il pianista americano Emmet Cohen, il contrabbassista lucano Giuseppe Venezia e il batterista napoletano Elio Coppola, ultimeranno il loro tour, partito in provincia di Napoli il 4 marzo, con tre date in Basilicata, dal 14 al 16 di questo mese.
“Il tour sta procedendo benissimo – ha affermato Giuseppe Venezia – abbiamo suonato alcuni brani del nostro repertorio e abbiamo reso omaggio alla canzone napoletana eseguendo uno dei brani classici più conosciuti ed apprezzati, ‘Nun è peccato’, che abbiamo riarrangiato per l’occasione . Il pubblico sta accogliendo bene la nostra proposta, con grande entusiasmo e l’energia positiva che si crea durante le serate, ci emoziona tanto”.
La prima data lucana si terrà allo Smitherson Jazz Club di Policoro (MT), venerdì 15 si esibiranno al Cinetix Cafè di Matera e terminerà il giorno seguente alla Taverna del Balì di Venosa (PZ).
Emmet Cohen, prodigio del piano, suona con la maturità e la confidenza di un veterano, nonostante abbia solo 24 anni. La grande padronanza dello strumento e l’innovativo palato armonico ne fanno uno dei più richiesti musicisti della scena jazz della grande mela, dove si esibisce regolarmente condividendo il palco con grandissimi jazzisti.
Elio Coppola, talentuoso jazzista napoletano, è uno tra i batteristi più attivi sulla scena del jazz partenopeo e nazionale. Tanti i premi che ha ottenuto durante il suo percorso di formazione e tante le collaborazioni con importanti artisti internazionali.
Giuseppe Venezia contrabbassista lucano e direttore artistico del Basilijazz, vanta collaborazioni con jazzisti di ogni parte del mondo ed è impegnato in varie formazioni, affrontando stili jazzistici diversi, dal dixieland all’hard bop, passando per lo swing, il manouche, il be bop ed il cool jazz.
“Nel jazz di solito le formazioni prendono il nome dal ‘leader’ – ha spiegato il contrabbasista – inteso come colui che si avvale di musicisti che hanno caratteristiche a lui congeniali per proporre concetti musicali che rispecchino il suo modo di intendere la musica e il proprio ‘progetto musicale’. Questo però non avviene nel nostro caso, poichè non abbiamo un leader, ognuno di noi ha contribuito nella scelta delle musiche e negli arrangiamenti. Quindi abbiamo risolto dando al gruppo il nome più esotico. Il disco che uscirà a seguito di questo tour, invece, prenderà il nome di tutti e tre i musicisti”.