Il F.A.ME. (Festival Appennino Mediterraneo) ideato ed organizzato da Fondazione Appennino ETS, va in scena sabato 15 ottobre con due appuntamenti: ore 18.30, presso il Polifunzionale area cantine a Sant’Angelo Le Fratte, ore 21, Castello Sanseverino a Grumento Nova.
Due appuntamenti connotano la caratteristica del Festival: in Appennino si uniscono la musica e la danza salentina (Sant’Angelo Le Fratte), canti e balli napoletani (Grumento Nova).
La dorsale Appenninica tiene insieme le identità, le tradizioni e le storie del versante Adriatico e del versante Tirrenico contaminante nel gran mare del Mediterraneo.
Il contesto delle Cantine di Sant’Angelo Le Fratte offre una straordinaria forza che ancora di più sarà valorizzata all’interno progetto “Ritrovarsi – tra storia e natura” promosso dal GAL PERCORSI.
E a seguire il Castello Sanseverino che guarda verso valle l’area archeologica di Grumentum, si eleva dall’Appennino verso il Mediterraneo e contribuisce a valorizzare la Val d’Agri al centro di azioni di promozione anche del GAL AKIRIS.
Il doppio appuntamento di sabato 15 ottobre è l’emblema di un racconto, attraverso musica e balli, della comunità e delle persone della civiltà appenninica.
Di seguito i dettagli dei due appuntamenti.
Sant’Angelo Le Fratte, ore 18.30 Polifunzionale Aree Cantine
L’Arthea Ensemble dell’Associazione Artistica Culturale “Terre d’Otranto” con lo spettacolo “De finibus terrae” si esibiranno con canti e danze del Salento. L’ensemble è composto da: Rocco De Santis (canto e chitarra), Nadia Esposito (canto, danza e castagnetta), Mattia Manco (fisarmonica), Doriano Longo (violino), Roberto Chiga (percussioni).
Grumento Nova, ore 21 Castello Sanseverino
Lo spettacolo dal titolo “Vulcano Mediterraneo” sarà messo in scena dall’Ensemble Lirico Italiano composto da Annalisa D’Agosto (soprano), Sergio Mari (attore), Fernando Galano (chitarra e voce popolare), Alessandra Ranucci (Ballerina), direttore Francesco D’Arcangelo. Sarà un viaggio nella canzone tra i ricordi di Masaniello e Pulcinella, dalle villanelle al ‘700 napoletano, dal cafè chantant a Napul’è.