Raccontare il Festival di Sanremo attraverso la radio per trasmettere sul territorio emozioni ed impressioni non è impresa facile. Ma Radio Color, emittente radiofonica lucana storica con sede a Villa d’Agri, con l’editore-conduttoredi programmi Remo Pasquariello e il suo staff, ci prova già da qualche anno. E fedeli al diktat contiano “tutti cantano Sanremo”, le dirette non raccontano solo tutto quello che avviene durante la kermesse, le notizie, le indiscrezioni, le curiosità ma soprattutto le voci dei protagonisti della rassegna musicale più attesa dell’anno. Tante le interviste realizzate come chiacchierate.
“Le prime edizioni del Festival furono trasmesse esclusivamente alla radio. Ancora oggi, a distanza di 67 anni, nonostante l’avvento della tv e del web, la radio – dice Pasquariello – rappresenta un veicolo di promozione molto importante per la musica e gli artisti in gara al Festival. Il mezzo di comunicazione più antico, ma allo stesso tempo più moderno ed attuale, seguirà con un’ampia copertura la kermesse.
Ovviamente non offrendo immagini – dice il conduttore di Radio Color – dobbiamo tirare fuori creatività e fantasia per alternare buona musica a commenti, interviste realizzate sempre con tono informale. Cerchiamo di raccontare tutto quello che vediamo dietro il grande palcoscenico e che la tv non mostra. Sostituiamo le immagini con le voci ricostruendo l’atmosfera del Festival.
La risposta dal target tradizionale di ascoltatori dell´emittente della valle è positiva: le telefonate sono in aumento. Per Radio Color c´è anche l’impegno sostenuto interamente a spese della piccola società cooperativa di gestione di promuovere una realtà sociale, culturale, turistica che negli italiani è solo “terra di petrolio”. “In sala stampa parliamo con i colleghi di tante radio presenti come noi al Festival e ci scambiamo opinioni. Tutti ci chiedono del petrolio. Noi cogliamo sempre l´occasione per raccontare che la Val d´Agri non è solo Centro Oli, pozzi ed Eni e che sul piano della musica popolare ed etnica abbiamo molto da offrire e talenti degni di un festival.
La crisi dei consumi c’è e si avverte anche nello spettacolo. Nonostante tutto, secondo i dati ufficiali Siae al 2015, in Basilicata, gli spettacoli dal vivo hanno generato un fatturato stimato in 16 milioni di euro, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente: per i botteghini, invece, l’incasso è stato di un milione di euro circa, poiché gran parte dei ‘live’ si svolgono all’aperto e sono gratuiti. Cambia il “consumo” di musica e cambia il metodo di lavoro di chi propone musica e spettacolo attraverso la radio che è comunque uno strumento insostituibile perchè avvicina artisti-operatori-industria discografica all’utente-consumatore finale.
Feb 08