In attesa di conoscere il programma ufficiale con i 12 eventi il Festival Duni ha svelato i grandi concerti del Festival Duni 2017 in programma nella Cava del Sole di Matera.
Il 15 luglio salirà sul palco Fabrizio Moro, il 28 luglio saranno protagonisti gli Afterhours con il Summer Tour mentre il 1° agosto toccherà a Carmen Consoli, che ritornerà quindi nella città di Matera a distanza di 14 anni dal concerto del 17 luglio 2003 nella Cava della Palombo. Da confermare la data del 13 agosto con Mannarino. Gli organizzatori sperano di chiudere la data nei prossimi giorni.
In attesa di poter annunciare la conferma di Mannarino a Matera il Festival Duni ha diffuso i prezzi dei concerti di Fabrizio Moro, Afterhours e Carmen Consoli.
L’accordo con Afterhours è stato sancito ufficialmente solo sabato scorso, per la gioia dei fans della band rappresentata dal leader Manuel Agnelli, voce del gruppo e volto diventato popolare lo scorso anno nel ruolo di giudice a X Factor 2016. Manuel Agnelli è uno dei due giudici confermati anche per la nuova edizione di X Factor, che partirà nel prossimo autunno: in giuria ci sarà ancora Fedez mentre le new entry sono Mara Maionchi e Levante al posto di Alvaro Soler e Arisa.
Per Fabrizio Moro e Afterhours i prezzi dei biglietti sono i seguenti: 18 euro in piedi, 23 euro seduti.
Per Carmen Cosoli i prezzi dei biglietti sono i seguenti: 23 euro in piedi, 28 euro seduti.
A questi prezzi vanno aggiunti 2 euro per i diritti di prevendita.
I biglietti si acquistano presso la sede del Festival Duni in via De Viti De Marco 13 oppure presso la cartolibreria Montemurro in via delle Beccherie 69 a Matera.
Per informazioni contattare il numero 0835.1973420.
Michele Capolupo
Di seguito la biografia degli Afterhours, il 28 luglio a Matera per il Festival Duni 2017.
Gli Afterhours sono un gruppo rock italiano formatosi a Milano nella seconda metà degli anni ottanta.
Assieme ai Marlene Kuntz sono considerati i portabandiera dell’alternative rock italiano.[3]
L’attuale formazione è composta da Manuel Agnelli, leader e voce del gruppo, Roberto Dell’Era (basso), Rodrigo D’Erasmo (violino) e Xabier Iriondo (chitarra).
Storia del gruppo
Gli esordi
Nascono ufficialmente nel 1986 da un’idea di Manuel Agnelli. La prima formazione comprendeva Paolo Cantù (precedentemente chitarrista del gruppo industrial Tasaday, poi membro dei Six Minute War Madness e degli A Short Apnea) alla chitarra, Lorenzo Olgiati al basso, Alessandro Pelizzari alla batteria, poi sostituito da Max Donna. Il nome del gruppo voleva essere un omaggio ai The Velvet Underground di Lou Reed, autori della canzone omonima.
L’esordio avviene con il 45 giri My bit boy del 1987, seguito, un anno più tardi, dall’LP All the Good Children Go to Hell, entrambi prodotti e diffusi dalla Toast Records. La scelta è quella di cantare in lingua inglese. Le maggiori influenze musicali del gruppo sono invece rappresentate da The Velvet Underground e Television. L’album, interamente scritto da Agnelli, venne presentato a Torino nei primi di luglio con un concerto al parco della Pellerina, tenuto insieme a due gruppi compagni di etichetta, gli Statuto e i Powerillusi.
Il 1990 è un anno importante per la band, a cominciare dal cambio di etichetta: gli Afterhours passano dalla Toast Records alla Vox Pop. Nello stesso anno il gruppo partecipa all’album tributo ai Joy Division edito dalla Vox Pop Something about Joy Division, con la rilettura della canzone Shadowplay, reinterpretata in chiave acustica. Ma soprattutto il 1990 è l’anno del primo album, During Christine’s Sleep, caratterizzato da atmosfere introspettive e sofferte, in un gioco di chiaroscuri che comunque non disdegnano determinati passaggi ruvidi. Si fanno notare quindi nella scena rock italiana e non solo, visto che vengono invitati, grazie anche all’influenza della rivista statunitense Alternative Press, a rappresentare l’Italia al New Music Seminar di New York.
Dopo il mini LP Cocaine Head del 1991, primo lavoro con Giorgio Prette alla batteria e che vede la presenza di Cesare Malfatti alla chitarra[4], gli Afterhours suonano anche a Berlino, in occasione dei Berlin Indipendence Days. Ritornano quindi in studio per registrare l’album Pop Kills Your Soul, che vedrà la luce nel 1993. Questo lavoro vede anche per la prima volta nella band la presenza del chitarrista Xabier Iriondo, mentre lasciano il gruppo Cantù e Olgiati. Alcune tracce saranno riprese, tradotte ed incluse nel successivo album intitolato Germi, primo disco in italiano della band.
Nel 1993 gli Afterhours cantano per la prima volta in italiano, proponendo una interpretazione di Mio fratello è figlio unico, inclusa nel disco tributo a Rino Gaetano (e successivamente nel loro successivo album Germi) legato ad Arezzo Wave di quell’anno. Seguirà anche la registrazione de La canzone popolare per l’album tributo a Ivano Fossati I disertori (1994, Columbia Records).
La svolta
È proprio con l’album Germi del 1995, il primo cantato in lingua italiana, che emergono chiaramente le caratteristiche tipiche che faranno la fortuna della band: suono diretto, talvolta con inaspettate aperture melodiche, talvolta squisitamente punk, ispirazioni noise, psichedeliche, post-punk e post-grunge, ma anche extra-musicali con elementi burroughsiani e dadaisti, liriche anarchiche, a volte sarcastiche, beffarde e sensuali. È un album molto sperimentale e dirompente, dove l’uso del cut-up alla Burroughs viene usato forse in modo più massiccio.
Intanto arriva la consacrazione definitiva degli Afterhours quando Mina inserisce nel suo album Leggera una reinterpretazione di Dentro Marilyn dell’album Germi, reintitolata Tre volte dentro me.
Un’immagine dell’esecuzione di Terrorswing dal tour Hai paura del buio? 2014, in cui la band suona con le maschere di Pluto come nel tour del 1997
A distanza di due anni, nel 1997, la band produce quello che molti considerano il loro capolavoro: Hai paura del buio?, pubblicato dalla Mescal, è un lavoro più eclettico di Germi. In esso converge la furia hardcore (Lasciami leccare l’adrenalina e soprattutto Dea) il pop melodico (Voglio una pelle splendida), la sperimentazione (gli strumentali), il grunge deciso di Male di miele, l’hard rock (Veleno), le provocazioni di Come vorrei, gli accenni di space rock (l’inizio di Elymania) e ballate acustiche molto “sui generis” (Simbiosi). In mezzo anche tante distorsioni psichedeliche. Ogni canzone contribuisce a creare un insieme unitario di grande impatto. Anche all’interno di una stessa canzone si riscontrano più generi, come in Rapace o Punto g. L’album diventa presto una pietra miliare per gli amanti del rock alternativo italiano e riscuoterà un grande successo anche il tour successivo. Dopo questo album, il bassista Alessandro Zerilli abbandona il gruppo.
Nel 1998 partecipano per la prima volta al tradizionale concerto del Primo Maggio a Roma.
Il 13 maggio 1999 viene pubblicato il nuovo album. Si tratta di Non è per sempre, che cambia notevolmente direzione rispetto ai due album precedenti. Il suono è meno ruvido e aggressivo, più ricercato con l’ingresso in pianta stabile dei violini di Dario Ciffo e di Roberta Castoldi al violoncello. Fra i brani più rappresentativi dell’album vi sono Milano circonvallazione esterna (che ricorda Frankie Teardrop dei Suicide), La verità che ricordavo (il pezzo più violento dell’album), Non si esce vivi dagli anni ’80 (sorta di anthem generazionale), L’inutilità della puntualità (ancora un pezzo ironico e anticonvenzionale), Cose semplici e banali (che fa riferimento alla poesia crepuscolare, ma solo nel titolo), accompagnati da ballad come la title-track, da Bianca e Baby fiducia il tutto immerso in un contesto melodico ed impalpabile. Tra le date del tour che segue l’uscita dell’album, da segnalare è quella di Bologna, in cui gli Afterhours condividono il palco con i R.E.M.
Il Tora! Tora! e l’addio di Iriondo
Dopo Non è per sempre, Manuel Agnelli ha modo di dedicarsi a vari progetti sia editoriali (Il meraviglioso tubetto) che musicali (collaborazione con Emidio Clementi, leader dei Massimo Volume nel progetto Gli agnelli clementi). Nel 2001 esce il doppio live Siam tre piccoli porcellin, che comprende un CD elettrico ed uno acustico registrato nei teatri, che contiene anche l’inedito La sinfonia dei topi. Viene inaugurato poi il progetto Tora! Tora!, festival itinerante che riunisce il meglio della scena alternative italiana (progetto applaudito anche dal creatore del Lollapalooza, il Perry Farrell[senza fonte] dei Jane’s Addiction/Porno for Pyros). Sul palco del Tora! Tora!, infatti, sono saliti, tra gli altri, i Marlene Kuntz, i Subsonica, i Massimo Volume, Cristina Donà e i Modena City Ramblers. Ma l’anno dopo arriva una svolta, anche se in negativo: Xabier Iriondo, chitarrista ed elemento importantissimo per la band, che aveva contribuito notevolmente soprattutto per le bizzarrìe dei primi due album in italiano, lascia per dedicarsi ad altri progetti, come i Six Minute War Madness e gli A Short Apnea.
Con l’uscita di Quello che non c’è, datato 5 aprile 2002, il sound degli Afterhours cambia e si evolve ancora, soprattutto per la mancanza di Xabier Iriondo, che il gruppo decide di non rimpiazzare con un nuovo membro ufficiale ma con un turnista a tempo pieno: Giorgio Ciccarelli, leader dei Sux!, altra band dello scenario alternative italiano. Ne esce un album ancora più levigato negli arrangiamenti, il suono si fa più intimista, e l’ironia nei testi dei primi album lascia spazio ad un senso di vuoto e di rassegnazione. I violini psichedelici di Dario Ciffo sono onnipresenti e il suono è decisamente più denso. È l’album più cupo nella carriera degli Afterhours (il titolo già la dice lunga): il leitmotiv è la perdita dei valori e l’assenza di punti di riferimento, nonché di ogni speranza, così come espresso da Manuel Agnelli in un’intervista sul disco. Scompaiono i testi volutamente naïf degli esordi, soppiantati da liriche molto personali e disilluse. Non c’è una sola frase di speranza. Tutto è finito, rimane solo una desolazione senza futuro. Manuel rende anche omaggio all’amico Emidio “Mimì” Clementi, con un pezzo (Ritorno a casa) e con un riferimento esplicito nella canzone Bye Bye Bombay. Riferimenti al viaggio in India fatto con Emidio si trovano anche in Varanasi Baby (Varanasi altro non è che Benares, luogo sacro dell’induismo e del buddhismo) ed in Bye Bye Bombay.
L’album, trascinato dal singolo Non sono immaginario, ottiene un clamoroso successo di pubblico e si piazza addirittura al 4º posto nelle classifiche di vendita FIMI. Inizia, per il quartetto milanese, un lungo tour che li vedrà affiancati in alcuni casi dai Mercury Rev (nel 2002) e dai The Twilight Singers di Greg Dulli (nel 2004), due band alternative americane.
Nel 2004 viene pubblicato il singolo Gioia e rivoluzione da Mescal. La title track Gioia e rivoluzione (cover degli Area incisa nell’album Crac! del 1975), è suonata anche nel film di Guido Chiesa Lavorare con lentezza, in cui gli Afterhours interpretano gli stessi Area. Sono presenti nel singolo anche La canzone di Marinella (cover di Fabrizio De André) e La canzone popolare (cover di Ivano Fossati).
Nel 2005 esce Ballate per piccole iene, che vede la partecipazione di Greg Dulli in veste di produttore. Pubblicato con 4 copertine diverse, risulta essere un successo di pubblico ancor più clamoroso dell’album precedente, dato che si posiziona al 2º posto nelle classifiche. Questo lavoro contiene pezzi cult della band come Ci sono molti modi, Ballata per la mia piccola iena, La sottile linea bianca e La vedova bianca. Viene anche pubblicato in versione “export” in lingua inglese col nome di Ballads for Little Hyenas, che uscirà nella prima parte del 2006 in buona parte d’Europa e che vede l’aggiunta della interpretazione del brano The bed di Lou Reed. Nell’album i temi di Quello che non c’è vengono ripresi ed ampliati. Gli Afterhours, confermandosi band che nasce e vive dal vivo, tornano in tour, che li porterà nel 2006 negli Stati Uniti d’America e in Germania, accompagnati ancora una volta da Greg Dulli (ex Afghan Whigs) e, nella data di Roma dell’11 settembre al Villaggio Globale, anche da Mark Lanegan (ex Screaming Trees), a testimonianza dell’importanza della band milanese non solo sulla scena italiana. L’album viene consacrato da un world tour che vede impegnati gli Afterhours in diverse date negli Stati Uniti accompagnati dall’ormai amico Greg Dulli.
Questo album, e questo tour, vedono l’ingresso nel gruppo del cantautore milanese Roberto Dell’Era, che nel gruppo suona il basso al posto di Andrea Viti. Nello stesso periodo entra ufficialmente nella band anche il polistrumentista Enrico Gabrielli.
Manuel Agnelli
Il 9 febbraio 2007 esce il primo dei due DVD doppi, intitolato Non usate precauzioni/Fatevi infettare (1985-1997), il quale contiene la prima parte del documentario sulla carriera degli Afterhours dal 1985 al 1997 e la raccolta completa di tutti i videoclip girati dal gruppo fin dagli esordi. L’11 maggio esce invece il secondo doppio DVD, Io non tremo (1997-2006), il quale, nella seconda parte del documentario, copre il periodo dal 1997 al 2006 e contiene la raccolta completa di 31 apparizioni live amatoriali e non della band. Nell’agosto 2007, tramite un comunicato stampa, gli Afterhours annunciano la fine del loro rapporto con la casa discografica che li ha resi celebri, la Mescal, in favore di un nuovo contratto con Universal.
Il 2 maggio 2008 esce il nuovo album della band, I milanesi ammazzano il sabato, anticipato dall’uscita di un EP abbinato al mensile xL de la Repubblica, Le sessioni ricreative, dove sono incisi brani che fanno da contorno al disco in uscita. I milanesi ammazzano il sabato è un disco di non semplice impatto e non all’altezza dei precedenti lavori secondo la critica; in esso comunque spiccano canzoni come È solo febbre e Pochi istanti nella lavatrice.
Il 3 ottobre 2008 esce una raccolta non autorizzata dalla band, pubblicata da EMI. Si tratta di Cuori e demoni, costituita da 32 brani suddivisi in due CD, che ripercorre i dieci anni di carriera della band di Agnelli (escluso l’ultimo album). Viene inoltre anche realizzata una versione “deluxe” con un DVD contenente tutti i videoclip realizzati.
Il 24 ottobre 2008 esce la “reissue” de I milanesi ammazzano il sabato che, oltre all’album contiene un secondo CD contenente 9 tracce: 5 registrate live all’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare a Milano, 2 all’Auditorium Cavea di Roma, l’inedito Due Di Noi (in cui canta Roberto Dell’Era) e una reinterpretazione dei Nirvana dal titolo You Know You’re Right. Inoltre contiene un booklet con oltre 20 foto inedite del tour 2008.
Con la fine del contratto che li legava ad Universal, nel febbraio 2009 partecipano al 59º Festival di Sanremo sotto esplicita richiesta del presentatore Paolo Bonolis. Il brano proposto è Il paese è reale, con cui vengono eliminati al primo turno, ma che comunque vale al gruppo il prestigioso Premio della Critica “Mia Martini”. In nessuna compilation della kermesse sanremese è presente il brano eseguito da Manuel e soci al Teatro Ariston. Il pezzo viene infatti pubblicato in esclusiva nell’album Afterhours presentano: Il paese è reale (19 artisti per un paese migliore?), insieme ad altri 18 pezzi inediti scritti per l’occasione da altrettanti artisti della scena alternativa italiana, tra cui Paolo Benvegnù, Zen Circus, Dente, Cesare Basile, Il Teatro degli Orrori e gli Zu. La distribuzione è affidata alla catena di negozi FNAC dal 25 febbraio. Durante l’intervista a Bonsai TV rilasciata nel marzo 2010, Manuel Agnelli spiega come Milano sia ancora viva sotto l’aspetto dell’underground musicale, rendendola nuovamente “reale”; aggiunge anche che la musica è politica, pur chiarendo che Il paese è reale sotto questo aspetto è solo un piccolo progetto.
Ad aprile Enrico Gabrielli comunica l’intenzione di lasciare la band per proseguire a tempo pieno con gli altri suoi progetti, rappresentati dai gruppi Mariposa e Calibro 35. Ufficialmente la collaborazione viene portata a termine il 14 maggio. Gabrielli viene rimpiazzato dal violinista Rodrigo D’Erasmo (ex Nidi d’Arac).
Nel 2009 partecipano al brano Domani 21/04.2009, registrato a scopo benefico con i maggiori esponenti della musica italiana sotto il nome di Artisti Uniti Per L’Abruzzo. Nello stesso anno collaborano con Mina nella realizzazione di Adesso è facile, contenuta nell’album Facile.
Nell’ottobre 2009 ritornano negli Stati Uniti, dove si esibiscono nell’ambito della rassegna Hit Week L.A. insieme ad altri artisti italiani. Dopo il Voglio far qualcosa che serva tour del 2009, che ha visto la band di Manuel Agnelli calcare i più importanti palchi italiani, gli Afterhours affrontano il 2010 con un nuovo e particolare progetto teatrale, che vede gli Afterhours sul palco con lo GnuQuartet e con molti ospiti, tra cui Antonio Rezza.
Ritorno di Iriondo e pubblicazione di Padania
Nel tour estivo del 2010, e poi anche in quello del 2011, dopo anni di lontananza dagli Afterhours, Xabier Iriondo torna a suonare con la sua storica band.
Durante l’autunno 2010 cominciano le registrazioni per il nuovo album in studio, che vedrà la luce nel 2012, brevemente interrotte per suonare in Cina, a Shanghai, ospiti del Commissariato Generale del Governo per l’Expo 2010 per due live, uno dei quali nella Mao Live House.
Nel 2011 partecipano alle riprese del film Cosimo e Nicole di Francesco Amato. La scena con protagonisti gli Afterhours viene girata, in particolare, durante il concerto del 22 settembre a Collegno (TO). Nella stessa occasione si esibiscono, e quindi prendono parte al film, anche i Verdena e i Bud Spencer Blues Explosion. Il film esce nelle sale cinematografiche il 29 novembre 2012.
Il 29 febbraio 2012 pubblicano un EP dal titolo Meet Some Freaks on Route 66, distribuito solo in allegato con il mensile la Repubblica XL e contenente 8 tracce rivisitate e registrate negli Stati Uniti, tra cui un pezzo di Fred Neil, Dolphins, eseguito con i Majakovich.
Lo stesso giorno ufficializzano la data di pubblicazione ed il titolo del decimo album in studio della band, che viene pubblicato il 17 aprile 2012 e che si intitola Padania. Il 1º marzo viene pubblicato il brano La tempesta è in arrivo, colonna sonora della serie tv di Sky Cinema Faccia d’angelo, inserito anche nel nuovo album.
Il 27 marzo 2012 EMI pubblica una raccolta non autorizzata degli Afterhours, dal titolo The Best Of. La raccolta, come nel caso della precedente Cuori e demoni (pubblicata poco dopo I milanesi ammazzano il sabato e prima della partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo 2009), è stata pubblicata a ridosso della data di uscita dell’album Padania[15]. Gli Afterhours hanno criticato questa scelta facendo sapere di «non essere mai stati coinvolti in questa operazione, così come l’altra volta, né di aver avuto niente a che fare con la scelta dei brani, del titolo o della copertina della compilation».
Il 30 marzo viene pubblicato il singolo Padania. Fa seguito la pubblicazione del video ufficiale, proposto in due versioni.
Il 17 aprile viene pubblicato l’LP Padania, decimo album in studio della band, coprodotto da Manuel Agnelli e Tommaso Colliva. Il disco non ha alle spalle un’etichetta (si tratta dell’etichetta Germi, di proprietà della stessa band) e si appoggia, per la distribuzione, ad Artist First.
Il 1º maggio seguente, durante il concerto del Primo Maggio a Roma, si innesca una polemica per la mancata performance degli Afterhours, che viene annullata all’ultimo momento dall’organizzazione per problemi tecnici. Il gruppo, infatti, non ha potuto calcare il palco, nonostante la loro esibizione fosse prevista per le 23:06, per il vietatissimo sforamento dell’orario limite nel rispetto delle norme relative all’inquinamento acustico.
Il 19 maggio si esibiscono a L’Aquila in un concerto gratuito insieme a Il Teatro degli Orrori per ricordare le vittime del terremoto avvenuto nel 2009 e per ricordare che i fondi raccolti con la canzone benefica Domani 21/04.2009 sono ancora bloccati su un conto corrente.
Nell’ottobre 2012, grazie a Padania, si aggiudicano la Targa Tenco per il “miglior album” dell’anno e il PIMI (Premio Italiano per la Musica Indipendente), organizzato dal MEI come “miglior gruppo”, con quest’ultimo premio che gli verrà conferito il dicembre seguente a Bari in occasione del Medimex. Sempre nel dicembre 2012 si aggiudicano il “Premio della Critica” di Musica e dischi.
Il 6 marzo 2013 viene diffuso il video di Spreca una vita, girato da Graziano Staino al Teatro Rossi di Pisa. Sempre nel 2013, in occasione del Club tour 2013, la band pubblica una release di Padania in collaborazione con l’etichetta fiorentina Black Candy Records a partire da aprile e disponibile in CD e vinile. Il disco viene distribuito in Europa, Giappone e Canada attraverso il prestigioso marchio Rough Trade Records. La versione in vinile, costituita da un doppio 12″ trasparente, è distribuita anche in Italia dal 1º aprile 2013 in tiratura limitata (500 copie).
Nel luglio 2013 comunicano l’avvio di un nuovo progetto chiamato Hai paura del buio?, come il celebre album del 1997. Si tratta di un festival culturale itinerante a cui prendono parte non solo altri musicisti (tra cui Marta sui Tubi, Il Teatro degli Orrori, Ministri, Daniele Silvestri e Verdena), ma anche attori di cinema e teatro (Antonio Rezza con Flavia Mastrella, Michele Riondino), scrittori (Chiara Gamberale, Paolo Giordano), disegnatori e ballerini.
Nell’agosto 2013 si sono esibiti allo Sziget Festival in Ungheria.
Hai paura del buio? Reloaded and Remastered e cambio di formazione
L’11 marzo 2014 è stato pubblicato per Universal Music Group, l’edizione speciale di Hai paura del buio?, album storico degli Afterhours, pubblicato nel 1997, e definito dalla critica musicale come miglior disco della musica indipendente italiana degli ultimi vent’anni. Il progetto vede coinvolti diversi artisti di spicco della musica italiana ed internazionale che hanno collaborato con gli Afterhours per reinterpretare i brani che compongono l’album e proporre al pubblico una versione nuova e particolare. L’edizione speciale contiene, oltre al nuovo CD, anche la versione rimasterizzata dell’album originale. «Nei dischi siamo sempre stati refrattari ad avere ospiti» ha spiegato Manuel Agnelli «Ora però, a quasi vent’anni di distanza, ci sembrava giusto farlo».
Nella primavera 2014 prende il via anche un nuovo tour, organizzato da Live Nation.
Il 1º maggio 2014 il gruppo si esibisce a Taranto in occasione del concerto del Primo Maggio organizzato dal Comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti (direttori artistici Michele Riondino e Roy Paci, conduttori Luca Barbarossa, Valentina Petrini e Andrea Rivera) e che vede la partecipazione anche di Vinicio Capossela, Caparezza, Sud Sound System, Tre Allegri Ragazzi Morti, Après La Classe, 99 Posse, Paola Turci, Nobraino e altri artisti.
Il 5 agosto 2014 ricevono a Palmi il Riccio d’Argento di Gerardo Sacco, “Premio ai Migliori Live d’Autore dell’anno” di Fatti di Musica 2014, la rassegna del live d’autore diretta da Ruggero Pegna giunta alla 28ª edizione.
Il 3 novembre 2014, con un comunicato sul sito ufficiale della band, Giorgio Prette comunica la sua uscita dal gruppo.
Il 10 novembre 2014, la band pubblica un comunicato ufficiale dove annuncia la fine della collaborazione con Giorgio Ciccarelli e l’entrata in formazione – per il prossimo tour teatrale – di Fabio Rondanini (Calibro 35) e Stefano Pilia (Massimo Volume).
Il 26 novembre 2014 è stato inoltre pubblicato con Feltrinelli Real Cinema il DVD dedicato al tour, realizzato da Giorgio Testi. Uscito in versione cofanetto DVD + booklet fotografico a cura di Andrea Samonà, viene registrato all’Alcatraz di Milano il 26 marzo 2014 e presenta l’album nella sua interezza seguendo la scaletta originale.
Folfiri o Folfox
Nel maggio 2016 il gruppo annuncia il successivo album in studio. Si tratta di un doppio album contenente diciotto brani dal titolo Folfiri o Folfox, dal nome di due trattamenti chemioterapici a cui si era sottoposto il padre di Manuel Agnelli prima di morire.
Il singolo Il mio popolo si fa è stato pubblicato il 9 maggio 2016, seguito da Non voglio ritrovare il tuo nome, diffuso il 20 maggio seguente.
Il disco ha debuttato direttamente alla prima posizione della classifica dei dischi più venduti in Italia stilata dalla FIMI.