È uno degli appuntamenti imperdibili della XIX edizione del Festival Duni, protagonista uno dei gruppi vocali più celebri di oggi: il DædalusEnsemble che arriva dalla Svizzera per un concerto a Matera, nei suggestivi spazi della Chiesa di San Pietro Barisano, domenica 14 ottobre alle ore 20, proponendo un programma “Saturno e la polifonia” che si inserisce al meglio nel nuovo progetto artistico festivaliero firmato da Dinko Fabris, con pagine di autori fiamminghi e meridionali di fine Cinquecento – Scipione Stella, Pomponio Nenna, Orlando di Lasso, Nicola Vicentino, Cipriano de Rore e Carlo Gesualdo da Venosa – autori “mitici” della vocalità antica.
Si tratta di un’occasione unica per ascoltare dal vivo “Saturno e la polifonia”, programma che il Dædalus –ensemble fondato a Ginevra nel 1986 e da allora sempre diretto da Roberto Festa – ha anche inciso su cd, (definito come “uno dei migliori dischi di polifonia profana della storia del disco” e vincitore di prestigiosi premi internazionali) e che ha come base– così come spiega Brenno Boccadoro dell’Università di Ginevra – le riflessioni di Marsilio Ficino intorno alle particolarità mentali esercitate dal temperamento malinconico nel mondo artistico legato alle Accademie del Rinascimento. Spirito inquieto che si rivolge ad una generazione emotiva e facilmente perturbabile, Ficino analizza ansietà, angoscia, instabilità caratteriale, atteggiamenti legati a di Saturno. L’astro della malinconia – sostiene il filosofo – è il più lontano dal centro della terra, ma anche il più lento, il più grave ed oscuro del concerto celeste. Divinità tutelare della Malinconia, del genio e del malessere, Saturno è per sua natura ostile ad una esistenza “normale”, distrugge l’equilibrio armonioso degli umori e fa sprofondare il malinconico in una condizione “tragica” dove alla profonda prostrazione si alternano momenti di esaltazione maniacale e furore. Questo atteggiamento trova la sua più eloquente espressione nella definizione classica di dissonanza intesa come opposizione di forze contrastanti e inconciliabili, caratteristica presente nei brani che compongono il programma dell’appuntamento musicale a Matera con il Dædalus.
Prima del concerto, alle ore 19, sempre nella Chiesa di San Pietro Barisano, Giovanna D’Amato (Coordinatore del Comitato Scientifico Gesualdo della Regione Basilicata/Conservatorio di Potenza) e Giuseppina Crescenzo (Goethe Universität Frankfurt am Main / Conservatorio di Sassari) presenteranno il primo volume della “New Gesualdo Edition” (Nuova Edizione delle Opere di Carlo Gesualdo da Venosa” edita da Bärenreiter: Carlo Gesualdo da Venosa,Il quinto libro dei madrigali a cinque voci(Gesualdo 1611) a cura di Maria Caraci Vela.
Di seguito il programma completo del concerto:
Domenica 14 ottobre, ore 20
Matera Chiesa di San Pietro Barisano
Saturno e la Polifonia
Musiche cromatiche di autori fiamminghi e meridionali di fine Cinquecento
PARTE PRIMA: DEL DIVINO FURORE
ScipioneStella (1560-1622)
Stabat Mater dolorosa (I-Nc, MS 41)
Pomponio Nenna (1566-1608)
Tenebrae factae sunt (Di Pomponio Nenna, Responsorii di Natale, e di Settimana Santa… Napoli, 1622)
Roland de Lassus (Orlando di Lasso)(1532-1594)
Profetiae Sibyllarum (A-Wn,MS. 18744)
– Prologo, Carmina Chromatico
– Sybilla Hellespontica
– Sybilla Erythraea
Lectiones Sacrae Novem, ex libris Hiob excerptae (Lectiones Sacrae Novem, ex libris Hiob excerptae, musicis numeris iam recens compositae, Anno M.D.LXXXII)
– Manus tuae Domine fecerunt me
– Homo, natus de muliere
– Quis mihi hoc tribuat
– Spiritus meus attenuabitur
– Pelli meae, comsumptis carnibus
– Quare de vulva eduxisti me ?
PARTE SECONDA: NATI SOTTO SATURNO
Pomponio Nenna
Mercé, grido piangendo(Madrigali a cinque voci, Libro quarto… Napoli, 1611)
L’amoroso veleno(Il settimo libro de’ madrigali a cinque … Venetia, B. Magni, 1613)
Nicola Vicentino (1511-1575)
Solo e pensoso(I-Vnm, Ms It. IV 858)
Cipriano de Rore (1516-1565)
O Sonno(Musica nova… Venezia, Antonio Gardano 1559)
Carlo Gesualdo Da Venosa(1566-1613)
Sparge la morte (Madrigali a cinque voci, Libro quarto… Napoli, 1611)
Pomponio Nenna
La mia doglia s’avanza(Il primo libro de’ Madrigali a quattro … Napoli, 1613)
Carlo Gesualdo da Venosa
Mercé, grido piangendo (Madrigali a cinque voci, Libro quarto… Napoli, 1611)
DAEDALUS ENSEMBLE (Ginevra)
Monika Mauch e Ulrike Hofbauer, soprani
Pascal Bertin controtenore
Josep Benet tenore
Josep Cabre baritono
Philippe Roche basso
Direttore Roberto Festa
Fondato a Ginevra nel 1986 da Roberto Festa, Daedalus – che riuniva al suo esordio artisti provenienti dal Centre de Musique Ancienne de Genève e dalla Schola Cantorum Basiliensis, – consacrava i suoi due primi anni di vita esclusivamente alla ricerca. I programmi che l’ensemble presentò nel 1988 al prestigioso Festival delle Fiandre (Bruge) e a Musica e Poesia a San Maurizio (Milano), costituiscono il risultato concreto di questo periodo di studi “matti e disperatissimi”. Il successo ottenuto a Bruge, aprì le porte a due delle più significative collaborazioni del percorso dell’insieme: Accent da una parte, la casa discografica che ha registrato 10 dei quasi 20 CD del gruppo e la RTB 3, la radio culturale belga, che ne ha cooprodotti quattro. Il Cantar moderno, primo CD dell’Ensemble, fu salutato con entusiasmo dalla critica, vincendo due ambiti premi discografici (Diapason d’Or – Coup de Cœur). Si intensificano da allora le collaborazioni con Festival e Radio, che divengono partner puntuali delle produzioni discografiche di Daedalus (il Festival Laus Poliphonie di Antewerpen nel 1993 e nel 1996; il Festival di Beaune nel 1994 ; la Radio Suisse Romande–Espace 2 nel 1995 ; il Festival di Fontevraud nel 1997 e nel 1998, la Semaine de Musique Sacrée de Perpignan nel 2005 e nel 2007, Festivoce di Pigna nel 2004, il Festival de Musique du Haut-Jura nel 2008).La stampa specializzata premia quasi la totalità della produzione firmata da Daedalus. El Cancionero de Segovia riceve il premio Goldberg, le Canzoni villanesche alla napolitana il 10 di Répertoire ; The two Souls of Salomon è, per le colonne del quotidiano Le Monde, “uno dei migliori 10 CD del 1998… un CD fuori dai sentieri battuti. La musica è sconvolgente, l’impasto vocale assolutamente magnifico. E regna su questo disco un inenarrabile clima poetico… “ ; Saturne et la Polyphonie è definito in CD Compact/Espagne come “uno dei migliori dischi di polifonia profana della storia del disco” e se ne aggiudica l’award e il premio Goldberg; Johannes Prioris e TheAnatomy of Melancholy le ffff di Télérama et il premio di CD Compact/Espagne che sarà ancora attribuito a Delizie Napolitane. Oracula ottiene lo Choc de l’année du Monde de la Musique e Le Coup de Coeur de l’Académie Charles Cros e, per finire, Musa Latina vince il premio di Classic Voice ed è la Muse du Mois della rivista Muses Baroques.
Le Università aprono le loro porte a Daedalus creando una fitta e densa rete di scambi che danno vita ad alcuni dei più profondi percorsi dell’ensemble: Le Génie Impatient – figures musicales de la mélancolie, in collaborazione con l’Universite e la Ville de Genève (1997) ; Saturno y la Polifonia con l’Université Catholique de Buenos Aires (1998) ; Musa Latina con l’Università d’Innsbruck (1999) e di Genève (2009); Oracula Sibyllina con l’Université deNantes nel 2002. Non mancano a Deadalus le occasioni di prodursi scenicamente: nel 1994, il gruppo realizza la rappresentazione integrale – prima mondiale – de La Purpura de la Rosa (Lima, 1701), composta da Tomás Torrejon y Velasco, prima opera scenica sud americana, in collaborazione con il Teatro Lirico della Città di Messina e il Teatro Comunale di Bologna (regia: Raul Ruiz). Per Bologna 2000, capitale europea della cultura, è la volta de L’ Aurora Ingannata di G. Giacobbi, opera realizzata col sostegno delle Feste Musicali Bolognesi e del Teatro Comunale di Bologna (regia: Adam Pollok). Nell’agosto del 2001, Daedalus ha rappresentato a Ginevra, nell’ambito del Festival Amadeus, La Favola di Orlando di Jacchetto de Berchem, la più antica partitura scenica della storia della musica (regia: Maurizio Maiorana). Nel maggio del 2011, il Ministero della Cultura francese ha prodotto una nuova versione della Favola di Orlando, presentata al Festival des Arts di Fontainebleau, con la regia di Toni Casalonga, uomo di teatro e direttore del Centre de la Voix di Pigna. Nel 2003 l’ensemble è in residenza al Festival Estivoce (Pigna, Corse), dove Roberto Festa ne è il direttore artistico invitato. Nel 2008 si ripropone una analoga situazione per il Festival di Herne in Germania.Nel 2009 Daedalus tiene a battesimo il nuovo Festival napoletano «La Collina dei Poeti». La programmazione del festival è la prima opera «a quattro mani» che Federica Castaldo, direttrice del Centro di Musica Antica della Pietà dei Turchini, «compone» con Roberto Festa (l’esperienza si rinnova a Specchia dove nel 2011 danno vita al Festival Muse Salentine). Nel 2012, Daedalus è stato ensemble en résidence al Festival Laus Polyphoniae di Antwerpen (Belgio) e nel 2014, nuovamente in residenza a Pigna in Corsica per realizzare “Balliamo?”, avventura nel mondo della danza e della relazione musica ed etica. Si giunge così al 2016: trent’anni di Daedalus! Ci voleva un nuovo CD per festeggiare e così è stato registrato con «L’Autre Monde», la nuova etichetta discografica diretta da Jean-Paul Combet. Con il sostegno dell’Académie Bach d’Arques la Bataille è nato A la Moresca, un programma festivo ed effervescente, gioioso e divertente. Per l’occasione si è unito a Daedalus Marco Beasly, vecchio amico ed artista il cui talento non ha bisogno di presentazioni.
L’Ensemble Daedalus, diretto fin dalla fondazione da Roberto Festa, beneficia dell’assistenza di Brenno Boccadoro, docente di musicologia all’Università di Ginevra.