È calato il sipario a Matera sulla terza edizione del Festival Internazionale Fisarmonicistico. Oltre seicento persone hanno seguito la tranche materana della rassegna che si è svolta da giovedì 30 ottobre a sabato 1 novembre. L’associazione “Fadiesis”, l’ amore per la fisarmonica e la profonda amicizia tra gli organizzatori rinsalda il ponte tra Pordenone, dove ha sede principale il sodalizio culturale, e Matera. Apprezzata la star internazionale Yasuhiro Kobayashi, in arte COBA, che direttamente dal Giappone si è esibito col suo trio. Coba ha espresso i suoi complimenti alla città di Matera per la nomina a capitale Europea della cultura, folgorato dopo questa prima tappa materana ha letteralmente conquistato la platea con un feedback tipico dei grandi Maestri.
Bilancio positivo: tre serate dedicate alla musica, alla cultura e assolutamente accessibili visti i tempi di crisi economica, infatti solo quella del 31ottobre con l’artista Coba ha previsto un ticket d’ ingresso. Prima serata, giovedì sera col concerto – immagini per fisarmonica e tromba con “Il vangelo secondo Matteo” presso il museo Lanfranchi. Gianni Fassetta e Giovanni Vello alla tromba. La casa della cultura diretta della Soprintendente Marta Ragozzino ha ospitato oltre 200 persone sedute persino a terra pur di ascoltare le sinuose e anche emozionanti note della fisarmonica. Non è mancato un tributo alla nomina di Matera a capitale Europea della Cultura.
Seconda serata, venerdì 31 presso il conservatorio “E. R. Duni” col maestro Kobayashi. Con lui, la palate della città dei Sassi ha ascoltato anche un repertorio dedicato a Nino Rota, fondatore e primo Direttore del conservatorio materano. Col maestro Yasuhiro Kobayashi, giunto al suo trentaseiesimo disco, sul palco Masahiro Hitami guitar, Masanori Amakura drums e Shingo Tanaka bass. In platea presenti 22 fans giapponesi, con rigorosa “maglietta a strisce da marinaio” come il loro begnamino, in segno di rispetto per i marinai. Molti sono i nomi della fisarmonica e altrettanto avvincente è la sua storia e la sua evoluzione. Si dice che derivi da uno strumento cinese, risalente a 3000 anni fa. Mondi e oceani ci separano e la fisarmonica, in quanto pianoforte dei marinai, nell’immaginario comune è visto come lo strumento più nostalgico. Il Maestro Coba ha dichiarato dal palco: “Ho voluto cambiare l’immagine della fisarmonica, da piccolo mio padre la suonava ma non benissimo e ripetendo le stesse note. La mia priva volta in Italia è stato nel 78, ho studiato per molti anni 10 ore al giorno e all’epoca studiavo col Maestro Fassetta, grazie a lui oggi sono qui. Matera è qualcosa di incredibile, complimenti! Dopo aver vinto un concorso mondiale di fisarmonica ho vissuto anni di vuoto, poi ho trovato una mia strada,se si vuole la storia si puo’ cambiare. Grazie Italia!”.
Sabato 1 novembre ultima giornata intensa, nuovamente presso l’accogliente Palazzo Lanfranchi: mattinata con la prima edizione del whorkshop fisarmonicistico e alle ore 18 concerto conclusivo con i partecipanti al seminario. Dieci iscritti, tra cui anche una ragazza, Federica, provenienti da tutta Italia: Lecce, Brindisi, Pordenone e anche da Matera e Provincia. Un nuovo percorso anche formativo all’interno del Festival fisarmonicistico che diventerà una costante.
“Soddisfatto per questo successo” – dichiara Gennaro Loperfido, delegato “Fadiesis” per la Basilicata – tanti sacrifici e gioia, grazie a tutti quelli che a vario titolo ci hanno sostenuto. Un festival che porta tanta positività, infatti lo scorso anno il festival coincideva con l’entrata della nostra città di Matera nella short list, quest’anno è stato primo evento con il prestigioso titolo a livello Europeo. Per chi utilizza i social, in modo particolare twitter, può condividere con tutti noi, insieme, con post e fotografie questa edizione grazie all’ #FIF2014 . Un arrivederci alla prossima edizione con le note musicali della fisarmonica”.