Martedì 19 marzo 2024 alle ore 19 nel Palazzo Bernardini è in programma l’incontro “Frida Kahlo in musica” (racconto nel musicare l’opera, e lettere di Frida Kahlo), secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Storie di jazz” di Israel Varela sulla storia e i diversi linguaggi del Jazz organizzato da Onyx Jazz Club per Gezziamoci.
Un emozionante viaggio e omaggio a Frida Kahlo, la celebre pittrice Messicana la cui arte è intrisa di passioni, profondo vissuto e una tormentata vita amorosa. Una conferenza coinvolgente durante la quale si riesce a sentire da vicino la vita di questa grandissima artista:.
Nel 2020 Varela pubblicò il suo decimo album dedicato a Frida Kahlo “Frida in silencio” facendo subito il giro del mondo in alcuni dei migliori Festival in Europa -Asia-America.
Con brani inediti composti da Varela sui singoli episodi della vita di Frida, comprese le sue intense lettere d’amore scritte al marito Diego Rivera. Scoprendo cosi durante questo lavoro la similitudine tra l’opera di Frida, la sua vita, le sue lettere, con la vita e ideologia del Jazz. Frida era una Jazzista nell’anima, i suoi quadri sembrano passare in secondo piano, dove viene fuori la vita, la donna, e l’artista senza filtri
Israel Varela è considerato un’autorità mondiale della batteria Flamenco Jazz.
Conosciuto in tutto il mondo per il suo contributo nella musica Flamenco, dove ha sviluppato uno stile unico ed originale come membro dello storico trio flamenco del pianista Diego Amador, dove ha collaborato per più 15 anni in diverse tournée mondiali, così come con tanti altri artisti di flamenco come Jorge Pardo, Antonio Canales, Joaquin Cortes.
Un’opportunità unica per imparare e scoprire il mondo del flamenco da una prospettiva ed un approccio diverso. Con l’approfondimento dei “nudillos”, “palmas” (claps), cajon, e utilizzando elementi ritmici del canto (voce), chitarra, ballo, e la loro applicazione alla batteria jazz e alla Musica in generale. Una conferenza aperta a tutti i musicisti e non, dove il linguaggio del flamenco aiuterà non solo ad andare oltre i propri condizionamenti ritmici, ma andrà’ ad arricchire il proprio linguaggio musicale.