Il rapporto fra jazz e territorio, elemento che ha sempre caratterizzato Gezziamoci, la rassegna ultratrentennale dell’Onyx Jazz club, diventa punto d’incontro con molte altre realtà italiane. Anche il festival materano infatti è entrato a far parte di una vera e propria rete nazionale che riunisce le rassegne jazz ecosostenibili sotto lo stesso logo: “Jazz the green”.
“I valori che ci hanno motivati a aderire a questa rete – spiega Gigi Esposito, presidente dell’Onyx Jazz club – sono quelli che ci hanno ispirato e mosso le nostre scelte in oltre 30 anni di attività. Proprio la città di Matera d’altronde – aggiunge – rappresenta uno degli esempi migliori del binomio fra uomo e territorio che si trovano al centro di questo percorso condiviso con altre 16 realtà associative italiane. Per questo siamo fieri di entrare in una rete che vede l’ambiente e la sostenibilità come suoi valori fondanti”.
i criteri ambientali “di base” ci sono la riduzione del consumo di risorse naturali, mobilità sostenibile, consumi energetici, gestione rifiuti, eliminazione dell’uso della plastica, utilizzo di allestimenti scenici creati con materiali ecocompatibili, la scelta delle location in cui si svolgono i festival. Compito degli aderenti sarà anche quello di rendicontare gli impatti ambientali e sociali dei festival. percorso operativo che si avvale del tutoraggio degli esperti di Green Fest e di Fondazione Ecosistemi, coordinati dal suo Direttore Silvano Falocco che spiega: “jazz è sempre riuscito a rappresentare i fermenti della società e che lo faccia anche oggi, con progettualità impegni e azioni concrete, per far fronte all’emergenza climatica e planetaria, è una notizia entusiasmante. Jazz Takes the Green, domani, sarà una buona pratica di sostenibilità che molti altri vorranno seguire”.
Jazz Takes The Green intende anche porsi come interlocutore del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), affinché l’adozione degli stessi criteri di abbassamento dei fattori di impatto ambientale siano premianti ai fini della valutazione per l’assegnazione dei finanziamenti Ministeriali, che a loro volta saranno funzionali per implementare la riconversione Green.
Corrado Beldì, Presidente di I-Jazz, afferma a nome dei festival che rappresenta: “Ancora una volta I-Jazz abbraccia una strada nuova e a un modello che guarda al futuro del pianeta, con l’adozione di nuovi criteri ambientali che rendano ancora più sostenibili rassegne che già da anni lavorano per valorizzare il patrimonio storico e naturalistico italiano.
parte di Jazz Takes The Green i seguenti festival raggruppati per regione: Ambria JazzFestival, Bergamo Jazze Associazione 4.33 (Lombardia), Sile Jazz (Veneto) Parma Jazz Frontiere (Emilia-Romagna), Gezmataz (Liguria), Fano Jazz By The Seae Risorgimarche (Marche), Empoli Jazz Festival (Toscana), Gezziamoci (Basilicata), Locus Festivale Think Positive (Puglia), Peperoncino Jazz Festival (Calabria), Festivalle dei Templie Battiati Jazz Festival (Sicilia), Time In Jazz Musica sulle Bocche (Sardegna).