La rubrica dei personaggi illustri della città di Matera a cura di Gianni Maragno si arricchisce di una pagina dedicata a Cosimo D’Adamo, un grande tenore nato nella città dei Sassi che si è affermato a Venezia nel teatro “La Fenice”.
E’ una piacevole sorpresa per i materani constatare come sul sito internet del Teatro “La Fenice” di Venezia, nell’archivio storico, ben quattro pagine siano dedicate alle performance artistiche tenute in quel Tempio della lirica dal tenore della Città dei Sassi Cosimo D’Adamo (Mimmo per gli amici).
L’artista è nato a Matera cinquantadue anni fa e si faceva già notare in tenerissima età per le sue qualità canore; infatti, come ricorda con affetto nostalgico, all’età di due anni, in una torrida estate, mentre metteva alla prova la propria ugola, cantando a squarciagola, attirò l’attenzione del Parroco del rione Villa Longo, il quartiere della Città dei Sassi, in cui modestamente ma con decoro, viveva la famiglia D’Adamo. Il Sacerdote, prima divertito ma poi interessato, ascoltò con attenzione l’improvvisata esibizione del bimbo e, senza alcuna intenzione profetica, non lesinò alla mamma di Cosimo l’augurio che suo figlio sarebbe certamente divenuto un grande cantante. Ma, per quella circostanza, si trattò soltanto di una, seppur affettuosa, considerazione. Gli anni successivi videro crescere Cosimo insieme alla sua passione per il canto, che lo animava a collezionare dischi e riviste di musica classica, in netta antitesi con i fratelli maggiori che, invece, preferivano le canzoni di Battisti alle propensioni snob del piccolo di casa. Ma occorreva far quadrare il bilancio familiare e così Cosimo dovette ben presto darsi da fare. Trovò lavoro come apprendista meccanico in una concessionaria di automobili e proprio lì, mentre era all’opera con una grossa chiave esagonale nella buca sovrastato da un’automobile, si presentò l’opportunità della sua vita; un cliente era casualmente entrato in officina e rimase colpito dai vocalizzi che provenivano dal fondo del locale; non riuscendo a scorgere alcuna presenza, chiese al capo officina da dove quella bella voce sgorgasse. La risposta del responsabile, che per tutto il turno di lavoro era costretto a subire il bombardamento canoro di Cosimo, non fu dettata certamente dai canoni del bon ton. Il cliente non si disarmò: chiese che gli fosse presentato il ragazzo, al quale propose di entrare nella sua classe di canto al Conservatorio “Duni” della Città. Il giovanotto, da parte sua, pur entusiasmato da quella prospettiva e a malincuore, con responsabilità mise al corrente il suo competente interlocutore delle necessità familiari, che non gli potevano certo consentire di abbandonare il lavoro per frequentare quella scuola di cui, da sempre, aveva sognato di far parte. Il tanto atteso latore del suo sogno avverato però lo tranquillizzò: l’elasticità della struttura del Conservatorio e la disponibilità di altri colleghi, avrebbero potuto consentire al giovane materano di svolgere con profitto l’una e l’altra attività.
Applicandosi con impegno e dedizione, D’Adamo ha completato i suoi studi presso il Conservatorio “E. R.Duni “di Matera, conseguendovi il Diploma in Canto Lirico e coronando il sogno della sua passione. Con innumerevoli sacrifici si iscrisse in seguito all’Accademia Lirica Mantovana, diretta da Katya Ricciarelli, debuttando nell’Opera “Il Barbiere di Siviglia”.
Giunse, poco dopo, anche il primo importante riconoscimento come finalista al Concorso “Tito Schipa” di Lecce, che segnò l’avvio di una brillante carriera, densa di successivi traguardi e di felici sorprese.
In campo operistico, D’Adamo ha interpretato i ruoli principali in “Andrea Chènier” di U.Giordano; ne “I Pagliacci” di R. Leoncavallo; nel “Rigoletto”, ne “La Traviata” e ne “Il Trovatore” di G. Verdi; ne “La Bohème” e in “Tosca” di G. Puccini; di G. Verdi.
In campo concertistico il suo repertorio spazia dal Barocco ai giorni nostri, con particolare attenzione alla Musica Sacra: di significativa importanza sono il “Requiem” di R. Schumann, ripresa dalla RAI/TV e incisa su CD, e il “Gloria” di A. Vivaldi in occasione del tradizionale Concerto di Natale dalla Basilica di S. Marco di Venezia nel 2002. Sempre in occasione del Natale 2004, ha eseguito il “Te Deum” di Marc Antoine Charpentier e la “Missa brevis” KV 220 di W.A.Mozart nella 19a Rassegna Internazionale Capolavori di Musica Sacra tenutasi a Nova Milanese. Ha eseguito, inoltre, lo “Stabat Mater” di G. Rossini con l’orchestra filarmonica “E. Segattini”, in prima assoluta, in tempi moderni, il “Requiem” di A. Lucchesi. In occasione del Natale 2006, la Messa di Gloria di G. Puccini.
Sempre al Teatro la Fenice, ha cantato come solista nel Galà Callas e nelle Opere Madama Butterfly, con la regia di Daniele Abbado diretta dal Maestro Nicola Luisotti, e nella Traviata, nelle edizioni 2009/2010, dirette dal M. Myung-Whun Chung. Ha debuttato in “Carmina Burana” di Carl Orff al Teatro Camploy di Verona. Ancora al Teatro “La Fenice” ha cantato come solista in Opere quali “La Bohème”, “Traviata”, “Trovatore”, sotto la direzione di prestigiosi Maestri, fino al “Simon Boccanegra” di G. Verdi in occasione dell’inaugurazione della stagione lirica 2015/2016.
Cosimo dal 1996 è entrato a far parte in pianta stabile del Coro della “Fenice” della città lagunare, dove ha conosciuto il Soprano Alessia Pavan, divenuta in seguito sua moglie: dal loro matrimonio sono nati due figli Margherita e Michelangelo entrambi con propensioni artistiche.
La lontananza dalla città natale non ha attenuato il legame del cantante nei confronti della sua Matera, dove tutte le volte che può torna a rigenerarsi, facendo riaffiorare con gioia i luoghi della propria infanzia, soprattutto quel grande albero di cipresso che affiancava gli improvvisati locali adibiti temporaneamente a parrocchia del Rione Villa Longo, nella cerchia della tranquilla periferia materana di fine anni ’60, improvvisato palcoscenico delle sue prime esibizioni.
Gianni Maragno
Nella fotogallery il tenore materano Cosimo D’Adamo con Katia Ricciarelli, Lucio Marconi e la Soprano materana Anna maria Sarra.