Questa sera nel Giardino del Museo Ridola a Matera è stato proposto al pubblico il concerto “I cinque elementi” con il violinista Alessandro Quarta, Giuseppe Malagnino al pianoforte e i Solisti Filarmonici Italiani composta da Federico Guglielmo, Alessandro Ferrari, Enrico Balboni, Enrico Graziani, Amerigo Bernardi per un nuovo appuntamento del “Matera Festival – Museo in Sinfonia”.
Il compositore e violinista Alessandro Quarta ha presentato a Matera la nuova Opera, “I Cinque Elementi”: Terra – Acqua – Aria – Fuoco – Etere.
“Il Quinto elemento, “etere” – ha ricordato Alessandro Quarta – mi ha dato la ragione per scrivere, “vomitando” tutto quello che avevo dentro. Una forma di ringraziamento personale per tutto quello che ho: il bello e il tragico della vita. Sentivo la necessità di scrivere qualcosa di importante e quest’Opera è impegnativa, forte, ma mi rappresenta appieno. I Cinque Elementi ha una trama, con un inizio ed una fine e una visione oggettiva per ogni elemento; ognuno con la sua bellezza, ma anche con gli aspetti negativi, di timore che lo accompagnano. È un bisogno di urlare musicalmente, la mia gioia e la mia preoccupazione tutta; i Cinque elementi sono parte di me: Fuoco che mi pervade quando suono, Acqua fluida come la musica, Terra che ho necessità di sentire, attraverso il palco, sotto i piedi. L’Aria delle note, lo spazio tra loro e ogni volta che apro gli occhi, li rivolgo al cielo, all’Etere”.
Una curiosità: il quinto elemento, “Etere”, è stato interpretato dal ballerino di fama mondiale Roberto Bolle in un’esibizione inedita e struggente del suo tour, che ha visto Bolle al centro della scena interagire con un enorme sfera a rappresentare il pianeta e Alessandro Quarta che suona il suo violino.
“Etere è un abito sartoriale – ha precisato Alessandro Quarta – disegnato e cucito su misura sulla forza e unicità di Roberto Bolle. Interpretare il mio brano con lui che lo fa suo, “suonandolo” con il corpo, con la sua danza in Sphere, è stata un’emozione pazzesca che mi ha scosso nel profondo; la mia “creatura” diventa tangibile, viva, attraverso le sue movenze, grazie alla magistrale coreografia di Mauro Bigonzetti, sottolineandone ogni nota scritta non per lui, ma su di lui”.
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)