Attraverso un progetto multimediale il materano Pasquale Mega racconterà alcuni dei più grandi interpreti del Jazz nel mondo. Tre appuntamenti organizzati dal Dipartimento Nuove Tecnologie del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera.
Primo incontro dedicato al sassofonista Charlie Parker: venerdì 19 gennaio alle ore 18 nella sala Rota del Conservatorio di Matera, in via Duomo sono in programma proiezioni di filmati, l’ascolto di brani e la narrazione della sua vita, delle sue manie, delle sue vicissitudini e dei suoi problemi.
Charlie Parker è stato un sassofonista e compositore statunitense di musica jazz, ricordato per essere stato uno dei padri fondatori del movimento musicale chiamato bebop, oltre che per la sua padronanza della tecnica sassofonistica. La fama di Charlie Parker esplode nel 1945 proprio nei gruppi in cui milita assieme a Gillespie: le incisioni di Billie’s Bounce, Ko Ko, Now’s the Time, Ornithology (per citare solo qualcuna tra le più famose) rappresentano una vera e propria rivoluzione nel mondo musicale afro-americano, segnando per sempre la storia del jazz. Parker era tossicodipendente dall’eroina fin dall’adolescenza, e ciò gli causò svariati problemi anche nella professione: spesso mancava di presentarsi ai concerti o veniva licenziato perché si presentava strafatto. Per soddisfare la sua dipendenza, frequentava gli spacciatori di strada (ad uno dei quali dedicò anche una sua celebre canzone, Moose the Mooche, riceveva prestiti e donazioni da colleghi e ammiratori, impegnò il proprio sassofono varie volte, ed arrivò persino a mendicare per strada quando si trovava a corto di denaro e senza una scrittura. La situazione di Parker era quella tipica risultante dalle forti connessioni tra l’abuso di droga e la scena jazz dell’epoca. Nonostante producesse ugualmente musica di gran valore in questo periodo, le cattive abitudini di Parker si fecero sempre più frequenti a causa della droga. Spesso l’eroina era difficile da procurarsi, soprattutto quando Parker si trasferì per un breve periodo in California dove la droga circolava di meno ai tempi rispetto che a New York, e a causa di ciò iniziò a bere pesantemente per compensarne la mancanza. Incisioni e concerti con i più grandi del jazz quali Dizzy Gillespie, Charles Mingus, Bud Powell e Max Roach e nei suoi gruppi hanno partecipato Miles Davis, Howard McGhee, Red Rodney, Fats Navarro, Kenny Dorham (tromba), J. Johnson, Trummy Young (trombone), Lucky Thompson, Dexter Gordon, Wardell Gray (sax tenore), Milt Jackson (vibrafono), Bud Powell, John Lewis, Al Haigh, Clyde Hart, Hank Jones, Red Garland (piano), Barney Kessel, Billy Bauer, Remo Palmieri (chitarra), Oscar Pettiford, Red Callender, Ray Brown, Charles Mingus, Curley Russell, Tommy Potter (contrabbasso), Max Roach, Specs Powell, Roy Haynes, Joe Harris, J. C. Heard (batteria).
Prossimi appuntamenti saranno il 9 febbraio dedicato al pianista Bill Evans e l’8 marzo nella giornata dedicata alla donna a Billie Holiday sempre nella Sala Rota del Conservatorio.
Iniziano con il Jazz le manifestazioni del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera nella Capitale Europea della Cultura, tra grandi eventi e convegni, più di 900 allievi iscritti nell’Anno Accademico in corso si esibiranno nell’Orchestra Sinfonica, Orchestra di Fiati, Orchestra giovanile, Big Band, Coro, in allestimento di opere liriche ed ensemble da camera e saranno protagonisti della vita musicale e culturale della nostra città. Programma annuale che sarà illustrato a breve in una conferenza stampa dal Presidente dell’Istituzione Musicale materana Dott. Achille Spada e dal Direttore Saverio Vizziello.
L’appuntamento di venerdì 19 gennaio 2018 è alle ore 18 nella sala Rota in via Duomo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.