5 formazioni musicali e 14 date in poco meno di un mese, di cui la metà in prestigiosi locali di New York, tempio indiscusso del jazz: il nuovo tour statunitense del contrabbassista lucano Giuseppe Venezia è partito giovedì 6 ottobre proprio dalla Grande mela, dove si è esibito con il Benny Benack Trio a La Gamelle, bistrot francese sul cui palco tornerà il 20 ottobre. In altre formazioni capitanate dal talentuoso Benack, definito dal New York Times come “un giovane trombettista carismatico”, Venezia suonerà anche al Django di New York (7 ottobre) e al Maureen’s Jazz Cellar di Nyack (21 ottobre). Il musicista di Bernalda ha già affiancato l’artista americano in un tour estivo in Italia e ha registrato un disco che verrà presentato a gennaio.
Con il Craig Hartley Trio, Venezia lascerà lo Stato di New York per fare tappa in Connecticut e Massachussets, dove lo attenderanno due appuntamenti speciali. Oltre ad esibirsi al jazz club 9th Note di Stamford (14 e 15 ottobre), i tre replicheranno l’esperienza di docenti presso il prestigioso Yale College, dove l’8 ottobre terranno nuovamente una masterclass. Insieme al compositore e pianista Hartley, noto per le sue capacità di innovazione e versatilità musicale, il trio raggiungerà inoltre Cambridge per un concerto alla Dante Alighieri Society of Massachussets (22 ottobre), antica organizzazione nata alla fine del XIX secolo per promuovere la cultura del Belpaese e valorizzare i talenti italiani nel campo delle arti. Nel suo tour statunitense, il Craig Hartley Trio registrerà un disco.
Il giorno successivo (23 ottobre), Giuseppe tornerà a New York per esibirsi, insieme al quartetto del sassofonista Jerry Waldon, nel leggendario club Smalls, che a partire dagli anni ’90 si è guadagnato la reputazione di fucina dei nuovi talenti del jazz. Con loro, anche il pianista Jebb Patton, considerato uno dei musicisti più promettenti della sua generazione. Sempre nel Greenwich Village, storico quartiere di tendenza, si trova il Fat Cat, altro jazz club rinomato dove il contrabbassista lucano suonerà il 24 ottobre nella band del sassofonista Todd Herbert.
Il tour a stelle e strisce sarà anche l’occasione per consolidare la collaborazione con Emmet Cohen, acclamato prodigio del pianoforte, tra i più richiesti a New York, con cui Venezia ha già all’attivo un disco, Infinity. Uscito nel 2013 con l’etichetta Skidoo Records e salutato positivamente dalla critica di settore, il tour promozionale dell’album ha già collezionato decine di date tra Italia e Stati Uniti. Con Emmet ed Elio Coppola, Giuseppe sarà al Mezzrow (9 ottobre) e al Django (27 ottobre) di New York, oltre che allo Shangai di Madison (28 ottobre), uno dei migliori jazz club del New Jersey, dove si sono esibiti artisti del calibro di Bucky e John Pizzarelli, Marian McPartland, Junior Mance e Stacey Kent. In trio con Cohen e Coppola, il contrabbassista lucano concluderà l’esperienza americana il 29 ottobre, al 9th Note di Stamford.
Il ricco e articolato tour di Giuseppe Venezia, che torna per la sesta volta negli Stati Uniti, in formazione con numerosi artisti affermati della scena jazz internazionale, dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, come la sua carriera si stia sempre più consolidando anche a livello internazionale. Il musicista lucano è reduce da un altro importante impegno lavorativo in Italia. L’estate lo ha visto sempre al fianco del noto attore e conduttore televisivo Flavio Insinna, che lo ha scelto dapprima per il commento musicale della trasmissione “Il grande match”, andata in onda su Rai1 dopo le partire degli Europei 2016, e poi per far parte della “piccola orchestra” che ha accompagnato il volto di “Affari tuoi” nel tour del suo spettacolo “La macchina della felicità in giro per l’Italia”.