Terra nera, Song of redemption, System Babylon, Globalization Fiyah, Non devi mollare, Storia infinta e Nella danza feat. Vigeman Rebel. Sono i sette brani di musica reggae contenuti nell’ep Petrolio di Dimaroots, pseudonimo del cantante materano Giuseppe Di Marzio. Il suo ultimo lavoro discografico è stato presentato in serata nella sede dell’associazione Trekking Falco Naumanni in via Lombardi, nei Sassi di Matera, a ridosso del centro storico materano. La presentazione e l’ascolto dei brani è stato anticipato da una breve introduzione di Angela Paolicelli, che ha illustrato in maniera sintetica le attività dell’associazione materana per la stagione 2017-2018. Spazio quindi a Dimaroots, pronto a ricordare che l’ambiente è uno dei temi trattati nell’Ep “Petrolio” e che pertanto la sede di Trekking Falco Naumanni, che si occupa da sempre di ambiente, era quella ideale per il “battesimo” dei nuovi brani.
“In realtà – ha spiegato Dimaroots – alcuni brani sono stati scritti quattro anni fa, alcuni sono stati incisi due anni fa e quattro negli ultimi tre mesi. In particolare Storia infinita con il relativo videoclip è stato lanciato su Youtube nel 2015 mentre a gennaio 2017 è stato inserito on line il videoclip di Terra nera. Nella prossima settimana toccherà invece al video clip di Song of redemption. Ho scelto di chiamare l’Ep “Petrolio” perchè in questi brani racconto tutto quello che c’è di negativo sul nostro territorio. In terra nera mi sono occupato in particolare dell’inquinamento provocato dal petrolio estratto in Val d’Agri. Ringrazio anche Michele Martulli che ha composto le musiche di due brani inseriti in questo cd e Gabriele Pisciotta che ha composto una base hip-hop. I cori di alcuni brani sono di Verdiana Rondinone. Coinvolti anche i musicisti Antonio Pietracito per la tromba e Gianfranco Gaudiano per la chitarra. Mix di Angelo Cannarile e Francesco Altieri. Copertina, progetto grafica e videomaker Emanuele Taccardi.
L’evento si è concluso con un intervento di Mimmo Genchi, tra i promotori del Comitato No inceneritore, che ha ricordato la battaglia portata avanti dalla sua associazione per contrastare attraverso un imminente ricorso al Tar l’autorizzazione regionale che consente da qualche settimana a Italcementi di bruciare 45 mila tonnellate in più di rifiuti nello stabilimento a pochi chilometri da Matera, trasformando a suo giudizio di fatto quello che viene considerato un cementificio in un inceneritore.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione di Petrolio, l’Ep di Dimaroots (foto www.SassiLive.it)