Pietro Dimarno, ventenne dj di Marconia di Pisticci ha firmato il remix del brano dance “Not my baby” dell’artista Inna, già apprezzata a livello mondiale per una serie di produzioni di successo. Di seguito l’intervista rilasciata per SassiLive.
“Il mio più grande obiettivo, che è anche il mio sogno? Suonare al Tomorrowland, il festival musicale più grande del mondo: che ogni anno conta circa 40 mila partecipanti”.
Sono le prime dichiarazioni di Pietro Dimarno, classe 2000, nato a Pisticci. Dimarno vive a Marconia ed ha iniziato la sua vita da dj-produttore nel 2019. In quel momento, Dimarno ha già iniziato a far parlare di sé. Durante il primo anno di carriera ha pubblicato il suo primo singolo ‘Hamburger’ a febbraio 2019 su Total Freedom Recordings, e si è esibito nei più importanti club della sua zona, tra cui il “Biba goldclub” (Castellaneta Marina) e “La Playa” (Policoro), dove ha effettuato la chiusura per il famoso rapper italiano Luchè. Nella prima metà del 2020 e dopo appena un anno nel settore della musica, Dimarno ha fatto un remix ufficiale per la superstar rumena INNA, che ha collaborato con artisti del calibro di J Balvin, Daddy Yankee, Pitbull, Flo Rida e molti altri. Il suo remix ha subito attirato l’attenzione di tutti, ricevendo il supporto di numerose radio italiane e di diversi DJ. Tra questi spicca il nome di Rudeejay, uno dei top DJ italiani. Dopo un promettente inizio della sua carriera, il nome del giovane italiano potrebbe presto essere sulla bocca di tutti.
“Il mio primo approccio alla musica elettronica – precisa Dimarno – è avvenuto intorno all’anno 2013, e l’artista che a quel tempo mi ha segnato di più è stato Skrillex. Ho iniziato ad appassionarmi alla Dubstep, che era il genere prodotto e suonato proprio da Skrillex.
Nel 2014 ho scaricato il mio primo programma inerente al mondo della musica elettronica, ovvero Virtual DJ. Tutto quello che facevo con Virtual DJ era semplicemente quello di mixare a caso le tracce che più mi piacevano. Sono andato avanti ascoltando prevalentemente Dubstep, fino a quando tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 qualcosa è cambiato. Mi appassiono ad nuovo genere musicale, la big room, che in quegli anni aveva raggiunto l’apice.
Il primo disco big room che ho ascoltato è stato per puro caso quello del miglior produttore big room di quel tempo, nonchè dj numero 1 al mondo di quell’anno Hardwell. E così via i miei gusti musicali si sono evoluti nel tempo, come tutta la musica del resto. Adesso ascolto praticamente la maggior parte dei genere musicale. dal jazz fino alla dance”.
C’è stato, però, anche un approccio al mondo legato alla professione del dj: “In realtà non avevo mai pensato di fare il dj. Certo, mi piaceva molto l’ambiente, vedere i miei idoli salire su palchi enormi e controllare le emozioni di centinaia di migliaia di persone, ma non ci avevo mai fatto un pensiero. Anche perché sapevo che nella mia zona non esisteva un corso dedicato. Piano piano la cosa è cresciuta fino a quando, nel 2017, non ho trovato per puro caso l’annuncio di un corso per dj nella zona di Taranto. Di lì è partito tutto.
Dopo aver completato il corso, ho continuato a fare pratica con la mia console. fino a quando non è arrivato il mio debutto in console lla festa di fine anno della scuola, che coincideva proprio con la fine del mio percorso scolastico. Dopo aver finito la scuola, mi sono dedicato a tempo pieno al mondo dei del dj e della produzione musicale.
Ho iniziato ad approcciare alla produzione musicale da prima che iniziassi il a frequentare il corso da Dj. Scaricando un programma per la produzione da internet per puro svago. Inutile dire che all’inizio facevo cose a caso buttate lì, quindi non c’è mai stato una vera e propria ‘esercitazione’, mi piaceva solo perderci un pò di tempo. Se fino a poco tempo prima non avrei mai pensato di fare il dj, figuriamoci il produttore.
Ho iniziato realmente ad esercitarmi con la produzione durante il mio ultimo anno scolastico (2018/2019), e proprio nel febbraio 2019 è uscito proprio il mio primo singolo ‘hamburger’. Anche qui, dopo aver terminato la scuola, ho deciso di immergermi completamente nel mondo”.
Dimarno, ovviamente, oltre all’obiettivo principale svelato in apertura, ne ha anche altri. Quali?
“Continuare a migliorare sia come dj sia come produttore, dato che ho ancora moltissima strada da fare; diventare un dj/producer affermato a livello sia italiano che internazionale; diventare un vero e proprio musicista, imparando a suonare almeno uno strumento musicale. Il mio preferito è il pianoforte, ma anche la cnhitarra mi intriga. Molto probabilmente cercherò di imparare a suonarli entrambi.
Come mi vedo tra diversi anni? Sinceramente non ho proprio idea di che piega potrebbe prendere la mia carriera. Personalmente credo che molto dipenderà dalla direzione che prenderà la musica. Se dovessi diventare un vero e proprio musicista, diciamo che non mi dispiacerebbe diventare un famoso produttore di pezzi pop e di hit radiofoniche che collabora con gli artisti più importanti del mondo. Anche perché ultimamente mi sto appassionando a questo genere musicale.
Inoltre io sono una persona che non ha paura di evolversi, anzi il contrario, quindi ci si potrebbe aspettare di tutto da uno come me”.
Non potevano mancare alcune importanti considerazioni personali.
“Se mi trovo qui, dove sono ora – ha spiegato il giovane artista lucano – molto lo devo ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto fin dall’inizio nella scelta di questo mio percorso. Comunque io sono sempre stato convinto al 100% della mia scelta, da quando ho deciso definitivamente di iniziare. Magari è stata anche la mia sicurezza a spingerli a supportarmi. E di questi tempi non è una cosa facile, non solo perchè la figura del dj non viene ancora vista come un vera figura professionale ma anche perché nella zona in cui vivo il mondo della notte non è così attivo come dovrebbe essere.
E questa è una cosa di cui a me dispiace moltissimo. Inoltre oggi il mercato musicale è saturo, di conseguenza non è facile emergere.
Per concludere voglio dire che quello che faccio non lo faccio per la fama o per i soldi, ma per puro amore della musica. Sono un semplice ragazzo che ha voglia di condividere la propria musica con tutto il mondo e di esprimersi attraverso di essa”.