Nell’Auditorium Maria Madre della Chiesa, nel quartiere Serra Rifusa di Matera, Lams, associazione Lucania Arte Teatro e Associazione Culturale Rocco D’Ambrosio – Orchestra di Matera e della Basilicata hanno proposto al pubblico “Il telefono”, opera di Giancarlo Menotti e “La serva padrona”, opera di Gian Battista Pergolesi. due capolavori dell’opera lirica.
Protagonisti di questo doppio spettacolo in forma scenica per “Il Telefono” nei panni di “Lucy” Martina Tragni e in quelli di “Ben” Vincenzo Parziale.
Per “La Serva Padrona”, invece, nel ruolo di “Serpina” è stata scelta Angelica Disanto, per il ruolo di “Uberto” Giuseppe De Ruvo mentre “Vespone” è stato interpretato da Vito Difonzo.
La regia è stata affidata Maestro Enzo Dimatteo con l’aiuto regia di Erika Liuzzi, scene e i costumi di Lucania Arte Teatro e luci di SD Audio di Squicciarini Rocco. La parte musicale è stata eseguita dall’Orchestra di Matera e della Basilicata sotto la direzione del Maestro Giuseppe Salatino.
Il regista Enzo Dimatteo ha dichiarato: “Abbiamo scelto due operine che a distanza di più di 2 secoli – 1732 la Serva, 1946 il Telefono – esprimono con molta chiarezza in maniera essenziale le regole del teatro d’opera, ossia azione scenica divertente buffa che ha dato vita (mi riferisco alla Serva) ad una serie di grandi opere buffe come il Barbiere di Siviglia, Don Pasquale, Elisir d’amore. Il Telefono di Menotti conclude questo percorso di circa due secoli di intermezzi con grande sobrietà e linearità scenica; sempre due personaggi ma con musica di carattere contemporaneo”.
L’evento è realizzato con il patrocinio e il supporto del Ministero della Cultura, Regione Basilicata, Comune di Matera.
La fotogallery delle opere “Il telefono” di Menotti e “La serva padrona” di Pergolesi (foto www.SassiLive.it)