Un omaggio a Gioacchino Rossini tra musica e “peccati di gola” per “Canto e incanto dei sensi”, il concerto proposto da “La Camerata delle Arti” a Masseria Fontana di Vite con Katia Ricciarelli, Savino Zaba, Roberto Corlianò e Francesco Zingariello. L’evento si è rivelato un viaggio musicale e gastronomico offerto al pubblico che ha gremito la sala per seguire un altro appuntameanto della stagione “Basilicata Opere in atto” a cura di “La Camerata delle Arti”.
Il format “Rossini: canto e incanto dei sensi” nasce da un’idea di Roberta Leporati. Attraverso un percorso musicale e sensoriale, l’autrice del testo ha voluto, in maniera singolare e divertente, far conoscere il Rossini cameristico e il Rossini goûrmet.
E’ stata una serata in cui, pur in un contesto e con modalità diverse, la straordinaria bravura del soprano Katia Ricciarelli, di Francesco Zingariello, di un eccellente Savino Zaba nei panni di Gioacchino Rossini e del maestro Roberto Corlianò, hanno deliziato il numeroso pubblico che ha ascoltato, con un salto nel tempo, il compositore raccontare la propria vita.
Fra episodi curiosi, assaggi in compagnia dello chef, in “Canto e Incanto dei sensi”, Rossini ha ripercorso i suoi capolavori grazie alla voce unica di Katia Ricciarelli accompagnata da Francesco Zingariello.
Lo spettacolo ha dato vita ad un binomio nel quale la masseria Fontana di Vite ha rappresentato il palcoscenico naturale per questa esibizione del tutto particolare. Nel corso della serata una serie di degustazioni ha accompagnato il repertorio che ha spaziato fra la produzione del compositore riletta attraverso un percorso musicale e sensoriale dall’autrice del testo, Roberta Leporati che ha voluto far conoscere il Rossini cameristico, ma anche il gourmet che non lesinava i sapori della tavola.
Lo ha detto anche il suo “alter ego”, Savino Zaba nel corso della serata, riprendendo un passaggio dello spettacolo “Mangiare e amare, cantare e digerire: sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama vita e che svanisce come la schiuma d’una bottiglia di champagne. Chi la lascia sfuggire senza averne goduto, è un pazzo”.
“La scelta di ambientare questo testo su Rossini – spiega Francesco Zingariello che è anche direttore artistico della Camerata delle Arti – in un luogo inconsueto rientra nello spirito del progetto Basilicata Opere in atto che mantenendo la altissima qualità dell’offerta, consente uno sguardo a volte inaspettato ma non meno interessante, nelle vite dei grandi compositori e nelle loro produzioni più celebri”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento “Canto e incanto dei sensi” (foto www.SassiLive.it)