Lo sport e la musica sono due mondi che spesso si incrociano e l’Onyx Jazz Club, in collaborazione con il Comitato Unesco Giovani Basilicata, ha scelto di celebrare la giornata internazionale del Jazz con due grandi ospiti, il giornalista sportivo di Sky Federico Buffa e il musicista jazz Max De Aloe.
Federico Buffa racconta le sue sensazioni dopo una prima passeggiata nel centro storico di Matera: “Avete una città ordinata, lucida e credo sopratutto che i cittadini sono consapevoli del ruolo che ha acquisito Matera a livello internazionale”.
Un giornalista sportivo nella giornata internazionale del jazz, come si spiega la sua presenza oggi a Matera? “E’ tutta colpa del mio amico Max De Aloe che ha un entusiasmo musicale difficile da contenere, è stato lui che mi ha detto di venire a Matera per raccontare la mia esperienza giornalistica legata allo sport ed in particolare al basket americano e oggi sono felice di poter rispondere alle domande dei ragazzi in auditorium. Come accade in altri ambiti anche per lo sport la storia è fondamentale e in un programma su Sky ho raccontato la storia delle Olimpiadi cercando di trasmettere un messaggio molto semplice: quello che è accaduto 80 anni fa è ancora attuale e serve alle nuove generazioni per costruire il proprio percorso. Oggi racconterà una storia che riguarda l’Argentina, un Paese che amo molto dopo aver vissuto un’esperienza importante. E sono felice di conoscere per la prima volta Matera, città di cui ho sentito parlare quando il mio collega Flavio Tranquillo ha sposato una signora di Matera, Maria Luisa Padula. E’ accaduto alcuni anni fa quando la moglie di Mike D’Antoni ha presento questa donna che all’epoca lavorava nel settore delle pubbliche relazioni per l’Olimpia Milano. La moglie di D’Antoni ha detto semplicemente che era la donna perfetta per Flavio e così è nato un grande amore”.
Numerosi gli eventi previsti per tutta la giornata del 30 aprile nella città dei Sassi, per vivere il jazz in una giornata unica, tra arte e musica.
Si comincia di buon mattino con il Jazz per immagini e racconti: un percorso itinerante tra disegni e parole sul jazz per le vie del centro storico con performance musicale con gli alunni del Liceo Classico “Duni” e Liceo Artistico “Levi” di Matera. Intorno a mezzogiorno il quartier generale dell’International Jazz Day diventa Area 8, a pochi passi dal “salotto” di via Ridola e di Palazzo Lanfranchi. Area 8 ha promosso il “Gezziamoci Branc”, una estemporanea di fumetto a cura dei maestri della scuola d’illustrazione Red House Lab, Gianfranco Giardina e Giulio Giordano, curata dal Comitato Giovani della Commissione Italiana per l’Unesco Basilicata e la lezione spettacolo di Giuseppe Romaniello, Toni e Luca De Giorgi, “Six Memos in Jazz”. Nel corso del dibattito sono arrivati gli interventi di Gianbattista Gaetano, Max de Aloe. Per la pausa pranzo, dalle 12 alle 14 è stato servito il classico brunch buffet newyorkese con portate dolci e salate rivisitato con prodotti locali, ottimi cocktail e live jazz. Un evento promosso in collaborazione con Comitato Unesco Giovani Basilicata, Redhouse Lab e Gocce d’autore.
Nel pomeriggio Federico Buffa ha risposto alle curiosità dei ragazzi sulla sua passione per il giornalismo e per lo sport nell’auditorium Gervasio e sempre nella stessa location è diventata la voce narrante di una storia legata all’Argentina in occasione di “Aggrappati al sogno”, il concerto finale con Max De Aloe, impegnato all’armonica cromatica e alla fisarmonica e pronto a sorprendere il pubblico con alcune incursioni su Buffa.
Racconti, musica, digressioni intorno alla figura quasi mitologica di Carlos Gardel e il suo tango. Un viaggio nell’Argentina che unisce indissolubilmente musica e sport ma anche digressioni verso il jazz e molto altro.
L’evento è stato realizzato con la partecipazione di I-JAZZ (associazione nazionale di festival e rassegne jazz) e ItaliaJazz.it , il portale dedicato al jazz italiano.
Michele Capolupo
La fotogallery della giornata internazionale del jazz celebrata a Matera (foto Onyx Jazz Club e www.SassiLive.it)