Questa sera nella Terrazza di Palazzo Lanfranchi a Matera è stata proposta al pubblico l’opéra-comique “Carmen” di Georges Bizet: la sigaraia più famosa del mondo della lirica è andata in scena nell’allestimento de “La Camerata delle Arti” con la regia di Gianpiero Francese e la voce narrante di Maria Grazia Zingariello nell’ambito della rassegna Basilicata opere in atto 2023.
È l’opera più rappresentata al mondo, complici le atmosfere gitane, la sete di libertà, la vitalità e l’indipendenza della sigaraia più famosa del mondo della lirica, e le musiche immortali di Georges Bizet. È “Carmen”, uno dei titoli più iconici del compositore francese: a Matera l’opéra-comique di Georges Bizet è andata in scena con l’esecuzione delle pagine più belle, raccontate dalla voce narrante dell’attrice Maria Grazia Zingariello, in una versione multidisciplinare tra danza, teatro e proiezioni video, con protagonisti l’orchestra de “I Solisti di Puglia e Basilicata”, il Coro Opera Festival e il corpo di ballo Danza Project, con la direzione del maestro Michele Carulli e la regia di Gianpiero Francese. Gli interpreti saranno Serena Dominici (Carmen), Antonino Interisano (Don José), Alberto Zanetti (Escamillo) e Clementina Regina (Micaëla).
La vicenda è tratta da “Carmen”, novella dello scrittore e storico francese Prosper Mérimée. Sin dall’overture è evidente il tema di eros e thanatos: l’opera inizia infatti con un inconfondibile tema travolgente ed energico, ma subito un’ombra di inquietudine s’insinua nella melodia: è il destino di morte che attende Carmen. Il lavoro debuttò sul palcoscenico il 3 marzo 1875 all’Opéra-Comique di Parigi e fu un fiasco. Il pubblico non era ancora “maturo” per apprezzare la scabrosità e l’eccessivo realismo dei temi trattati, abituato a tutt’altro. Bizet morì nella delusione tre mesi dopo, a trentasei anni, dopo aver composto quest’ultima opera, considerata ingiustamente dissoluta e immorale.
Nella trama dell’opéra-comique, è la vita di un altro dei protagonisti, Don José, un giovane brigadiere di servizio a Siviglia, ad essere sconvolta fatalmente dall’incontro con Carmen, una bellissima zingara che lo irretisce con il suo fascino. Per lei, Don José dimentica Micaëla, la sorella adottiva che aveva intenzione di sposare, e anche la sua carriera militare subisce un brusco arresto. Carmen vorrebbe che lui diventasse contrabbandiere, così non avrebbe più tante regole da rispettare e vivrebbe in totale libertà. Don José all’inizio non ne vuole sapere, ma alla fine è costretto a cedere. Ma comunque il loro amore è di breve durata: le divergenze si fanno sempre più forti, finché un giorno non arriva Micaëla ad avvisare Don José che sua madre è morta. Il brigadiere è costretto ad andarsene, anche se si dispera di gelosia all’idea di lasciare Carmen da sola. Escamillo, un prode toreador, si è invaghito nel frattempo della bella zingara, e vorrebbe che lei lo venisse a vedere alla corrida di Siviglia. Ed è proprio lì che Don José, ormai in rovina, qualche tempo dopo ritrova Carmen; bella come non mai, ma ormai innamorata di Escamillo. Don José le propone di cominciare una nuova vita insieme in un altro paese, ma lei rifiuta seccamente; folle di gelosia, Don José la uccide con il suo pugnale.
La fotogallery della Carmen (foto www.SassiLive.it)