Le cose incompiute, la staticità di una stanza e il mondo in movimento intravisto attraverso una finestra aperta. La coscienza sopita che inaspettatamente inizia a cantare: è questo il leit-motiv del nuovo singolo della cantautrice materana e figlia d’arte Rita Zingariello, metafora di una nuova primavera pronta ad uscire da una vecchia prigione per allungare la mano a quel mondo che fino ad allora non era riuscita a perdonare.
Ispirandosi al suono del canto dell’ape, la scelta del guitalele nelle strofe richiama una sonorità sottile e non invasiva, accompagnato da una chitarra dobro, in un’atmosfera country.
Al minimalismo strumentale delle strofe si contrappone un ritornello ampio e potente con l’intensità di un’orchestra d’archi e dei taiko come strumenti catartici, quasi a voler recuperare e liberare un’anima spenta.
Il singolo è il primo estratto dall’album “Il canto dell’ape”, un lavoro in cui la cantautrice prende consapevolezza di sé e diventa forte l’esigenza di raccontare l’epidermico piacere di fuggire l’ombra.
«Il disco è stato pensato a casa mia, dove spesso scrivo in solitudine per riordinare pensieri. E’ un’azione che, oltre a farmi stare bene, è diventata la mia unica e migliore psicoterapia.
Con questo disco ho svelato a me stessa dove sono arrivata e come ci sono arrivata.
Le canzoni sono nate con più penne, una chitarra e un pianoforte. Ho riempito fogli di parole e scarabocchi.
Ai fogli che non sono finiti accartocciati è toccato di finire catalogati in uno schedario verde mela ad anelli, da cui ho poi scelto le undici tracce di questo album.
Quando sono stata convinta di liberare in volo le canzoni ho incontrato Vincenzo Cristallo, chitarrista amico, con cui ho condiviso l’avventura dei live del mio album precedente, “Possibili percorsi” e a cui ho deciso di affidare gli arrangiamenti di questo ultimo disco.
Le atmosfere e le influenze che hanno ispirato l’album sono tante e diverse tra loro, dal pop d’autore all’indie-rock, dalla musica dub al bluegrass, con sonorità vintage e moderne insieme, dove la costante è l’uso di strumenti acustici (protagonista assoluta la chitarra), uniti ad un utilizzo minimale dell’elettronica.
La voce “pulita” e la semplicità dei testi, ci hanno condotto attraverso un viaggio fatto di verità e rinascite, di intimità e istintività, dove parole e melodie si sono contaminate con l’aria internazionale degli arrangiamenti.
Il vestito finale dell’album lo abbiamo confezionato nello Stones Lab Studio, dove la disponibilità e la professionalità di Leo Zagariello, che ha curato la ripresa del suono e di Angelo Nigro, che si è occupato delle programmazioni e della post-produzione del disco, hanno materializzato le nostre idee iniziali.
Il risultato è un progetto moderno, rivisitato in un’ottica crossover, in cui tanti sono i generi che si fondono con un’idea di partenza semplice ma al tempo stesso forte e di carattere». Rita Zingariello
Biografia di Rita Zingariello
Rita Zingariello, nata a Gravina in Puglia, a cavallo tra il segno della Vergine e della Bilancia.
Sin da bambina studia pianoforte, per poi avvicinarsi al canto, materia nella quale si diploma nel 2005. L’attrazione esercitata dalla musica e la necessità di “materializzare” pensieri ed emozioni, hanno reso piuttosto immediata la personale scelta di iniziare a comporre.
Nel 2008 il suo primo EP da cantautrice, “E’ alba”, segnerà l’inizio di un’intensa attività di live.
Nel 2012 vince il Contest “Musica è” e nello stesso anno è tra i vincitori di Sanremo rock e finalista di Castrocaro.
Negli anni seguenti sente la necessità di ampliare i suoi ascolti e avvicinare le sue produzioni a mondi diversi dal pop.
Si avvicina così alla musica jazz con un progetto inedito, “Incondizionatamente”, con Daniele e Tommaso Scannapieco, Ettore Carucci e Giovanni Scasciamacchia, che ottiene numerosi consensi da parte di un pubblico più critico.
Nel 2014 arriva il suo secondo lavoro discografico, “Possibili percorsi”, con la produzione artistica di Phil Mer, pubblicato da “Digressione music”.
Dal 2015 ad oggi è tra i finalisti e vincitori di vari Festival in Italia: Frequenze Mediterranee, Biella Festival, Festival della Canzone Friulana, Voci per la libertà per Amnesty International, UP, Festival dell’Alta Murgia, Red Bull Tour.
Apre, tra gli altri, i concerti di: Gino Paoli e Danilo Rea (2013), Paola Turci (2015), Mario Venuti e PFM (2016).
Nel 2017 diventa protagonista di un tour dedicato ai maggiori successi di Mogol, dove è lo stesso autore a volerla al suo fianco sul palco, come interprete e cantautrice.
Da aprile 2017 comincia a lavorare al suo nuovo disco “Il canto dell’ape” e con l’amico chitarrista Vincenzo Cristallo comincia una stretta collaborazione sugli arrangiamenti dell’album.
Sceglie di produrre personalmente il disco attraverso quella che si rivelerà essere una delle campagne di crowdfunding di maggior successo registrate sulla piattaforma di Musicraiser, con oltre 200 sostenitori e un obiettivo più che raddoppiato.
L’uscita del disco ha poi subìto un’interruzione improvvisa e la forzata attesa è trascorsa attraverso un gioco, “Cover a richiesta”, che da agosto 2017 ad oggi, ha riscontrato, sui profili social dell’artista, un’importante partecipazione e numerose condivisioni.
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Di seguito i link per acquistare on line il disco di Rita Zingariello
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