Dal palco di “HUD – Hip Hop Urban Diary”, l’evento organizzato da Paolo Irene al parco Giovanni Paolo II, il boschetto di via Lucana al palco di Radio Deejay per Deejay on stage a Riccione al disco d’oro per Carillon, il primo singolo realizzato con il featuring di Achille Lauro. Tutto questo in due anni e 50 giorni. Sembra una favola quella di Nahaze, nome d’arte di Nathalie Hazel Intelligente ed è invece è tutto vero. La cantante diciannovenne materana questa sera ha coronato un sogno: ricevere il suo primo disco d’oro della sua carriera musicale nella sua città, Matera, grazie all’evento organizzato dal Matiff, il Matera Art Film Festival.
Nahaze è arrivata nella corte dell’ex ospedale San Rocco in compagnia dell’artista romano che ha conquistato critica e pubblico con il glam-rock e del manager materano Angelo Calculli, che ha creduto prima in Achille Lauro e poi nella giovane emergente materana, grazie alla segnalazione di Paolo Irene.
Achille Lauro, Nahaze e il manager Angelo Calculli sono stati intervistati dal giornalista Sergio Palomba.
Angelo Calculli “Ho conosciuto Achille Lauro quando cercavo una persona che raccontasse con il suo stile una vicenda importante, legata al film Applausi, che uscirà nel 2021. Mi hanno detto che dovevo affidarmi ad un rapper e così mi segnalarono questo giovane artista romano. Ho subito capito che stava per nascere qualcosa di importante e poi Achille Lauro è stato chiamato da Antonio Andrisani per un cameo del suo corto “Terrurismo”, scritto da Vito Cea e Roberto Moliterni, in cui si raccontano in maniera sarcastica le dinamiche del turismo materano che è esploso dopo la candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019. Il resto lo conoscete. Siamo andati per due anni consecutivi a Sanremo e per la canzone del primo Sanremo, Rolls Roys il giornalista Valerio Staffelli ci ha fatto andare in onda per 14 giorni a Striscia la notizia per un presunto doppio senso sul titolo della sua canzone. Posso dirvi che Lauro quando scrive canzoni non si nasconde dietro doppi sensi, dice sempre quello che pensa e che vuole raccontare. E poi c’è Nahaze. Ricordo che fu Paolo Irene a segnalarmi questa ragazza. Mi ha fatto ascoltare il pezzo Carillon e mi è piaciuto subito. Ho chiamato Marco Alboni, presidente della Warner Music Italy e gli ho chiesto di ascoltare questo brano. L’ho chiamato tutta l’estate e poi siamo riusciti in un altro miracolo. La casa discografica Elektra Music, quella di Ed Sheeran e Bruno Mars tanto per citare due stelle della musica mondiale, per la prima volta hanno deciso di investire su un’artista italiana ed è toccato proprio a Nahaze”.
Achille Lauro: “Il mio rapporto con le produzioni cinematografiche continua. Stiamo lavorando ad alcuni documentari per Sky on demand e altre produzioni. Per quanto riguarda la mia carriera artistica mi hanno etichettato come un rapper forse perchè in quel periodo era il genere musicale che andava più di moda ma io sono cresciuto con i grandi cantautori italiani, Mia Martini, Califano, Battisti. Non sono un rapper. Nel 2014 ho fatto un brano pianoforte e voce, “La bella e la bestia”, che ha avuto molto successo. Ora posso dire che la mia musica è di genere glam-rock, un genere difficile per l’Italia ma che io reinterpreto con le influenze dei cantautori che ho ascoltato da piccolo e con cui sono cresciuto”.
Nahaze: “Ho cominciato a cantare da piccola, ho fatto tanti sacrifici e ringrazio i miei genitori che mi hanno sempre aiutato nel mio percorso quando c’era da raggiungere i luoghi per suonare. Questi traguardi mi hanno fatto capire che ogni persona conta e che ogni esperienza è servita per raggiungere qualcosa di importante. Anche l’esperienza da modella di questa mattina a Milano con Giorgio Armani è stata unica. Essere vestita personalmente da lui è stato bellissimo. Lui cura ogni minimo dettaglio, è stato emozionante”.
Rosalba Demetrio, presidente Fai Basilicata ha consegnato il premio MatIFF “Giovani produttori” ad Achille Lauro: anche all’artista romano è stato donato un un meraviglioso “cucù” artistico monocromatico di colore nero con base in noce realizzato dall’artigiano materano Marco Brunetti.
Mario Miseo, grande amico di Antonio Infantino ed esperto delle tradizioni tricaricesi, ha consegnato il Matiff “Antonio Infantino” quale migliore artista del territorio emergente dell’anno” a Nahaze, che poi ha ricevuto il disco d’oro dal presidente del Matiff, Leonardo Fuina.
Il secondo disco d’oro è stato consegnato da Patrizia Minardi, dirigente dell’ufficio sistemi culturali della Regione Basilicata, ad Achille Lauro.
Il terzo disco d’oro è stato consegnato dal direttore artistico del Matiff Antonio Andrisani ad Angelo Calculli, manager di Nahaze e Achille Lauro.
Il quarto disco d’oro sarà consegnato ai ragazzi che hanno collaborato alla scrittura del brano “Carillon” di Nahaze.
Prima di lasciare la corte dell’ex ospedale San Rocco è stato chiesto a Lauro e Nahaze quando potrerli sul palco insieme a Matera. Angelo Calculli ha ricordato che l’emergenza Coroinavirus impedisce di organizzare eventi musicali con migliaia di persone ma nella prossima edizione del Matiff 2021 i due artisti potrebbero esibirsi dal vivo.
Michele Capolupo
Curiosità su Carillon e biografia di Nahaze
L’etichetta discografica Elektra Records, costola di Warner con un catalogo che va dai Doors ai Twenty One Pilots, ha puntato su Matera per scegliere la prima artista italiana della sua storia musicale e l’11 dicembre 2019 ha fatto uscire sulle piattaforme digitali “Carillon”, il primo singolo dell’artista materana Nathalie Hazel Intelligente, in arte Nahaze, impreziosito dalla partecipazione di Achille Lauro. ll videoclip del brano “Carillon” è stato lanciato il 19 dicembre 2019.
“Nuova artista del panorama new pop dal sound internazionale e Carrilon è un brano ipnotico del quale sono rimasto stregato”. Queste le dichiarazioni del rapper Achille Lauro su questo astro nascente della musica internazionale, scritto dagli interpreti con la collaborazione di Antonio Fortunato. La produzione è di K0DA Fractals & il Donv, Boss Doms e del materano Angelo Calculli, che è anche il produttore di Achille Lauro.
Cresciuta ascoltando Rihanna, Kanye West, Travis Scott, ovviamente Billie Eilish e assorbendo a dovere tanta tanta musica anglofona, Nahaze costruisce una melodia eterea su una base che sa molto di anni ‘90 in salsa Boss Doms e, quando entra la voce di Achille Lauro, per forza di cose risuonano nelle orecchie suoi pezzi recenti come Sexy Ugly e 1990.
La diciottenne materana Nathalie Hazel Intelligente Nathalie, in arte Nahaze (nome coniato con le prime due lettere del primo e le quattro del secondo nome di battesimo), è italo-inglese, papà di Matera, mamma di Gloucester, città principale del Gloucestershire, nel sud-ovest delll’Inghilterra, vicino Bristol, la città dei Massive attack e dei Portishead. Un destino segnato visto che anche il padre Mario si diletta con successo nella produzione pittorica. Il suo nome d’arte è Nahaze, la fusione delle iniziali del primo e del secondo nome. Ha sempre scritto musica in inglese e le sue produzioni sono piaciute alla Elektra Records, storica label americana che ha scelto di esordire nel nostro Paese puntando su questo talento dal sound internazionale. Nahaze si è presentata al pubblico mainstream con un pezzo caratterizzato da un mood sonoro unico, ipnotico come lo ha definito Achille Lauro, che ha inserito una dose di italiano nel testo, rendendo così la canzone ancora più bella, perchè le due lingue si miscelano alla perfezione.
Il singolo “Carillon” è stato in rotazione sui principali network radiofonici italiani: Radio Deejay, RTL 102,5 e Rai Radio 2. Il 19 dicembre 2019 sarà presentato il video ufficiale.
Dopo Carillon la materana Nahaze ha pubblicato anche altri quattro singoli, Wasted, Future con il featuring di Free Monkies, Freak e Control.
Il video dedicato alla presentazione di Achille Lauro e Nahaze (SassiLive Tv)
La fotogallery delle premiazioni di Achille Lauro e Nahaze al Matera Art International Film Festival (foto www.SassiLive.it)
Al via il Matera Film Festival 2020 con “From the vine” fuori concorso, proiezioni per sezioni Short, Long e Doc. Conferita cittadinanza onoraria a Enzo Sisti: report e foto
La prima giornata del Matera Film Festival si è conclusa in serata nel cinema “Guerrieri” con il confermento della cittadinanza onoraria della Città ad Enzo Sisti, presidente onorario del Festival e produttore di fama internazionale che ha realizzato a Matera 8 film tra cui “The Passion of Christ” di Mel Gibson fino all’ultimo colossal della saga di James Bond, “No Time to Die”, contribuendo alla promozione dell’immagine turistica di Matera in tutto il mondo. Enzo Sist, ha dialogato con il giornalista e critico cinematografico Alberto Crespi, in compagnia di Luca Lionello, Francesco De Vito, Joe Capalbo, Francesco Cabras, Mat Patresi, attori del film girato a Matera, ‘The Passion of the Christ’ di Mel Gibson USA 2004.
Tra i molti film a cui ha lavorato Enzo Sisti ci sono ‘Ladyhawke’ di Richard Donner; ‘Indiana Jones and the Last Crusade’ di Steven Spielberg, ‘Le avventure del barone Munchausen’ di Terry Gilliam; ‘Kundun’ e ‘Gangs of New York’ di Martin Scorsese, ‘Il talento di Mr. Ripley’ di Anthony Minghella e il premio Oscar® ‘Il Paziente Inglese’.
È stato co-produttore di ‘The Life Aquatic of Steve Zissou’ di Wes Anderson e ‘When in Rome’ di Mark Steven Johnson; produttore di ‘The Nativity Story’ di Catherine Hardwicke.
È stato produttore esecutivo di numerosi film internazionali per i segmenti produttivi girati in Italia: ‘Mission: Impossible III’, ‘Avengers: Age of Ultron’; ‘Operazione U.N.C.L.E’, ‘Il giovane Messia’, ‘Ben Hur’
I suoi ultimi progetti sono ‘Wonder Woman’, in qualità di line producer e la produzione del primo film VR mai realizzato ‘Jesus – the Story of Christ’, dove è tornato a lavorare a Matera.
Inoltre ha collaborato anche alla lavorazione dei film ‘La migliore offerta’, del regista premio Oscar® Giuseppe Tornatore, e ‘Spectre-007’ del regista premio Oscar® Sam Mendes.
Il palinsesto al cinema Guerrieri ha previsto dalle ore 12 la proiezione fuori concorso di “From the vine” di S. Cisterna – Canada/Italia 2019, con Joe Pantoliano, Paula Brancati, Marco Leonardi, Wendy Crewson. From The Vine, si ispira al premiato romanzo del 2010 ‘Alla ricerca di Marco’ di Ken Cancellara. Il libro è stato pubblicato in Canada e in Italia (Telemaco edizioni).È la storia di uomo d’affari di mezza età in crisi che dal Canada torna in Italia per ritrovare se stesso. Scopre una nuova vita facendo rinascere la vecchia vigna del nonno, offrendo al piccolo comune di Acerenza (Basilicata) un futuro sostenibile e ricongiungendosi con la sua famiglia.
Nel pomeriggio spazio al Matera Film Festival Short con la proiezione di Malakout (12’) di F. Abedi – Iran 2019, di Animali (12’), di E. Wilke – Germania 2019, Schiavonea (15’), di N. Zingaro – Italia 2020 e L’oro di famiglia (15’) di E. Pisano – Italia 2019.
A seguire per Matera Film Festival Doc sono stati presentati al pubblico due produzioni cinematografiche, Samira’s dream e Howling. Di seguito le schede dei due film.
Samira’s dream (86’), di N. Tropiano – Irlanda 2019.
Un racconto di formazione, lungo 7 anni, che vede protagonista Samira, una giovane donna originaria di Nungwi, un villaggio di pescatori, situato nell’estremo lembo settentrionale dell’isola di Zanzibar, culla della cultura Swahili, a largo della Tanzania.
Samira, conosciuta per caso durante una ricerca finanziata da una fondazione irlandese (Simon Cumber Film Fund) è consapevole che solo un duro lavoro su se stessi può portare al raggiungimento di un certo grado di libertà e felicità. Quindi, pur non contravvenendo ai precetti di una società tradizionale, si sposta in città per realizzare il suo sogno: studiare per accedere all’università, nella speranza di trovare un impiego che le consenta di diventare una donna moderna, in grado di conciliare due istanze apparentemente opposte: avere una famiglia ed essere indipendente.
Howling (9’), di P. Bozorgani – Iran 2019
Cortometraggio documentario di animazione parla dello sterminio in Iran di cani randagi.
a seguire Talk con gli autori dei film in concorso del giorno #1 a cura di M.V. Pellecchia, G. Mattia, A. De Fino, selezionatori del Matera Film Festival 2020.
La prima serata si è conclusa con due proiezioni per il Matera Film Festival Long, Hovana Kyrie e Mors Tua Vita Mea.
Di seguito le schede dei film.
Havana Kyrie (101’), di P. Consorti – Italia/Cuba/USA 2019
Con Franco Nero, Jorge Perugorría, Ron Perlman, Luca Lionello, Andros Perugorría, Jacqueline Arenal, Fabio Braccioni, Kriemhild Maria Siegel
Vittorio un burbero direttore d’orchestra sul viale del tramonto, riceve un’offerta di lavoro all’Havana: dirigere il Kyrie Eleison di GioachinoRossini con il coro dei bambini della Colmenida (Avana, Cuba). Accetta la proposta. Questa esperienza lo cambierà per sempre.
Mors tua vita mea (101’), di S. Metastasio – Italia 2019
Con Gianclaudio Caretta, Gaetano Amato, Edoardo Ceolin, Alessandro Prete, Federica Ambrogio.
Film realizzato interamente in Basilicata.
È il 1917, dopo undici battaglie il Regio esercito d’Italia batte la ritirata da Caporetto. Alcuni soldati sono in fila per essere fucilati, tra questi c’è Angelo Paradiso, soldato di Matera impegnato a portare il telefono da campo. Angelo è impavido di fronte al plotone d’esecuzione e aspetta l’ordine che lo ucciderà. In quell’istante un attacco dei cannoni austriaci lo salva e lui riesce a fuggire. La quotidianità che circonda i cento e trentuno monumenti ai caduti della prima guerra mondiale lucani, si mescola al viaggio del soldato. Angelo è in fuga, tra le montagne innevate che circondano l’Isonzo, cerca un modo per allontanarsi dalla guerra. Deve ritornare alla sua amata città, Matera. Inizia il viaggio per la strada di casa. Incontra strani personaggi e tutti impegnati a fare i conti con la guerra.
La fotogallery della prima giornata del Matera Film Festival 2020 (foto www.SassiLive.it)