Il concerto della Banda Rulli Frulli, un progetto sperimentale di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di recupero, ha concluso la sesta edizione di Materadio, la festa di Radio3 in piazza San Giovanni a Matera.ù
Rulli Frulli è nata nel settembre 2010 da un’idea di Federico Alberghini all’interno della scuola di musica “C. e G. Andreoli” di Modena e si estende a tutti i Comuni dell’area nord della provincia modenese. E’ composta da una settantina di giovani musicisti, bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 25 anni e nel corso degli anni è riuscita ad inserire anche 15 ragazzi diversamente abili. Un concerto entusiasmante, che ha piacevolmente animato piazza San Giovanni, gremita da materani e turisti pronti ad ammirare la performance di una band originale che ha rappresentato nel migliore dei modi il tema dell’Utopia scelto da Radio3 per Materadio 2016. Il concerto è stato preceduto dalla tradizionale conferenza stampa in cui gli organizzatori hanno tracciato bilancio e prospettive dell’evento culturale Materadio.
Più di 30 ore di programmi in diretta da Matera in due giorni per raccontare da Matera, capitale europea della cultura per il 2019, le utopie di una città del Sud, le utopie dei cittadini. Concerti, spettacoli teatrali, produzioni originali hanno riempito anche questa sesta edizione di Materadio con una straordinaria partecipazione di pubblico in ogni singolo momento della Festa di Rai Radio3 coprodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata2019.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri, Paolo Negro, assistente dell’ex Ministro Kyenge, oggi al Parlamento Europeo ed Emilio Delmonte, vice direttore e rappresentante in Italia della Commissione Europea. Verri ha sottolineato in apertura tre aspetti che hanno caratterizzato questa edizione di Materadio: “E’ stata una edizione davvero speciale – ha detto il direttore della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri – basata su tre aspetti fondamentali, la generosità, la partecipazione, la condivisione. Sono i contenuti fondamentali del dossier di candidatura. Questa edizione di Materadio ha dato un’ulteriore spinta al grande lavoro che la Fondazione sta facendo. Abbiamo messo in moto l’Open design School per un grande intervento alla Cava del Sole, stiamo continuando e rafforzando il percorso del Build Up per formare i produttori di cultura, e, nell’ultimo cda, si è delineata la governance insieme al Governo. E nelle prossime ore pubblicheremo i bandi per la selezione di un manager culturale e di un manager amministrativo. Il cda ha anche approvato il report che consegneremo alla commissione il prossimo 12 ottobre. Devo ringraziare il Comune di Matera per la proficua collaborazione, e la Regione Basilicata, a partire dal suo presidente, Marcello Pittella, che da sempre sostiene Matera2019. Da sottolineare l’impegno della presidente della Fondazione, Aurelia Sole, che ha partecipato attivamente al programma di Materadio. E devo ringraziare il Governo nazionale che, attraverso il suo delegato, Simone Tani, sta seguendo con grande attenzione e impegno questo nostro cammino”.
la generosità di Radio3, la partecipazione popolare all’evento e l’impegno dello staff di Matera 2019 con tutti i volontari che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione e non hanno mai smesso di crederci.
Soddisfatto Marino Sinibaldi, giornalista, critico letterario, conduttore radiofonico e direttore di Radio3: ““Era un’utopia pensare di stare qui oggi con tutto questo pubblico. Eppure ci siamo riusciti. E il progetto di ieri sera che ha visto il pubblico diventare parte attiva dell’esecuzione di un programma di musica contemporanea è stato molto significativo. E’ su questa impostazione che vogliamo continuare a ragionare, capovolgendo i paradigmi e continuando a produrre progetti originali. Certo, ormai gli spazi sono diventati piccoli a causa delle presenze sempre più numerose. E credo che intorno ai luoghi e ai loro usi dobbiamo impostare il tema della prossima edizione di Materadio. Questa edizione si chiude con un bilancio molto positivo perchè siamo riusciti a far crescere la qualità e la quantità degli spettacoli”. Sinibaldi si è soffermato anche sull’atmosfera magica creata dal concerto per pubblico e orchestra “Trois langages imaginaires” di Nicola Campogrande con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. “Questo evento era stato realizzato solo due volte ma sempre al chiuso, a Parigi e L’Aquila. Era un rischio evidentemente provare a farlo in un luogo aperto ma il pubblico di Matera ha risposto nel migliore dei modi e il risultato è stato eccezionale”.
Emilio Delmonte, vice direttore e rappresentante in Italia della Commissione Europea, sottolinea la bellezza di Matera: ““La commissione europea ha ritenuto di collaborare anche a questa edizione di Materadio portando i giornalisti del Copeam in tandem con giornalisti lucani a ragionare su un tema di grande attualità come quello delle migrazioni. Lo abbiamo fatto sapendo che a Matera troviamo un terreno fertile e attivo su questi argomenti grazie anche alla unicità del suo posto è alla generosità della sua gente. Questa città è unica e non solo per la presenza dei Sassi ma per il senso di comunità che si percepisce, per le relazioni sociali e la solidarietà. Da Matera lanciamo un messaggio molto forte all’Europa in un periodo nel quale il tema dei migranti resta sempre in primo piano: il futuro dell’Europa è proprio nella solidarietà verso i migranti”.
Paolo Negro, coinvolto nel progetto Rulli Frulli, racconta come è nata questa nuova formazione musicale. “La presenza della Banda Rulli Frulli a Matera si inserisce nell’ambito del patto di cooperazione culturale fra Matera e il territorio modenese. Di questo patto in fase di gestazione avanzata, i Rulli Frulli sono i primi ‘ambasciatori’. Del resto chi più di loro incarna un’utopia, tema di Materadio? I Rulli Frulli sono utopia inverata, quella di suonare più forte di quel terremoto che nel 2012 ha colpito il territorio in cui la banda è nata, la Bassa Modenese”.
Il sindaco De Ruggieri sottolinea il valore della manifestazione Materadio e gli effetti positivi che ha generato sul territorio in questo fine settimana. “Materadio si è rivelato un catalizzatore che riesce a racchiudere le energie vitali e sotterranee di questa città. Si è parlato di utopia e di nutrimento territoriale e personaggi del nostro territorio come Olivetti e Sinisgalli hanno visto da un periscopio quello che è accaduto 60 anni dopo lo sfollamento dei Sassi. Ho sentito dire che Matera è unica. Matera non è solo unica ma è anche universale perchè in grado di far emergere elementi distintivi della sua forza energetica. E’ stata esaltato il senso di comunità. Io voglio ricordare che Matera è una città comunitaria, costruita dal popolo, da capomastri che si sono tramandati nel tempo le capacità professionali per far crescere gli antichi rioni. E voglio sottolineare sopratutto il livello della solidarietà della nostra comunità, del vicinato, un senso di solidarietà che diventa più forte di quello parentale. Ora abbiamo una missione. Evitare che questa città sia spenta dalla globalizzazione. Abbiamo bisogno di un turismo di emozione e non di residenza fine a se stessa. Ecco perchè voglio ricordare la frase di Pierre Boulez: “La cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile”. E’ quello che è accaduto qui a Matera con il titolo di capitale europea della cultura. Chi lo avrebbe immaginato 60 anni fa? Eppure è accaduto”.
La terza giornata di Materadio si è aperta alle 9 a Casa Cava con le lezioni di musica di Luca Mosca e “La Sonata in si bemolle maggiore D. 960 di Franz Schubert”. Peppe Servillo ha letto alcuni brani tratti da “Le città invisibili” di Italo Calvino dedicati al tema dell’utopia e a seguire per Radio3mondo spazio al dibattito sul tema “Europa: l’utopia necessaria”, condotto da Annamaria Giordano. Sono intervenuti Claudio Cappon, Beatrice Covassi, Lucio Caracciolo, Gianni Pittella e i ragazzi di Amnesty Matera. Nel corso dell’incontro I ragazzi di Moby dick hanno letto brani dal Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Ursula Hirschmann. Per “L’arte come Utopia”, programma condotto da Elenda del Drago, sono intervenuti Gianfranco Baruchello, Tommaso Strinati mentre in Piazza San Pietro Barisano musica dal vivo con il Pegasys Quintet composto da Biagio Orlandi Sax soprano,
Errico De Fabritiis Sax contralto, Francesco Lo Cascio Vibrafono e Percussioni, Gianfranco Tedeschi Contrabbasso e Cristiano De Fabritiis Batteria.
Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è il fulcro della ricerca del QuintettoPegasys, un gruppo “collettivo” in cui i cinque musicisti sono direttamente coinvolti nella definizione del percorso musicale, una bottega artigiana che non disdegnanessun materiale per realizzare le proprie visioni.
Le differenti personalità e le eterogenee esperienze artistiche dei singoli spazianoattraverso diversi linguaggi musicali del novecento: lo swing per orchestra, la musicacontemporanea degli anni ’60, il jazz d’avanguardia, la pratica dell’improvvisazionenon-idiomatica, diventano gli elementi che il gruppo ha a disposizione perraccontare la propria storia.
L’ultimo passaggio di Peppe Servillo con la lettura di brani da “Le città invisibili” di Italo Calvino ha preceduto l’esibizione a Casa Cava del Quartetto Lyskamm, Special Chamber Music Prize 2016. Un concerto presentato da Marco Mauceri. Quindi il gran finale energetico con la Banda Rulli Frulli. In serata Materadio offrirà il palco di Piazza San Giovanni a Open Matera per un concerto di solidarietà, per sostenere il progetto “la calamita” di Torrita di Amatrice.
“La calamita” è un centro di aggregazione, mediateca, biblioteca che servirà a dare uno spazio vitale ai ragazzi dei borghi coinvolti dal sisma.
Il progetto “Matera è solidarietà per la calamita” é stato lanciato dai ragazzi di #openMatera, Paolo Irene, Pio Acito e compagni. Le città di Cerveteri e Viareggio saranno “sorelle” del progetto.
Il Comune di Matera, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Legambiente stanno contribuendo in maniera fondamentale al progetto. Sul palco la musica balcanica dei “Cafè chinaski” e quella reggae della band “The Roots Corporal”.
Michele Capolupo
La fotogallery della terza giornata di Materadio 2016 (foto www.SassiLive.it)
LE MOSTRE
L’Utopia delle Utopia di Laura Canali
23 settembre – 2 ottobre
Inaugurazione 23 settembre ore 12
Palazzo Lanfranchi, Matera
“Utopia come fosse una terra esistente, che inseguiamo lungo le sue coste dalle quali si dipanano rotte geografiche immaginarie e percorsi interiori. Nutrire un sogno è il faro creativo che orienta la propria vita”: Laura Canali, cartografa di Limes, la rivista italiana di geopolitica, porterà a Matera una serie di opere cartografiche stampate su alluminio graffiato e ispirate al concetto di Utopia.
7 artisti, 1 titolo da dare, 1 luogo da scoprire, 1 posto dove parlare dell’arte
24 settembre – 30 novembre
inaugurazione 24 settembre ore 18
Cappella dei Sette Dolori, Via San Potito 7, Matera
A cura della Fondazione SoutHeritage
Il progetto 7 artisti, 1 titolo da dare, 1 luogo da scoprire, 1 posto dove parlare dell’arte, s’inserisce nell’ottica della mission costitutiva della Fondazione SoutHeritage, impegnata nell’organizzazione di progetti di design culturale volti alla valorizzazione di inediti scenari del patrimonio architettonico della Basilicata, solitamente non deputati all’arte contemporanea. Un format espositivo alla scoperta del territorio e del suo patrimonio culturale e architettonico, temporaneamente contaminato da mostre di arte contemporanea concepite come dispositivi di restituzione di spazi di memoria collettiva. A svelare e offrire una rilettura degli ambienti e delle loro atmosfere, dopo un’operazione di restauro timido, sono stati scelti i lavori degli artisti Marina Abramovic, Neal Beggs, Cyprien Gaillard, Ignoto scultore meridionale (XVII sec), Tracey Moffatt, Pino Settanni, Francesco Marino di Teana.
IL GRAN FINALE OFF OFF
Arbereshe move in Pollino – La Fura dels Baus con Ulderico Pesce
25 Settembre ore 21
Banxhuma, Centro per la Creatività di San Paolo Albanese
In anteprima il nuovo spettacolo della Fura dels Baus con testo di Ulderico Pesce nato da una residenza della celebre compagnia catalana narra tre viaggi: quello del ‘700 quando i monaci bizantini arrivarono nel Sud dell’Italia perché perseguitati e costruirono centri nevralgici in Basilicata a Carbone, Matera e alle pendici del Pollino; il secondo viaggio è quello di Scanderbeg che portò in Italia popoli in fuga dai musulmani che li perseguitavano provenienti dalla Grecia e dalla Albania; il terzo viaggio sono i viaggi di oggi, popoli perseguitati che continuano a scappare per gli stessi motivi di sempre, giovani che emigrano per lavoro dai piccoli paesi alle città.
La fotogallery della prima giornata di Materadio 2016 a Matera (foto www.SassiLive.it)