Su SassiLive arriva la recensione del nuovo cd prodotto dal gruppo materano Heroscimmia, dal titolo “Antonio, Peppino e la Pineta delle scimmie” a cura di Franco Martina.
E’ un tormentone quella data del 2019, tanto da legare i perchè ”psicanalizzati” sul tanfo ascellare dopo la doccia alla passeggiate stimolanti nell’intasato centro direzionale di Matera. A occuparsi della fatidica data, un investimento per il futuro a quanto pare, è il duo paesaggistico-musicale degli Heroscimmia con l’ultimo e ultrascoltato lavoro ”Antonio, Peppino e la Pineta delle scimmie”. Rime, prime, dossi e paradossi, assoli strumentali e discorsi ironico-filosofici degli unici i interpreti della ”Planet-Monkey”, Antonio Andrisani e a Peppino De Florio, spalancano a un variegato repertorio di brani e di storie che meritano di diventare il sottofondo della vita dei cittadini ”duemiladiciannovisti”. Neologismi? Cazzate? Intuizioni profonde? Cominciate dal ”manifesto gigante”, con un adolescente che si trastulla tra un porno e l’editoriale Corno, sogni senza vento nelle vele tra pugni schizzi e ragnatele. Che fantasia. Un pizzico in più e l’obiettivo è raggiunto anche con Toy Boy. Ma fate attenzione ai coloranti come l’E 130, con chewing gum quasi Perfetti che di lì a poco avrebbe portato a deleteri effetti..Meno male che ci sono i ”Magi” da presepe, bravi a toccare i titoli dei film in libreria prima di arrivare agli scaffali del noto emporio di via della Beccheria. Ueh’, mest V’ cinz!…trova una coppia di pupi musicanti per Peppino e Antonio. Loro si accontentano di poco. Non come Luigi che senza tom tom ”non riesce nemmeno a trovarsi l’uccello..” o come quelli che senza lavoro cerca una soluzione tra gli astri della costellazione. Per fortuna c’è chi riesce a sbavare dietro a una vetrina per una copertina fotocopiata dei Krisma… e la saggezza conformistica, con tanto rammarico, di ” Ciao Morti”. Ma ci vogliono gli abbinamenti giusti altrimenti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, una prece, da soli non avrebbero funzionato. Capito, Colin Moulding? Per fortuna Antonio E Peppino tirano fuori una speranzosa e sentimentale ”Anima latina ” con cui condividere per essere felici. E a volte basta l’eroe di un fumetto (vero Antonio?), e tanti rimpianti per la professionalità e la lungimiranza dei prodotti di un tempo. Oggi si vola basso anzi, con i cinepanettoni, si striscia ventre a terra … e si finisce con l’invocare Totò e Dino con un ” Questo cinema cretino Che impunità. Dacci come a Barabba un’altra opportunità”. Se il livello è questo vanno perdonati anche quelli che hanno letto ”solo qualche vignetta di Asterix” e non hanno affrontato alcuna ”Recherche’. E allora come si spiega che ”…Non c’è alcuna mediazione, Non capiscono quello che leggono e commentano quello che non leggono?”. Per venirne a capo ci vorrebbero gli approfondimenti di Leopardi, Shakespeare o le intuzioni da ”brodo primordiale” del compianto professor Riccardo Pazzaglia, tra i tanti volti noti scoperti da Renzo Arbore. E se la soluzione fosse nella galassia 2019, che tra sei anni, colliderà con il ”Planet -Monkey” degli Heroscimmia? Come finirà affidatevi al sarcastico sorriso di Antonio Andrisani e alla diabolica e creativa dimensione musicale di Peppino De Florio per venirne a capo. E’ vero si può copiare tutto tranne il carisma e il sintomatico mistero di battiatiana memoria.
Franco Martina