Con il brano “L’amore un pò clichè” il giornalista materano Francesco Giusto svela anche per la sua vocazione artistica in campo musicale. Dopo aver pubblicato il brano su www.rockit.it Francesco Giusto svela ai lettori di SassiLive alcune curiosità legate alla passione per la musica.
Francesco, quando nasce la passione per la musica?
Mah…a livello di ascolto, diciamo, da sempre; ho sempre ascoltato tantissima musica. La passione per lo strumento, invece, un pò più tardi; a 18 anni, suonati. Non sono un chitarrista, infatti, ma uno a cui piace cimentarsi nello scrivere cose sue.
Chi sono i tuoi cantautori preferiti?
Allora, da sempre, Sting, Police, The Doors; successivamente i Beatles…poi Jovanotti; a 25 anni, tutta la scuola romana da Max Gazzè a Niccolò Fabi. Tutto’oggi, dimenticavo, un’altra costante nei miei ascolti è Sergio Caputo. Ho apprezzato molto la scena dei primi anni ’90: Carmen Consoli, C.s.i., Massimo Volume, per intenderci. Da qualche anno, mi piacciono molto i Diaframma con in testa l’inossidabile Federico Fiumani. Da qualche mese, invece, impazzisco per Diego Mancino; per me, al momento, il migliore cantautore italiano. Sicuramente, come si dice in questi casi, sto dimenticando qualcuno.
Questa è la tua prima creazione?
No, ce ne sono delle altre, che vengono molto prima di questa come momento di creazione, ma “Amore un pò clichè”, per tutta una serie di ragioni personali, ho deciso dovesse essere la prima…
Cosa vuol dire Amore un pò clichè?
L’amore un pò clichè è quella forma di confezionamento del sentimento che finisce per rendere artificiali sia le dimostrazioni d’affetto sia le litigate. Una situazione che può portarti a non comprendere più nè se il partner ti ami nè se questo ti odi. Ed è per questo che nel testo scrivo “proviamo a non prometterci nulla di quello che si giurano gli altri” oppure “percepirti forse è meglio che incontrarti”. Nel testo auspico insomma un amore fuori dai dogmi della tradizione e che, a costo di salvarsi dalla routine, conceda ai due partner la saggezza di continuare a rincorrersi.
Hai un album in cantiere?
Mah….più che un album vorrei continuare a caricare delle canzoni su rockit. Devo ancora capire se sono canzoni belle o brutte. Questo è solo un esperimento. Ho diverse canzoni nel pc, la cosa più difficile, adesso, è mettergli un vestito addosso. Considerando i miei impegni di lavoro e la mia proverbiale lentezza, la prossima intervista, Michele, potremmo metterla in agenda per il 2017.
Il tuo sogno nel cassetto da musicista?
Mah…uso la diplomazia anche in questo caso; cercherò di arrangiare nel migliore dei modi possibili anche gli altri brani…con l’aiuto di qualche benefattore (Enzo Matera, Niccolò De Ruggieri, se mi sopportano ancora). Il sogno per adesso è ricevere dei complimenti che non siano su richiesta. Le mie energie principali, comunque, rimangono per il giornalismo. Aver pubblicato su rockit questo pezzo è solo un modo per vedere se i miei pezzi piacciono; niente di più.
Se dovessi scegliere, preferiresti fare carriera nel giornalismo o nella musica?
Corri un pò troppo Michele. 😉 Diventare un bravo giornalista rimane il mio obiettivo principale; se poi a tutto ciò si unisse la possibilità di diventare un apprezzato autore musicale, è chiaro, non mi dispiacerebbe per niente e sarei ancora più felice di quanto già sono. Sai…uno di quelli che scrivono le canzoni per gli altri. Ma diciamo che stiamo sognando un pò troppo. :).
Intanto, chi vuol ascoltare il brano di Francesco Giusto, “L’amore un pò clichè” può cliccare qui
Michele Capolupo