Sabato 5 gennaio 2019 dalle ore 20,30 nel Santuario di San Francesco di Paola a Matera è in programma il concerto dell’Orchestra Giovanile di Laureana di Borrello. L’evento è promosso dal Lams, che festeggia nel 2019 30 anni di cultura, musica e società.
Orchestra Giovanile di Laureana di Borrello quest’anno compie il decimo anniversario di attività. La formazione calabrese composta da 50 giovani musicisti, nasce come progetto socio-educativo dal titolo “..chi banda non sbanda” per aiutare i ragazzi a frenare l’aggressività e a integrarsi nella comunità, dimostrando, anche ai loro genitori, la verità del motto “…chi banda non sbanda”. L’Orchestra vincitrice nel 2017 del Primo Premio di categoria della 17 esima edizione del Concorso per giovani musicisti organizzato dal Lams a Matera, nel concerto di domani sera, ospiterà il clarinettista Giovanni Punzi, uno dei più talentuosi clarinettisti del panorama musicale internazionale, attualmente 1° clarinetto dell’Orchestra Sinfonica di Copenaghen e docente presso la prestigiosa RoyalDanish Academy of Music. Diretti dal Maestro Maurizio Managò, eseguiranno tra i brani in programma, il Concerto per Clarinetto di Artie Shaw. Il concerto si inserisce nella rassegna organizzata dal Lams- Laboratorio Arte Musica e Spettacolo di Matera in collaborazione con Associazione Culturale “R. D’Ambrosio”, Ama Calabria, Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo, Regione Basilicata, Comuni di Matera Montescaglioso Pomarico, Fondazione Matera-Basilicata 2019 .
L’appuntamento è per domani sera alle 19. Ingresso libero.
Il progetto didattico-educativo “…chi banda non sbanda”
Un crescendo di successi e di soddisfazioni che abbraccia tutti, con il M° Maurizio Managò magico collante, vero artefice di questo nuovo miracolo calabrese, capace di integrare ragazzi con alle spalle famiglie rimaneggiate dai postumi di altro tipo di bande. Che ammorbidisce l’ira e la rabbia indotta in loro, frenando l’aggressività e trasportandoli alle relazioni sociali, al confronto, dimostrando, anche ai loro genitori, la verità del motto
“…chi banda non sbanda”.
Era la fine del 2007 quando Maurizio Managò, approfittando della ricorrenza di Santa Cecilia, organizzò un concerto a Laureana di Borrello esibendosi con i ragazzi delle Orchestre Giovanili di Delianuova e Melicucco, incantando il numeroso pubblico presente. Inseriti nell’organico c’erano dei ragazzi di Laureana di Borrello, alunni della scuola media statale, frutto dei corsi di strumento tenuti dal giovane maestro.
L’evento musicale aveva come obiettivo recondito, però, la presentazione e l’inizio delle attività dell’Associazione Culturale “Paolo Ragone” pensata con l’intento di istituire un laboratorio per la formazione di un’ orchestra di strumenti a fiato.
L’idea e la disponibilità del maestro Managò, il quale ne è direttore artistico, sollecitata fortemente dall’Amministrazione Comunale e dall’intera Scuola Media “Marzano” le quali hanno dato il proprio patrocinio, non si poteva farsela scappare. L’intero circondario, nel passato, aveva avuto forte interresse musicale e la possibilità di un ritorno, sulla strada dalla grande arte, sollecitava tutti.
Il nome Managò era ed è sinonimo di riuscita, di successo artistico e culturale. I ragazzi che ne avrebbero fatto parte sarebbero stati i fortunati fruitori della maturazione artistica del giovane maestro, più fortunati di quelli di Melicucco e Delianuova, quindi, che lo hanno visto invece crescere con loro. Da lì a poco fu inaugurato il laboratorio musicale con una massiccia partecipazione di persone nel bellissimo complesso di San Francesco che il comune ha messo a disposizione dei ragazzi.
Da subito si cominciò a portare i pochi ragazzi che già suonavano nelle chiese del circondario, suscitando l’interesse e l’approvazione della gente. A maggio, un gruppo di giovanissimi della scuola medesima partecipò ad un programma di RadioRai1 negli studi di Saxa Rubra a Roma. Intanto i neofiti iscritti al laboratorio erano già 70 ed in continuo aumento.
Il 4 gennaio 2009, completamente sommersi dalla cittadinanza, alla presenza di quasi tutti i componenti delle orchestre più importanti di fiati reggini, si ritrovano 68 ragazzi, vestiti di tutto punto, seri e attenti, che aspettano il magico movimento della bacchetta che avrebbe dato inizio al concerto inaugurale dell’orchestra “Paolo Ragone”: in una prospettiva più ampia, questo momento sancisce l’inizio di un percorso artistico culturale nuovo per l’intero circondario. A Laureana di Borrello era rinata la musica! Da quel giorno una intensa attività di studio e di esibizioni ha additato il progetto “Ragone” come esempio da seguire in tutto il territorio provinciale e oltre.
Il maestro Managò, che ha fatto di questo progetto un suo impegno prioritario ed una nuova sfida, organizza con cura stage con i massimi esponenti musicisti del panorama nazionale per relazionare sempre più i ragazzi con detti professionisti e con un pubblico sempre più numeroso ed attento. Indimenticabile la partecipazione alla nota trasmissione della Rai 1Mattina nel periodo pasquale, mandata in onda il 1° Maggio 2009. Assolutamente colti di sorpresa i musicisti e direttori che hanno incontrato i ragazzi, in collaborazioni o stage. Lorenzo Pusceddu, compositore e docente sardo, dice di non aver mai visto una tale sinergia, scuola, comune e associazionismo che abbia dato tali risultati. Michele Netti, compositore e direttore siciliano, addirittura, afferma che solo in America esistono gruppi con tale metodo di studio, con classi di livello che consentono di lavorare subito.
Gabriele Cassone, docente al Conservatorio di Novara e concertista di fama internazionale, suonando con loro, ha avuto parole di elogio: “ questo dovrebbe essere il modo di studiare musica, dove i ragazzi, anche piccolissimi, partecipano con entusiasmo e con evidente soddisfazione, non come accade con i rigidi metodi dei conservatori dove devi rincorrerli”, ed aggiunge: “Mi è capitato di suonare con ensemble, in giro per il mondo, anche di adulti, che suonavano tanto per farlo, noi, qui, abbiamo fatto musica con passione, per passione e non puoi non divertirti, emozionarti”. Il compositore belga Jan Van Der Roost, dirigendo i nostri ragazzi in un suo pezzo, sosteneva che “sono l’esempio da seguire per l’Italia intera in fatto di orchestre musicali giovanili”.
Fulvio Creux, Maestro-Direttore della Banda dell’Esercito Italiano, alla fine della sua lezione-concerto con i giovani musicisti laureanesi, ha confessato di aver vissuto una giornata musicale e umana talmente emozionante da scrivere sul libro d’oro.
Nel mese di luglio 2009 tre dei nostri ragazzi, insieme al maestro Managò, in una formazione di 41 musicisti, summa dell’intera provincia, hanno suonato al Festival Internazionale di Gerusalemme, alla storica Tomba dei Re ed a Betlemme nella Basilica della Natività, riscuotendo un grande successo.
Vittorino Naso, percussionista dell’Accademia Santa Cecilia in Roma, orchestrale di Ennio Morricone e Nicola Piovani, alla fine del suo concerto con i ragazzi: “Quello che avete creato travalica l’aspetto meramente musicale, è un momento di grande crescita che si rifletterà nell’intero arco di vita di tutti voi ragazzi e personalmente è un onore per me aver lavorato con voi”.
Nell’ agosto dello stesso anno, nell’importante premio “Elefante d’Oro” del comune di Laureana di Borrello, Gianluca Gagliardi, trombone basso del Teatro Massimo di Palermo, accompagnato da loro, incanta il pubblico con il suo trombone, definendosi “incantato” da questi ragazzi.
Letteralmente “rapito” il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, editore di RTV, grande amico del M° Riccardo Muti. Nell’ascoltarli questi ragazzi, incredulo, per “disciplina, compostezza, rigore”. “Entrando in questa stupenda chiesa, dice Lamberti, ho colto subito che si trattava di qualcosa di speciale. Sapevo che avrei dovuto ascoltare dei ragazzi suonare, alcuni bambini, un nuovo progetto di Managò, non immaginavo potesse esserci qualcosa del genere nella nostra regione, il vostro modo di suonare, la vostra serietà nel farlo, la vostra disciplina, la vostra giovane età, non ha eguali. Voi siete il futuro di questa terra, è entusiasmante ascoltarvi, osservarvi”.
Il Maestro Riccardo Muti, in una intervista al settimanale Io Donna del Corriere della Sera del 13 novembre 2010 afferma: “…e mi hanno parlato di un altro miracolo in Calabria; ragazzi appartenenti a famiglie nemiche, in lotta da una vita e che ora stanno lì, gli uni accanto agli altri, uniti dallo stesso amore per la musica. E’ questo il potere della cultura e molti politici non ne comprendono l’importanza”.
Il grande clarinettista Fabrizio Meloni in “Primavera in Musica 2011” dopo aver suonato con i ragazzi sostiene: “Fantastici questi ragazzi. Fantastico questo progetto, in cui è evidente che si respira intesa, amicizia, amore per la musica, che aggrega non solo per essere musicisti, ma li aiuta a crescere rispettando chi loro sta vicino”. Evidente il riferimento all’aspetto sociale dell’aggregazione che l’orchestra comporta.
Il sindaco di Laureana di Borrello, Rocco Domenico Ceravolo, nominato Presidente Onorario dell’Orchestra il 4 Gennaio del 2012 ha affermato: “Nel veder lavorare questi ragazzi insieme al M° Managò, la prima cosa che salta agli occhi è la complicità, il rispetto, la fatica, il sacrificio, l’amore per ciò che si sta facendo in un reciproco meraviglioso insieme”.
Esperienza emozionante quella vissuta dai ragazzi in occasione del concerto nell’auditorium della Casa di Reclusione di Rossano (KR) il 31 marzo 2012.
In quest’ultima occasione i ragazzi hanno fatto echeggiare la melodia di una Calabria competente e professionale, capace, oltre che di fare, anche di trasmettere ed insegnare la cultura letteraria-musicale e civica-sociale, che può fare da esempio per altre realtà italiane.
A tal proposito uno dei messaggi più forti è stato quello pronunciato da un detenuto condannato all’ergastolo, il quale con gli occhi del rammarico e rivolto ai ragazzi ha affermato: ”le scelte sbagliate non sono figli della miseria ma dell’ignoranza, grazie per quello che ci avete fatto vivere oggi”.
I giovani musicisti hanno dimostrato che la Calabria non è lo stereotipo dell’involuzione, dell’inciviltà o della “malavita”, aggettivi molto spesso diffusi nel descrivere questa terra; insegnando ai coetanei e non, che senza sforzo ed impegno personale, l’amorevole voglia di costruire “il bello” e l’aspirazione alla felice realtà, non è possibile raggiungere alcun obiettivo, culturale o personale che sia. Anche la chiesa ha messo al centro della propria riflessione e del proprio impegno pastorale la dimensione educativa.
Giustappunto l’Arcivescovo di Rossano Santo Marcianò ha evidenziato come: “Voi orchestrali avete appreso a suonare assieme. Sotto la guida di un maestro voi presentate delle sinfonie, che etimologicamente significa un’armonia costruita dall’insieme di suoni diversi. Dal vostro ascolto le persone traggono serenità, pace interiore, gioia di vivere, desiderio di essere in armonia con il prossimo. Io immagino una società nella quale tutti gli uomini, esprimendo le doti personali che possiedono, siano costruttori di pace interiore e di armonia sociale.
Il 1° clarinetto del Teatro dell’Opera di Roma e Clarinetto Solista dell’Orchestra Nazionale di Francia, Calogero Palermo, dopo aver eseguito con i ragazzi il concerto Introduzione, Tema e Variazioni di Rossini ha affermato: “Incredibile!…Me ne avevano parlato, ma conoscere da vicino questa meravigliosa realtà mi ha incantato. E’ stata per me un’esperienza di grande sensibilità umana e musicale ed il mio augurio è quello di continuare a crescere insieme al vostro pregiatissimo maestro Managò e sentire sempre belle notizie sui vostri successi. Grazie di cuore”.
Il maestro Mirco Besutti, direttore e fondatore della Banda Giovanile “John Lennon” di Mirandola (MO), dopo aver assistito al concerto dell’Orchestra Ragone in occasione del 4° anniversario della nascita, ha affermato: “Dubito che in Europa ci siano formazioni musicali giovanili che suonano come voi dopo soltanto 4 anni di attività”.
Il Generale di Brigata Adelmo Lusi, Comandante della Legione Carabinieri Calabria, socio onorario dell’Orchestra, durante la sua ultima visita si è rivolto così ai ragazzi: “Provo per voi stima e ammirazione e porto con me la speranza che le melodie che promanano i vostri strumenti possano indurre tanti altri giovani a seguire il vostro esempio, per immaginare e realizzare, anche con la musica, un futuro migliore per se stessi e per la meravigliosa terra di Calabria”.