Aver dimenticato Pino Mango sul palco di Maratea (L’Anno che verrà) a pochi chilometri da casa sua (Lagonegro) non è andato giù a Graziano Accinni che sul suo profilo facebook ha scritto: “Questi sciagurati che non hanno neanche avuto un pensiero per mango. lucani irriconoscenti e poco attenti. non di certo miei corregionali. buon anno ai veri lucani”. Una voce – autorevole perché proviene da chi ha condiviso con Mango grandi palcoscenici e successi – fuori dal coro. Quel coro – come hanno scritto in tanti in risposta o commento al post di Accinni – che non ci ha risparmiato in tv vecchissime canzoni, con una scelta artistica quanto meno discutibile per la prevalenza di “vecchie glorie” (in cerca di nuova promozione per i tour all’estero) e sicuramente poco competitiva con il Capodanno di Canale 5 tutto centrato con i migliori e più giovani artisti e più seguiti del momento. Ma comunque qualcuno poteva pure ricordarsi di Mango che è stato tanto legato alla sua terra e a Maratea. Si è parlato e cantato a Maratea senza un solo brano di Mango. Le parole di Accinni hanno un peso specie perché il progetto per Mango che ha appena preso forma,si chiama Sera Latina Tribute ed è fortemente voluto dal fratello di Mango, Armando e dal chitarrista storico del cantante di Lagonegro, Graziano con Giuseppe Forastiero (voce) e Luigi Gaetani (percussioni e sequenze elettroniche). Progetto presentato di recente al Lanificio Mango Bistrot di Lagonegro, locale riedificato da Armando Mango.Sia chiaro – precisa Accinni che con l’artista lucano ha trascorso tantissimi anni di lavoro – si attinge “all’archivio dei fratelli di Lagonegro” per divulgare ai posteri brani di intensità, originalità e spessore unici, proprio per far ricordare a chi ha già dimenticato o voluto dimenticare chi è Mango. Un progetto di continuità musicale e culturale per le Nuove generazioni sia della Basilicata che di tutta la Penisola che intende mettere in evidenza le peculiarità e l’arte di due Artisti lucani, i fratelli Armando e Pino Mango che dal lontano 1976,con il loro primo lavoro “La mia ragazza è un gran caldo” muovendosi da Lagonegro, il loro paese natale, hanno conquistato le vette delle classifiche nazionali ed internazionali con brani di grande spessore ed originalità interpretati da una voce più unica che rara.
Il Tributo è stato fortemente voluto da Armando Mango fratello e produttore di Pino e dal chitarrista storico dei Mango, Graziano Accinni che reinterpreta con il suo Trio: Giuseppe Forastiero alla voce e Luigi Gaetani: percussioni elettroniche e loop’s, l’universo Manghiano mettendo in evidenza l’anima più latina, miscelando in chiave acustico-elettronica la mediterraneità degli Artisti Lucani per eccellenza e carriera. Il concerto si snoda tra brani più conosciuti e di successo con altri meno esplorati e appartenenti al primo periodo artistico. Tante le canzoni reinterpretate per rinnovare quelle suggestioni che Pino riusciva a trasmettere al suo pubblico: “Lascia che Tu sia” con le liriche di Armando Mango ,Australia con Oro dell’84 fino ai lavori di Bella D’Estate con lp “Adesso”,Inseguendo L’Aquila del 1988-89 proseguendo con Sirtaki del 90 con Monnalisa e poi “Come L’Acqua” con lo stupendo brano “Mediterraneo” scritto insieme al paroliere Mogol. Si prosegue con Luce presentato a Sanremo dell’Album ”Credo” fino ad arrivare all’ultimo grande successo italiano “La Rondine” inserito nell’album Disincanto del 2002 uno dei lavori più venduti in quel periodo.
Il nostro non è certamente un semplice tributo a Pino Mango – spiega Accinni – ma piuttosto è un ri-arrangiamento di tutti i grandi successi e di brani meno conosciuti e pur sempre di grande intensità e originalità interpretati anche da grandi artisti come è accaduto per Patty Pravo o Mia Martini che all’epoca negli anni 70 vollero interpretare con le loro voci uniche. Mango non è una storia artistica al singolare ma la storia quella vera di tutti i grandi successi è al plurale: “I Mango” cioè Armando & Pino Mango che in simbiosi hanno costruito la stragrande maggioranza della Loro carriera artistica e umana con vari collaboratori tutti lucani tra cui ci sono anch’io e tutti gli addetti ai lavori dell’ambiente musicale italiano.