Il russo Sergei Nakariakov, il più famoso trombettista classico del mondo, ha la sinusite e non può prendere l’aereo per raggiungere l’aeroporto di Bari e di qui spostarsi verso il teatro Duni di Matera ma “the show must go on” e così il direttore artistico di Matera in Musica, Saverio Vizziello, affianca al fenomenale trombettista jazz Fabrizio Bosso il trombettista classico Gabriele Cassone per dare vita al concerto “Dal barocco al jazz in duet”, nuovo evento dell’undicesima stagione soncertistica di Festival Duni e Orchestra Magna Grecia.
Sul palco del teatro Duni di Matera si esibisce l’Orchestra Magna Grecia diretta da Stefano Fonzi, il musicista che ha anche curato gli arrangiamenti sinfonico-jazz dei brani di Georg Friedrich Händel, l’accoppiata Beethoven-Paisiello, Ennio Morricone, Astor Piazzola, Nino Rota, Jean Baptiste Arban.
L’accoppiata Bosso-Cassone si rivela vincente: i due trombettisti sono chiamati ad interpretare insieme i brani di un programma che va dal barocco fino al jazz, suonando ognuno la tromba nel proprio stile: Gabriele Cassone con il rigore del virtuosismo “classico” e Fabrizio Bosso con la libertà dell’improvvisazione jazz.
Stefano Fonzi, il musicista che nell’occasione ha diretto l’Orchestra della Magna Grecia, ha scelto anche alcuni brani nei quali il “sinfonico” lascia spazio al “jazz ballad” per consentire a Fabrizio Bosso di improvvisare da par suo; apprezzata anche la performance del pianista jazz Julian Oliver Mazzariello.
L’inedito duetto tra due trombettisti italiani di fama mondiale, Bosso e Cassone è stato “concertato” in meno di una settimana ma lo spettacolo offerto al pubblico del teatro Duni è sublime.
A raccontare i retroscena di questo piacevole ritorno di Cassone a Matera è proprio il trombettista classico friulano: “Ho ricevuto una chiamata dal direttore artistico Saverio Vizziello lunedì sera quando ero al cinema. Mi hanno detto che Nakariakov non poteva più raggiungere Matera per questo concerto e quindi era necessario sostituirlo. Mi hanno mandato le partiture e prima di accettare l’invito volevo avere la sicurezza di poter sostenere questa performance. Devo dire che ho trovato gli arrangiamenti ben scritti e sul palco c’è stato subito affiatamento con Bosso. Le musice erano impegnative ma è stato un grande piacere per me tornare nella città dei Sassi. Ero stato qui per la prima volta nel 2005 quando ho accompagnato Frigè al cembalo nel corso di un concerto alle Monacelle. Questa volta mi sono ritrovato in coppia con Fabrizio Bosso e per quanto mi riguarda posso dire che l’arrangiamento di Stefano Ponzi è stato piacevole ed efficace per chi eseguiva e per chi ascoltava”.
Fabrizio Bosso, ufficialmente per la quarta volta live a Matera, svela che solo in mattinata è riuscito a fare una visita approfondita all’interno degli antichi rioni Sassi. “Purtroppo le altre volte non avevo mai avuto l’opportunità di poter visitare questo bellissimo posto ma questa volta mi sono organizzato e sono venuto con la mia famiglia, ho preso un albergo nei Sassi e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla città antica.” I prossimi impegni di Bosso? “A fine maggio torno in Giappone per un concerto ma sto anche lavorando per un tour speciale che mi vedrà in coppia con Nina Zilli, una collaborazione nata sul palco di Sanremo, dove l’ho accompagnata nella serata dei duetti. Insieme abbiamo deciso di rendere omaggio a tre donne della grande musica internazionale: Emy Winehouse, Etta Jones e Nina Simone e il primo concerto è in programma il 15 maggio a Napoli. A luglio saremo anche al Petruzzelli di Bari, un appuntamento esclusivo per la Puglia.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto di Fabrizio Bosso e Gabriele Cassone (foto www.SassiLive.it)
BIOGRAFIE
Il torinese Fabrizio Bosso inizia a suonare la tromba a 5 anni, e dopo dieci anni è già diplomato al conservatorio “G. Verdi” di Torino. Da sempre interessato alla musica di estrazione colta, si è subito accostato al jazz sentendo un forte richiamo al quale non ha saputo resistere. Tecnicamente impeccabile, ciò che più colpisce di Fabrizio Bosso è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing è spinto agli eccessi, e la tensione creativa è costante anche nell’interpretazione di standard. Nel 1999 viene votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz: è l’inizio di una carriera in continua ascesa che lo vede suonare con musicisti jazz di livello internazionale, ma anche con cantautori italiani, come Sergio Cammariere e Raphael Gualazzi.
Artista colto e raffinato, Fabrizio Bosso ama esplorare nuovi “territori musicali”, come quando, due anni addietro, registra con la London Symphony Orchestra “Enchantment”, un progetto jazz-sinfonico dedicato alle musiche Nino Rota. Negli ultimi anni Fabrizio Bosso ha anche conquistato una vasta popolarità: in più occasioni accompagna artisti famosi a Sanremo, suona la sigla della puntata finale di “Ballarò” e partecipa al programma Canale 5 “Panariello non esiste” esibendosi con artisti come James Taylor, Massimo Ranieri, Rocco Papaleo, Claudio Baglioni e Renato Zero.
Gabriele Cassone, si è diplomato in tromba con il Maestro Mario Catena e in composizione con il Maestro Luciano Chailly. Concertista riconosciuto in tutto il mondo, è apprezzato sia nell’interpretazione della musica su strumenti d’epoca (tromba naturale barocca, tromba classica a chiavi, tromba romantica a cilindri e cornet à pistons) sia nell’esecuzione del repertorio contemporaneo. Luciano Berio lo ha scelto per eseguire suoi brani con tromba solista: Sequenza X per tromba sola e, in prima assoluta, Kol-Od, sotto la direzione di Pierre Boulez con l’Ensemble Intercontemporain. Successivamente ha suonato in scena con il trombonista C. Lindberg, nell’opera di Berio Cronaca del Luogo, commissionata dal Festival di Salisburgo.
Famosi direttori lo hanno chiamato per eseguire I brani più virtuosistici del repertorio solistico: Sir John Eliot Gardiner lo ha nominato tromba principale degli English Baroque Soloists per l’esecuzione dell’integrale delle Cantate di J.S.Bach e per il Secondo Concerto Brandeburghese. Ton Koopman, direttore dell’Amsterdam Baroque Orchestra, lo ha voluto per registrare la Cantata BWV 51 di J.S.Bach. Sempre nell’ambito della musica barocca, ha fondato insieme ad Antonio Frigé (con il quale suona anche in duo) l’Ensemble Pian & Forte.
Si è esibito come solista nei maggiori teatri del mondo: Concertgebouw di Amsterdam, Cité de la Musique di Parigi, Scala di Milano, Mozarteum di Salisburgo, Carnegie Hall di New York, Queen Elizabeth Hall a Londra e Wiener Konzerthaus.
Ha pubblicato più di 20 Cd con brani dal repertorio barocco fino al contemporaneo. Gabriele Cassone è docente presso il Conservatorio di Novara e tiene corsi annuali di alta specializzazione presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma nonché seminari negli Stati Uniti d’America e in tutta Europa. È sovente nominato membro di giurie nei più prestigiosi concorsi internazionali.
Julian Oliver Mazzariello nasce ad Hatfield in Inghilterra nel 1978. Gli anni ottanta sono stati anni di grandi cambiamenti per la musica in generale, ma particolarmente per il jazz dove un certo sig. Miles Davis ha praticamente rivoluzionato il concetto di “musica” in generale. Il primo artista che Julian ha ascoltato, all’età di 8 anni, è stato Miles Davis adun concerto alla Royal Festival Hall di Londra. Il resto è facile da dedurre. Da allora a oggi Julian ha collaborato con artisti che vanno da Lucio Dalla a Enrico Rava, proprio per questa sua versatilità innata e coltivata da sempre. Partecipa alla nascita dell’High Five Quintet e ha diverse altre collaborazioni. Tra i progetti a suo nome va ricordato”Profile” inteso appunto come profilo musicale (e quindi caratteriale) di Julian.