Il giovanissimo montese di appena 6 anni, Alessandro Pompeo ha partecipato all’ultima edizione dello Zecchino d’Oro con “Serpente balbuziente”, canzone scritta e composta da Flavio Careddu e da Alessandro Visintainer. Abbiamo incontrato Alessandro con papà Francesco, mamma Filomena, e il piccolo fratellino Marco e durante l’intervista è emerso perché il valore dello Zecchino d’Oro va oltre la mera competizione canora.
Cominciamo dalle origini, quando hai scoperto la passione per il canto?
Alessandro: Ho scoperto la mia passione per il canto da piccolissimo, ho iniziato a cantare quando avevo un anno e mezzo, canticchiavo tutte le canzoni dello Zecchino con zia Veronica e le sigle dei cartoni animati. Poi l’anno scorso ho fatto le selezioni per lo zecchino e quando mi hanno scelto mi hanno assegnato una canzone tutta mia.
È stata un’esperienza stressante?
Francesco e Filomena: è stata un esperienza bellissima e per niente stressante, ci siamo divertiti molto .
Il tempo era sempre molto limitato ma a noi interessa la qualità. Le interviste, i videoclip, le prove, non pesavano ai bambini e per noi ed Alessandro tutto era divertente. Gli animatori erano con loro, non li lasciavano un momento. C’erano momenti di studio, di crescita ma anche di gioco.
Com’è stata puntata in diretta, eri emozionato?
Alessandro: È stata molto emozionante e cantare col coro è stato divertentissimo. Avevo un po’ di paura e tanta emozione. Mamma e papà non partecipavano alla diretta in studio, c’erano solo i bambini. Però sapevo che loro erano lì con me.
Francesco e Filomena: L’ emozione è stata tanta. Vorresti immedesimarti un po’ in quello che stavano provando. Vedere Alessandro insieme agli altri bambini, divertirsi e giocare insieme, come se si conoscessero da tanto tempo, ci ha fatto inorgoglire.
Cosa vi siete portati a casa dall’esperienza allo Zecchino d’Oro?
Alessandro: È stata un’esperienza bellissima, noi bambini ci siamo legati tanto. Vivere dei momenti insieme ci ha uniti molto.
Francesco e Filomena: Lo Zecchino d’Oro è una storia di famiglie che si incontrano, legano e fanno rete. Abbiamo vissuto momenti di convivenza che rimarranno nel tempo. L’aria che si respira all’Antoniano è qualcosa di magico, è un esperienza formativa per tutti, grandi e piccoli. Durante la puntata ci siamo emozionati molto. Noi adulti pensiamo a chi ci guarda dall’altro lato della tv, mentre loro pensano a chi è vicino.
Alla fine di tutto, i bambini hanno vissuto un’esperienza di gruppo, la competizione non c’è mai stata tra loro; perché a quest’età, come in tutte del resto non ci sono né vinti ne vincitori. È la musica che vince!
Vogliamo ringraziare Flavio Careddu e Alessandro Visintainer per la loro grande umanità ed umiltà, per averci regalato un sogno e per aver reso felice il nostro piccolo Alessandro con la loro bellissima canzone .
Li abbiamo già invitati a Montescaglioso per trascorrere un po’ di tempo insieme e visitare la nostra bellissima terra e la nostra stupenda città. Vogliamo ringraziare anche tutti i nostri compaesani residenti e sparsi in tutto il mondo ed amici, ma anche tutta la gente che ci ha sostenuto dalla Basilicata. Siamo stati sommersi da chiamate,messaggi e tutto questo non lo dimenticheremo.
Grazie a tutti.
Cos’è per te il canto Alessandro?
Alessandro: cantare è la mia più grande passione , per me è tutto, è una cosa naturale. Mi diverto come quando vado in bicicletta o creo dei personaggi.
Parlami del “serpente balbuziente”. Di cosa parla e cosa pensi della canzone?
Alessandro: il serpente, protagonista di questa canzone, ha qualche piccolo problema quando deve parlare ,alcune volte si ferma, altre inciampa, soprattutto sulle parole difficili e complicate, ma capita a tutti quando si è un po’ emozionati, No? L’importante è cercare qualcosa che ci faccia sentire meglio, e nel caso del nostro serpente non può che essere la musica ! Quando canta dimentica ogni difficoltà e la paura di sbagliare improvvisamente svanisce .”La prima volta che ho ascoltato “il Serpente balbuziente” ho pensato che era molto bella ed adatta a me. Mi piace molto ed ha ritmo .
Francesco: e come se la canzone ti da soluzioni ed hai anche la responsabilità di promuoverla; non la canzone, stessa, ma il senso, quello che si vuole trasmettere. Penso che Alessandro e gli autori, hanno dato quello che dovevano, perché sentivano la propria canzone come motivo di miglioramento in certe situazioni . Se davvero ha emozionato le persone, allora vuol dire che è arrivato qualcosa, sono riusciti a fare quello che l’Antoniano aveva previsto.
Filomena: lo zecchino d’oro è stata un esperienza bellissima per Alessandro e per tutti i bambini, famiglie comprese. Porteremo sempre nel cuore la magia di questo posto incantato, dove i bambini imparano la gratitudine, condividono gioie, gioiscono per se e per gli altri e ci rendono orgogliosi, in quanto genitori, in questo percorso scelto insieme .
Cosa dicono i compagni di scuola e gli amici?
Alessandro: Mi dicono che sono stato bravissimo. Mi hanno accolto con un cartellone . È stato bello, non me l’aspettavo. Mi ha detto papà che tutti i miei compaesani hanno fatto il tifo per me da tutto il mondo e che ho unito tutti, sia chi vive a Montescaglioso, sia i tanti montesi che vivono in tante zone del mondo, si sono sentiti ulteriormente vicini al proprio paese d’origine con emozione e nostalgia.
Qual è la tua canzone preferita dello Zecchino d’Oro?
Alessandro: mi è piaciuta molto “Discopizza dj” del mio amichetto Davide che ho conosciuto a Bologna, lui è di Marina di Ginosa .
I nostri paesi sono vicini e ci siamo detti che ci vediamo al mare vicino casa sua “.
Francesco: Alessandro aveva un piccolo sogno nel cassetto e l’ha raggiunto. È un esempio per tutti coloro che vogliono realizzare i propri sogni. Insistere, a volte, non è sbagliato.
Cosa rimane dopo l’esperienza dello Zecchino d’Oro?
Ci auguriamo che questa esperienza continui. Il risultato di Alessandro è l’apice di una piramide fatta di esperienze; va bene dare il giusto valore alle cose, ma quello che c’è sotto è un intreccio di sentimenti ed esperienze che unite tra loro, hanno portato a momenti unici. Per noi, tutto quello che vorrà fare, sarà ben accetto. Per ora sappiamo che ama cantare e che ha voglia di imparare a suonare uno strumento. Al di là di tutto, al di là della parte visibile e del risultato di Alessandro, c’è l’esperienza fatta come famiglia, che è molto più grande e bella di ogni altra cosa.