Il dj producer Lorenzo Senni, originario di Cesena e residente da 11 anni a Milano, considerato un’icona degli anni 2000 della musica elettronica, ha presentato questa sera nel complesso Le Monacelle di Matera il lavoro realizzato in questa settimana sul belvedere di Murgia Timone per il progetto Stargate 2019. Il live di Matera precede la première il 6 luglio al festival Terraforma e la performance al Sonar di Barcellona sul palco SonarDôme di Red Bull in programma dal 18 al 20 luglio.
Stargate è il progetto parallelo, trance-wave, di Lorenzo Senni, che nel 2012 ha pubblicato l’ep “Hexplore Superfluidity” su etichetta Hundebiss. Un disco scintillante e al contempo sporco, una release di tre tracce ibride che suonano come Tetris in dormiveglia o musica trance in slow motion: gated-synth arpeggiati modulano con morbidezza verso pattern più acidi a dente di sega e si disintegrano infine in un’estasi di voci. La sua musica è un insieme stratificato di sonorità trance e psichedeliche, in un avvicendarsi di situazioni musicali caratterizzate da una forte tensione descrittiva e drammatica. Instancabile indagatore dei meccanismi e degli elementi che compongono la musica dance, Senni è uno studioso attento della Computer Music e dell’uso del laser nella performance di musica elettronica. Si è esibito in numerosi festival come Sonar, Mutek, Dekmantel, Club2Club, Spring Attitude e ha presentato il suo lavoro in diversi spazi espositivi, oltre ad aver fondato l’etichetta sperimentale Presto!?. Dal 17 al 23 giugno lo studio ospiterà un camp di scrittura e produzione per artisti internazionali coinvolgendo Pineapple Citi, Crashland and Kso.
Di seguito l’intervista rilasciata da Lorenzo Senni per SassiLive.
“Sono originario di Cesena e vivo a Milano da 11 anni. Sono specializzato in musica elettronica ma questa sera ho presentato Stargate, progetto per il quale ho fatto un Ep nel 2012. Grazie a Redubull e Terraforma lo abbiamo riproposto con una band e quindi con tutto il processo di reinterpretare le tracce di quel progetto musicale. Hanno suonato questa sera Francesco Fantini al basso ed elettronica, Andrea Ferro alla batteria, Fabio Gardini alla chitarra ed elettronica. Io sono un producer ma ho un background nelle band e quindi è per questo motivo che ho voluto creare questo progetto”.
Dopo le tappe al festival Terraforma sei atteso al Sonar di Barcellona: “Al Sonar ci sarò per la quinta volta ma sono affezionato e mi fa sempre piacere tornarci”.
Dal tuo punto di vista quale futuro per la musica elettronica in Italia? “Penso che ci sia futuro, ci sono dei bei spiragli di luce e io non mi lamento sinceramente”:
Manca però un festival importante come Sonar nel nostro Paese, per quale ragione? “Noi abbiamo dei bellissimi festival come Club2club e tanti altri ma Sonar è unico anche al mondo per qualità e dimensioni e non è semplice replicarlo in Italia. Secondo me si devono allineare delle stelle. Sonar è un festival illuminato di quattro direttori artistici che conosco, che hanno tenuto duro partendo 25 anni fa da un capannone e arrivando a quello che sono oggi. Ci vuole anche fortuna ma loro sono bravi”.
Gli artisti che ami particolarmente nel mondo della musica elettronica? “Io ho degli amici che spero possano continuare a crescere, Primitivart, Still, Francesco Fantini che collabora con me molto spesso, sono nomi da tenere d’occhio perchè stanno preparando cose fighe”.
Michele Capolupo
Stargate è un progetto promosso dalla Regione Basilicata con la collaborazione ed il contributo di una nota bevanda, nell’ambito della azione del Piano Spettacolo “Residenze Artistiche”. L’iniziativa vuole celebrare la musica, la cultura e le menti rivoluzionarie che ci lavorano e sostenere lo sviluppo e il perfezionamento delle competenze in ambito musicale dei ragazzi lucani attraverso concerti, incontri tra artisti, laboratori di formazione musicale e sessioni di registrazioni in studio. Definito un programma originale, delineato in base all’esigenza di rendere virtuoso il percorso di perfezionamento musicale dei giovani talenti della regione, cammino già tracciato da questo Ufficio con altri progetti, quale – ad esempio – quello realizzato in collaborazione con la scuola CET di Mogol. E’ quanto ha dichiarato la dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali, Turistici e cooperazione internazionale della Regione Basilicata, Patrizia Minardi, nella presentazione della nuova iniziativa –- che prevede l’utilizzo di uno studio di registrazione mobile, d’avanguardia e di altissimo livello, programma che registra anche il patrocinio del Comune di Matera. Uno strumento multifunzionale grazie al quale si possono creare progetti culturali e format originali sia audio che video, ma anche capacità di coniugare modelli di sviluppo a ridotto impatto ambientale realizzati all’interno di aree protette come il Parco delle Murgia Materana, temi che risultano essere gli elementi cardine dell’azione progettuale portata a termine. Con l’iniziativa diamo corso difatti a quell’idea di economia basata sulle competenze artistiche, impiegando professionalità locali, proponendole all’attenzione di un palcoscenico internazionale. Si strutturano – in questo modo – ha proseguito – modelli di sviluppo sostenibile, in grado di coniugare rispetto per il patrimonio materiale ed immateriale, possibilità di creare competenze professionali di sistema, ed in maniera particolare nuove figure richieste nel mercato della creatività. Lo Studio fa parte di un network composto da 11 studi di registrazione presenti ad Amsterdam, Auckland, Città del Capo, Berlino, Los Angeles, Londra, New York, Parigi, San Paolo, Tokyo. Dal 27 maggio al 2 giugno le attività sono state aperte dall’Open Sound Recording Session, una settimana di full immersion in studio che anticipa l’Open Sound Festival. In questa recording session si sono incontrati i suoni ancestrali della Basilicata interpretati da Agotrance, ensemble di cupa cupa capitanata da Agostino Cortese, i suoni acustici contemporanei del pianoforte di Dario Faini, in arte Dardust, i suoni elettronici del produttore e compositore siciliano go-Dratta (Gaetano Dragotta), i suoni elettro-acustici di Mantra Groove Station e quelli millenari delle zampogne di Alberico Larato. Il tutto con la regia artistica di Alioscia Bisceglia (Casino Royale). All’interno della settimana è stata registrata, per un successivo rilascio con licenza copyleft, una versione editata della session che diventerà una vera e propria traccia permanente di questo lavoro. Open Sound Festival lancia una sfida: ricodificare suoni antichi di millenni in chiave elettronica per creare nuove visioni sonore, alla ricerca di un sound nu-lucano, partendo dai concetti di “futuro remoto” e musica come bene comune: tutti i suoni della library sono frutto delle residenze artistiche del Guest Director del festival Yuval Avital, e sono generati con strumenti autocostruiti, open source, non proprietari, corali, collettivi, messi a disposizione per artisti di tutto il mondo. Lanciata a Milano durante l’Open Sound Session – Design Week, la call internazionale per producer e djs è aperta dal 9 aprile e verrà prolungata fino al 26 giugno 2019. Dal 3 al 9 giugno Lorenzo Senni, icona anni ’10 della musica elettronica, è salito a bordo dello studio per lavorare al progetto Stargate, presentato questa sera nel complesso Le Monacelle.
La fotogallery del live per il progetto Stargate (foto www.SassiLive.it)