Per la sezione “I grandi del jazz” di Gezziamoci questa sera nella sala conferenze di Palazzo Bernardini a Matera è stato presentato “Luca Flores. Quanto lontano puoi volare? La vita e la musica di un grande pianista a 30 anni dalla sua scomparsa”, a cura di Pasquale Mega. E’ stata proposta al pubblico una accattivante e struggente monografia sulla storia umana e artistica del musicista, a 30 anni dalla sua prematura scomparsa. Il ritratto di Flores, un racconto per immagini, brani musicali e letture, era stato già illustrato da Mega a Matera il 5 marzo 2023, sempre nell’ambito del Gezziamoci. Ma quello di stasera ha offerto connotati diversi dall’originale. “Le mie monografie non sono mai in fotocopia. Non sono mai appagato del lavoro di ogni versione e per questo mi piace anche rivoluzionarle, arricchendole di contenuti nuovi, cogliendo sfumature non sufficientemente esplorate in precedenza e lasciandomi guidare dall’impatto che hanno sul pubblico”, spiega il pianista. Lo studio su Flores rientra in un lavoro di divulgazione che Mega svolge da 12 anni e che lo impegna anche nelle scuole. Al centro ci sono il jazz e i suoi più grandi interpreti, da Chet Baker a Michel Petrucciani, da John Coltrane a Miles Davis, da Charles Mingus a Massimo Urbani, da Thelonious Monk a Jaco Pastorius, e molti altri. Filo conduttore di questo itinerario, racchiuso in un progetto multimediale che comprende la proiezione di foto e filmati, l’ascolto di brani che hanno caratterizzato la poetica musicale di questi maestri e letture, è appunto la storia artistica, ma soprattutto la vita, spesso problematica e drammatica, di icone del jazz.
Il lavoro restituisce al pubblico un profilo di Flores, pianista di origini palermitane quasi sconosciuto ai più, che Mega filtra attraverso la sua sensibilità per farci conoscere tante sfaccettature del percorso di un artista che ha lasciato “un segno importantissimo nel pianismo italiano” ed anche europeo. Si tolse la vita il 29 marzo 1995 nella sua casa di Montevarchi, non ancora quarantenne. Gli fu dedicato un film, “Piano Solo” di Luca Milani, con Kim Rossi Stuart e Jasmine Trinca, e un libro, “Il disco del mondo”, di Walter Veltroni, entrambi postumi, a dimostrazione che la sua vicenda umana e artistica, condensata quest’ultima in dieci anni di intensa e folgorante attività, sublimata fra l’altro in un solido e armonico rapporto con Chet Baker, avevano lasciato una traccia indelebile. “Eppure molti non sanno nemmeno chi sia o lo hanno scoperto quando già era morto. La sua musica si fonde con la sua vita o potremmo dire anche il contrario. Quando l’ho riletta e sono entrato nelle sue pieghe ne ho ricavato una storia umana che mi si è appiccicata come una colla”, precisa Mega, evitando di entrare troppo nei particolari per non privare il pubblico delle emozioni riservate dalla sua monografia. Del resto lui sa che molti dei suoi racconti multimediali si concludono in modo commovente, rendendo inevitabile l’uso di un fazzoletto.
L’Onyx Jazz Club, una delle più longeve associazioni sulla scena culturale materana ed iscritta all’Albo delle Associazioni culturali della Regione Basilicata dal 1988, festeggia nel 2025 quarant’anni di attività. Fondata da quattro amici uniti dalla passione del jazz, il suo nome trae origine dall’insegna di uno storico locale jazz di New York, che aprì nel 1927 al 35 West della 52ª Street della City. L’Onyx si connota per un originale percorso che l’ha portata a sviluppare tre principali linee di azione: la programmazione di concerti, la formazione e la valorizzazione dei talenti locali, la produzione di dischi.
Il Gezziamoci è la creatura più prolifica dell’Onyx. Il Jazz Festival della Basilicata coniuga i concerti agli obiettivi della ricerca di nuove espressioni musicali, ma anche della valorizzazione del territorio e della scoperta dei luoghi più suggestivi di Matera e della Basilicata. Fin dalle sue prime edizioni ha ospitato giovani emergenti e musicisti affermati, da Bruno Tommaso a Ettore Fioravanti, da Gianluigi Trovesi a Massimo Urbani, da Paolo Fresu a Roberto Ottaviano, che avrebbero fatto la storia del jazz italiano. Tra le star internazionali Steve Lacy, Richard Galliano, Carl Palmer, gli Oregon, Javier Girotto, Daniel Karlsson. Il Gezziamoci aderisce a “Jazz takes the green” la prima rete italiana dei festival jazz ecosostenibili.
Onyx Libro è il settore più giovane dell’Onyx Jazz Club. Nato nel 2017, dal novembre dello stesso anno è Presidio del Libro di Matera. Promuove la lettura come piacere, capace di moltiplicare la curiosità verso il mondo e le sue innumerevoli storie, di sollecitare l’attenzione per l’altro e di consentire l’organizzazione, la realizzazione e la comunicazione di progetti e azioni sociali. Nello specifico Onyx Libro rivolge una particolare attenzione al rapporto tra musica e libro favorendo lo scambio tra le due forme espressive attraverso attività laboratoriali, letture condivise e altri eventi.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)