Matera Film Festival 2020, svelati i premi che saranno assegnati nella cerimonia al cinema Guerrieri in programma dal 24 al 27 settembre 2020 tra cinema Guerrieri e Casa Cava. Ai premiati è stato assegnata la balena, simbolo del Matera Film Festival nella riproduzione ideata e realizzata dall’artista materano Tommaso Schiuma.
La giuria del concorso Internazionale Lungometraggi e Cortometraggi (MFF LONG, MFF SHORT), presieduta dai registi Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana e composta dalla docente di Storia del cinema Manuela Gieri, dalla scrittrice e sceneggiatrice Mariolina Venezia, dalla produttrice Elisabetta Olmi, dal regista Fabrizio Cattani, dal fumettista Giuseppe Palumbo, dall’attrice Sara Ricci, e la giuria del concorso Internazionale Documentari (MFF DOC), presieduta dal regista Francesco Cabras e composta dalla delegata di produzione Giulia Campagna, dalla vice-presidente Doc.it Adele Dell’Erario, dal direttore della fotografia Gianni Cigna assegnano i
seguenti premi:
Premio miglior film a: ROSA PIETRA STELLA di Marcello Sannino (Italia)
Con la seguente motivazione: Per la rilevanza della tematica affrontata, risolta in una struttura coerente che, in maniera non banale, racconta una storia di sopravvivenza tutta al femminile. La regia misurata, mai invasiva, è accompagnata da un’interpretazione sincera ed emozionante.
Premio per la miglior attrice a: IVANA LOTITO, per il film Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino (Italia)
Premio per il Miglior attore a:FRANCO NERO per il film Havana Kyrie di Paolo Consorti (Italia/Cuba/USA)
Premio miglior attore esordiente a: PIERLUIGI GIGANTE per il film Mors tua vita mea di Salvatore Metastasio
(Italia)
Premio miglior esordio alla regia a: ROBERTO DE FEO per il film The Nest (Italia)
Miglior attrice esordiente: CHIARA TASCIONE per il cortometraggio “Cuore italiano” (Italia)
Premio miglior cortometraggio a: SLAUGHTER di Saman Hosseinpour e Ako Zandkarimi (Iran)
Con la seguente motivazione: Una favola amara e ironica, di ispirazione neorealista, che mette in scena la miseria dell’umanità e l’umanità dellamiseria. Nel finale il regista supera l’urgenza della prosa e arriva a sfiorare, con uno struggente finale aperto, la poesia.
Menzione speciale cortometraggi a: MALAKOUT di Farnoosh Abedi
Con la seguente motivazione: Un pregevole esempio di cinema di animazione, che magistralmente crea un’ibridazione di linguaggi, di generi e di temi: l’horror, il noir e il mélo sono i veicoli di una narrazione in cui si incontrano arte e vita, finzione e realtà, eros e thanatos.
Premio Miglior documentario a: SAMIRA’S DREAM di Nino Tropiano (Italia, Svizzera, Irlanda)
Con la seguente motivazione: Per la costante e discreta capacità di osservazione durata sette anni, per la passione produttiva e narrativa, per il gusto di un racconto scevro da sensazionalismi ed estetismi. ‘Samira’s Dream’ ritrae una storia apparentemente lontana senza mai scivolare nelle trappole dell’esotismo. “Ci vuole coraggio per essere felici” diceva Karen Blixen, lo stesso coraggio e dedizione che serve a fare un documentario come questo.
Menzione speciale documentari a: HOWLING di Parsa Bozorgani (Iran)
Con la seguente motivazione: Un lavoro che riesce a fondere il clima narrativo del documentario d’inchiesta con la videoarte attraverso un
linguaggio personale e perentorio. In un brevissimo arco temporale ‘Howling’ inventa un’atmosfera tesa, surreale e raggelante con la sola forza delle idee e della libertà espressiva trasversale dell’autore.
Ai vincitori delle tre sezioni competitive saranno assegnati 5 mila euro (MFF LONG), 3 mila euro (MFF DOC) e 2 mila euro (MFF SHORT) in servizi messi a disposizione da Camera Service Group, la società di noleggio service e
produzione digitale.
La fotogallery della cerimonia di premiazione del Matera Film Festival 2020 (foto www.SassiLive.it)
Dopo la chiusura della prima edizione del Matera Film Festival 2020 con la consegna dei premi, domenica 27 settembre, debutterà il Matera Film Festival-Off: tanti eventi culturali che ci accompagneranno verso la prossima edizione.
A tenere a battesimo il progetto tre eventi dall’alto valore socioeconomico e culturale. Al mattino i cavalieri dell’Ordine della Stella italiana, Maurizio Mastrangelo e Marco Giannantonio, presenteranno il documentario “E’ come stare a casa” di Pippo Venditti e Luciano Barletta che racconta come il loro sogno imprenditoriale sia diventato realtà in Irlanda.
Al pomeriggio due selezioni speciali, una a cura di “CIRCE – Common Initiatives To Promote Cinema Across Italy-Albania-Montenegro”, progetto europeo che intende rilanciare il sistema produttivo audiovisivo di Albania e Montenegro attraverso una partnership con le regioni Molise e Puglia; l’altra realizzata da Premier Film, che direttamente dalla settimana della critica di Venezia propone “Zombie” di Giorgio Diritti e “Penelopes” di Ludovico Cantisani, opera arricchita dalla fotografia del maestro Luciano Tovoli, storico collaboratore di Michelangelo Antonioni e Dario Argento, che dialogherà con il pubblico presente.
Il culmine della giornata “OFF” si raggiungerà la sera grazie alla casa di distribuzione Lucky Red, che condividendo lo spirito di animazione comunitaria del progetto, ha deciso di omaggiare il Matera Film Festival-Off con la pellicola “Il meglio deve ancora venire”, dramedy francese d’essai uscito il 17 settembre e prima visione assoluta in Basilicata.
27 settembre 2020
SPECIALE CORTI l’importanza del linguaggio breve nella produzione audiovisiva
h 11.30 È COME STARE A CASA (39′) – di P. Venditti e L. Barletta – Irlanda
incontro con Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo a seguire
-GAIA (8′) di G. Vanzan, M.V. Bellieni – Italia 2020
– THE FIELD OF MIRACLES (9′) di M. Bizzi – Italia 2019
– LUIGI DI GIANNI: SOUL OF THE SOUTH (12′) di Jeannine Guiyard
h 16.00
-ROBERT VIGNOLA, DA TRIVIGNO AD HOLLYWOOD (32′) di G. Muscio -S. Lorusso -Italia 2018
SELEZIONE CIRCE “Common Initiatives to pRomote CinEma across Italy-Albania-Montenegro”
Il progetto progetto CIRCE di cui è capofila la Fondazione Apulia Film Commission , coinvolge, in qualità di partner il Centro nazionale di Cinematografia dell’Albania, il Film Centre of Montenegro e la Regione Molise. Inoltre, sono partner associati il Ministero della Cultura dell’Albania, il Ministero della Cultura del Montenegro e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Generale Cinema (MIBACT). L’obiettivo principale del progetto è quello di migliorare le condizioni per la crescita delle industrie culturali e creative del settore audiovisivo per favorire la valorizzazione del patrimonio culturale, attuando iniziative transfrontaliere in grado di stabilire una connessione importante tra regioni partecipanti e attori chiave nella realizzazione di nuove produzioni creative.
A seguire
THE GIFT (11′) di L. Sisti USA 2020
I film in selezione:
– THE SWEET DEALER di Jonid Jorgji – Albania 2020
– OMONIMIA (12′) di Mentore Selmani – Albania 2020
– THE GOOD MAN di Ergys Meta – Albania 2020
– RITORNO A CASA (17′) di A. De Gregorio M. Marano – Italia 2020
– BROKEN BRIDGES (13′) di Benard Laze – Albania 2019
– COSTA MORENA (14′) di Livio Marsico Italia 2020
A seguire
SELEZIONE PREMIERE FILM
Direttamente dalla settimana della critica di Venezia ’77 una selezione by Premiere Film distribuzione società specializzata nella distribuzione di cortometraggi
– ACCAMÒRA (IN QUESTO MOMENTO) (11′) di Emanuela Muzzupappa, 2020 Italia
– ADAM(15′) di Pietro Pinto, 2020 Italia
– “ZOMBIE” (13′) di Giorgio Diritti, 2020 Italia
-“PENELOPES” (17′) di Ludovico Cantisani, e presentato dal regista e maestro Luciano Tovoli
Luciano Tovoli si è diplomato nel 1958 al Centro Sperimentale di Cinematografia. È entrato come assistente tuttofare nella troupe di Banditi a Orgosolo (1961) di Vittorio De Seta.ha esordito come direttore della fotografia in Come l’amore (1968) di Enzo Muzii. Negli anni Settanta è stato un protagonista del rinnovamento dei canoni luministici del cinema italiano, importando nei film realizzati in studio il gusto per l’autenticità della fotografia di reportage. Occasionalmente regista, è stato fra i primi a incarnare in Italia un modello ‘colto’ di direttore della fotografia. Ha vinto due Nastri d’argento, nel 1976 per Professione: reporter (1975) di Michelangelo Antonioni e nel 1989 per Splendor (1989) di Ettore Scola, e un David di Donatello, per Il viaggio di capitan Fracassa (1990), sempre di Ettore Scola. Il suo ruolo di interprete di valori figurativi vicini a quelli della Nouvelle Vague si ritrova in film a colori anticonvenzionali come I tulipani di Haarlem (1970) e Pane e cioccolata (1974) di Franco Brusati. Come regista aveva già fatto esperienze con documentari (Le voyage, 1970; Cameroun regard, 1973) e spot pubblicitari, e nel 1983 esordì nel campo del cinema a soggetto con il film franco-italiano Le général de l’armée morte (L’armata ritorna), dal romanzo di I. Kadaré Gjenerali i ushtrisë së vdekur, di cui fu anche sceneggiatore. In seguito Tovoli si è indirizzato verso la Francia e ha lavorato per Christian de Chalonge, Georges Lautner, Édouard Molinaro, Francis Veber, Pialat (Police, 1985). Ha poi stretto in Italia un sodalizio artistico con Scola, che gli ha affidato la fotografia di film di taglio realista, Splendor, Che ora è? (1989), Mario, Maria e Mario (1993), ma anche quella del kolossal di impronta teatrale come Il viaggio di capitan Fracassa. Grazie a Barbet Schroeder, per il quale tra il 1990 e il 2002 ha fotografato sei film, Tovoli è approdato al cinema americano lavorando per titoli come il thriller Single white female (1992; Inserzione pericolosa). Ha collaborato ancora con Dino Risi, Peter Fleischman, Dario Argento, Nanni Moretti, Andrej Tarkovskij, Luigi Comencini e Jacques Deray.
– “WHERE THE LEAVES FALL” (16′) di Xin Alessandro Zheng, 2020 Italia
A seguire dibattito con alcuni autori produttori e distributori dei film presentati.
h. 19.15 IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE (117′), di A. de La Patallière, M. Delaporte – Francia 2019
Con Fabrice Luchini, Patrick Bruel, Zineb Triki, Pascale Arbillot, Marie Narbonne, Jean-Marie Winling, André Marcon, Thierry Godard
Un inno all’amicizia che diverte e commuove. Fabrice Luchini e Patrick Bruel sono due grandi amici di vecchia data, dai caratteri decisamente diversi. A seguito di un colossale malinteso entrambi si convincono che l’altro abbia una grave malattia: decidono così di riprendersi il tempo perduto e godersi insieme i giorni che verranno, tra i ricordi del passato e nuove avventure che lasceranno un segno profondo.