Una notte magica per ricordare un grande artista italiano, Lucio Dalla. L’evento si chiama “Lucio, Dalla sua parola” ed è stato allestito in una delle piazze più belle della città di Matera, quella di San Giovanni. Un progetto che non è solo un omaggio a un grande artista scomparso ma che intende tramandare il ricordo del suo pensiero evocato dalle sue stesse parole. Dalla sua stessa filosofia. Dalla sua stessa vita.
La performance musicale è preceduta da una conversazione tra l’attrice Emanuela Tittocchia e il materano Nicola D’Imperio, già gastroenterologo all’ospedale Bellaria di Bologna, città in cui ha avuto la fortuna di conoscere e apprezzare sin dagli anni ottanta nomerosi esponenti della musica emiliana come Gianni Morandi, Ron, Pavarotti e appunto Lucio Dalla. L’amicizia tra il cantautore bolognese e il medico materano è nata ina occasione di una visita richiesta proprio da Lucio Dalla a Nicola D’Imperio per dare un’occhiata al suo stomaco. Dalla ci teneva tantissimo alla sua salute e con Nicola D’Imperio il feeling è scattato nel giro di pochi minuti. Il medico lo invitava spesso a suonare in occasione di convegni di gastroenterologia promossi a Bologna e Lucio Dalla lo invitava a trascorrere qualche ora nella sua casa di duemila metri quadrati ubicata in via D’Azeglio 15, in un’area pedonale del centro storico bolognese. In proposito non tutti sanno che sul campanello della sua abitazion Lucio Dalla aveva fatto inserire una targhetta in cui si poteva leggere il suo pseudonimo, Domenico Sputo. Nella sua casa, piena zeppa di opere d’arte, non poteva passare inosservato il suo merlo indiano, Pippo, che fischiava Caruso da mattina a sera. Simpatico l’aneddoto del PalaMalaguti quando Dalla invitò D’Imperio a seguire uno dei suoi concerti. A lui aveva riservato un posto in prima fila e mentre lo occupava si accorse che al suo fianco c’era una sedia vuota. All’improvviso arrivò un signore con il volto coperto e un cappotto che si accomodava e fingeva di addormentarsi. Poi la musica lo svegliò e Lucio Dalla si alzò per raggiungere il palco. Dopo lo spettacolo il cantautore chiese un parere sulla scelta di cominciare in modo alternativo il concerto e scherzando D’Imperio gli fece notare che era stata una grande cazzata. Sempre con simpatia Dalla lo mandò a quel paese. Il 4 febbraio 2012 Lucio Dalla arrivava per la prima volta a Matera in occasione della presentazione del libro di Nicola D’Imperio “La Lucania a piedi”. Un mese dopo arrivava dalla Svizzera la triste notizia della sua morte, una notizia incredibile ma purtroppo vera. Lucio era volato in cielo e Nicola D’Imperio dopo averlo salutato alla Certosa, il cimitero di Bologna, ricorda con piacere una delle ultime battute di Lucio Dalla, scaturite dalla lettura del suo libro dedicato alla Lucania. Lucio Dalla era stato molto colpito dalla figura del Monacello, il folletto dispettoso della nostra terra. Dalla confessò a D’Imperio di sentirsi un monacello piuttosto che un re burlone…E dopo le parole spazio alla musica con il live pianoforte e voce di Pascal Basile, che ha selezionato una serie di brani di Lucio Dalla che non hanno scalato le classifiche di vendita ma che diventano delle pietre miliari per apprezzare fino in fondo l’animo del grande cantautore bolognese.
Canzoni come “Milano”, “L’altra parte del mondo”, “Tango”, “Mambo”, “Il Parco della luna” sono intervallate e fuse in una naturale armonia con la voce di Lucio che racconta e si racconta attraverso il suo pensiero, sempre lucido e disarmante, che lo ha accompagnato lungo tutta la vita.
Un evento speciale che Matera ha promosso anche per sostenere la candidatura della città dei Sassi a capitale europea della cultura nel 2019. Un sostegno che non avrebbe fatto mancare Lucio Dalla, già testimonial in occasione del suo gradito ritorno a Matera nel 2012.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento “Lucio, Dalla sua parola” (foto www.SassiLive.it)