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Si aprirà con una lettura integrale del Manifesto di Ventotene “Per un’Europa libera e unita” scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi la seconda edizione di “Materadio”, la Festa di Rai Radio3.
Venerdì 21 settembre 3023 alle ore 12, nella tensostruttura della Commissione europea allestita in Piazza Vittorio Veneto come porta di accesso verso i luoghi della manifestazione (via San Biagio, piazza San Giovanni, Casa Cava, piazza San Pietro Barisano) si terrà una lettura collettiva fatta da rappresentanti istituzionali e cittadini del manifesto che rappresenta uno dei documenti fondamentali per la nascita dell’Europa.
“In un momento in cui – spiega Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019 – si avverte forte la necessità di riflettere sull’Europa non solo a causa della crisi economica, ma anche e soprattutto nella prospettiva di un futuro collettivo che può trovare nella cultura una radice unitaria, tale lettura è sicuramente il miglior inizio per una manifestazione che ospita quattro nazioni, quattro città, quattro radio provenienti dai punti cardinali dell’Europa e si riunisce a Matera e in Basilicata”.
Tutta la cittadinanza è invitata a leggere il manifesto prenotandosi entro le ore 18 di domani, giovedì 20 settembre, all’indirizzo mail segreteria@matera-basilicata2019.it .
Al via Materadio Europa, la festa di Rai Radio3. Dal 21 al 23 settembre a Matera e in altri quattro centri della Basilicata.
Matera (Italia) e Sofia (Bulgaria), città candidate a Capitale europea della Cultura nel 2019, Marsiglia (Francia), Capitale europea della cultura 2013, Turku (Finlandia), capitale europea della cultura 2011, Guimaraes (Portogallo), capitale europea della Cultura 2012 saranno le protagoniste della seconda edizione di Materadio, la festa di Rai Radio3 che si terrà a Matera e in altri centri della Basilicata dal 21 al 23 settembre. Dopo aver raccontato nel 2011 la città, il territorio, le straordinarie risorse culturali, la sua gente, quest’anno Materadio volgerà il suo sguardo originale e profondo all’Europa e al complicato contesto economico e culturale in cui si trova oggi immersa. In questo modo si intende riallacciare i fili della storia e dell’attualità con le vicende di Matera e della Basilicata e disegnare nuove prospettive e opportunità in vista della candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019.
Attraverso la presenza di autorevoli testimoni, intellettuali, artisti con Materadio si vuole comprendere meglio cosa significhi oggi ritrovarsi al centro del Mediterraneo e al Sud dell’Europa. E al contempo far conoscere quali linguaggi creativi si siano stratificati nelle rughe scolpite sui muri dei Sassi e del Parco della Murgia materana, dal 1993 patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, della Casa Cava, del Piano seicentesco. Ma anche nella storia dell’intera Basilicata.
Il quartier generale sarà ancora una volta Matera che con i suoi villaggi neolitici e gli antichi rioni di tufo ancora oggi racconta al mondo la storia dell’uomo, da oltre dieci mila anni sempre presente su questo territorio. Ma l’attività sarà estesa agli altri quattro centri lucani della creatività che hanno preso forma e vita grazie al programma “Visioni urbane” della Regione Basilicata. Infatti, la programmazione artistica si svolgerà in contemporanea anche a Pisticci, San Paolo Albanese, Rionero in Vulture, Tito dove si esibiranno gli artisti di quattro città europee: Guimaraes, Marsiglia, Sofia e Turku.
Nord, Sud, Est e Ovest del vecchio continente si intrecceranno in un felice rapporto di scambio e di esperienze con le realtà locali, secondo lo spirito che l’Unione Europea cerca di infondere ad ogni sua azione. In questo percorso saranno coinvolte anche le radio delle rispettive nazioni per allargare la conoscenza, le riflessioni per una nuova idea di futuro, di cultura e di Europa.
Ecco alcuni degli ospiti che saranno presenti a Materadio Europa:
Valerio Corzani, Peppe Voltarelli , Raul Colosimo, Marino Sinibaldi, Concita De Gregorio, Krikka Reggae, Mirko Guerrini, Mirio Cosottini, Massimiliano Virgilio, Punta Corsara (la compagnia di teatro di Scampia), Carlo Andrea Bollino, Alfonso Desiderio, Lucio Battistotti, Evgeny Utkin, Michele dall’Ongaro, Tetraktis Percussioni, Teresa Salgueiro, Aldo Brizzi, Daniele Sepe & Rote Jazz Fraktion, Gilles Desplanques, Dario Carmentano, Dj Devasto, Dj Keng, Arthur Green, Ulderico Pesce, Maria Letizia Gorga, gruppi folk del Pollino, L’Albero di Melfi, David Walters, Dupain, Dj Oil, Manuel D’Oliveira, Soloists Chamber Orchestra, “John-Eleanor”, Annamaria Giordano, Gianni Pittella, Salvatore Adduce, Karl Hoffmann, Marcelle Padovani, Loredana Paolicelli – Beatriz Fornabaio, Quartetto Bernini, Luciano Canfora, Oscar Del Barba, Teatro delle Albe, Andrea Borgnino, Emilio Dalmonte, Giuseppe Massaro, Luca Telese, Alessandro Laterza, Enrico Bivio, Pino Saulo, Sandro Satta, Antonello Salis, Orchestra di Piazza Vittorio, Orchestra da Camera di Matera, Giovanni Sollima, Michele Suozzo, Enrico Stinchelli, Cinzia Forte, Marco Scolastra.
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Dichiarazione di Salvatore Adduce, Sindaco di Matera e presidente del comitato Matera 2019
Bentornata Radio3. Matera è pronta ad accogliere la seconda edizione di Materadio. Dopo aver raccontato la città, il territorio, le sue straordinarie risorse culturali, la sua gente quest’anno Rai Radio3 volgerà il suo sguardo originale e profondo all’Europa e al complicato contesto in cui è completamente immersa per riallacciare i fili della storia e dell’attualità con Matera e la Basilicata e per disegnare nuove prospettive e opportunità anche in vista della candidatura a capitale europea della Cultura 2019.
Attraverso la presenza di autorevoli testimoni, intellettuali, artisti vogliamo comprendere meglio cosa significa oggi ritrovarsi al centro del Mediterraneo e al Sud dell’Europa. E al contempo vogliamo, ancora una volta, far conoscere quali linguaggi creativi si siano stratificati nelle rughe scolpite sui muri dei Sassi, della Casa Cava, del Parco della Murgia e del Piano seicentesco. Ma anche nella storia dell’intera Basilicata.
Ecco perché Materadio, in questa edizione, si apre a tutto il territorio regionale. Il quartier generale sarà ancora una volta alla casa Cava, in piazza San Pietro Barisano e, quest’anno, in piazza San Giovanni. Ma l’attività sarà estesa agli altri quattro centri lucani che hanno preso vita grazie al programma “Visioni urbane” della Regione Basilicata. In particolare, grazie a un incrocio magico, la programmazione artistica si svolgerà in contemporanea anche a Pisticci, San Paolo Albanese, Rionero in Vulture, Tito con la presenza di quattro nazioni europee ospiti: Finlandia, con Turku, capitale europea della cultura 2011; Portogallo, con Guimaraes, capitale europea della cultura 2012; Francia, con Marsiglia, capitale europea della cultura 2013; Bulgaria, con Sofia, una delle città candidate all’anno 2019. Nord, Sud, Est e Ovest si intrecceranno in un felice rapporto di scambio e di esperienze. In questo percorso saranno coinvolte anche le radio delle rispettive città per allargare la conoscenza, le riflessioni sulla nostra idea di futuro, di cultura e di Europa.
Ma Materadio resta anche e soprattutto una festa di idee e di creatività a cui parteciperanno artisti di fama internazionale.
A loro, agli amici di Rai Radio3 e a tutto il suo pubblico affezionato che anche quest’anno giungerà numeroso nella nostra città per seguire in diretta programmi ed eventi va il più caloroso benvenuto della nostra città augurando a tutti un piacevole soggiorno e tanti momenti felici da ricordare.
Dichiarazione del Presidente della Regione Basilicata, De Filippo
“Così esportiamo una città sintesi di culture”
“Le contaminazioni culturali grazie ai ponti creati con altre città europee e la visibilità offerta dai Rairadio3 arricchiranno il nostro territorio”.
“Il rapporto per rompere l’isolamento di un territorio, oggi, si è invertito rispetto agli anni in cui Levi fu al confino in Basilicata: oggi conta un po’ di meno chi si riesce a portare in regione rispetto a quanto conta portare la regione al di fuori dei suoi confini. In quest’ottica dobbiamo inquadrare l’esperienza di Materadio che, grazie all’impegno di istituzioni locali e Rairadio3, ha dato frutti lo scorso anno e ne darà sicuramente questo”. E’ il commento all’iniziativa del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo.
“E’ questa visione – ha spiegato De Filippo – che ha portato la Regione Basilicata ad essere in prima fila per realizzare questa iniziativa e lo ha fatto coinvolgendo, intorno a Matera, tutta la Regione con iniziative che creano “contaminazioni culturali” in più punti del nostro territorio con ponti ideali in altre città europee. Ed è la stessa visione alla base della candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura per il 2019 – ha concluso De Filippo – una città che rappresenta un’eccellenza a livello mondiale ma che ancor prima è sintesi e crocevia di culture in Europa e in quell’ambito particolare e al tempo stesso ancor più vasto che è il Mediterraneo. Una realtà confrontandosi con la quale e, ancor più, visitando la quale, è facile stupirsi e al tempo stesso riconoscersi”.
Dichiarazione di Giampiero Perri, Direttore generale Azienda di promozione territoriale della Basilicata
Quando un evento importante come Materadio arriva alla sua seconda edizione vuol dire che tutti i partner coinvolti hanno accettato una sfida diversa, coinvolgente e la cui finalità questa volta è una posta in gioco storica.
Finalità di tutta una regione che, senza dubbio, opera affinchè Matera diventi capitale della Cultura per il 2019 e Materadio si consolida proprio come appuntamento che tende a rafforzare questo obiettivo.
La collaborazione con un media autorevole come RadioTre è dunque la testimonianza che la forza delle iniziative è tanto maggiore quanto più efficace è la loro comunicazione e la capacità di raggiungere il più ampio numero di persone.
Ma attraverso Materadio, quest’anno Matera compie un ulteriore passo in avanti in virtù del coinvolgimento del territorio, che rappresenta una novità da non sottovalutare rispetto alla scorsa edizione.
Un messaggio chiaro anche a noi stessi, che condividiamo e operiamo affinché Matera possa beneficiare di un’intera rete di eccellenze regionali, attestando sempre più marcatamente l’identità di una vera capitale regionale, non come eccellenza a sè stante ma punto di riferimento di tutta la cultura e il turismo lucano.
Dichiarazione di Marino Sinibaldi, Direttore di Radio3
L’Europa (e dunque anche l’Italia) vista da qui: c’è un filo rosso nelle voci, gli ospiti, i suoni di questa seconda edizione di Materadio. È il tentativo di trovare un punto di vista diverso per guardare spazi e problemi del nostro tempo. Con la particolarità di provare a farlo dal cuore di un luogo assolutamente unico come i Sassi e le piazze di Matera, città peculiare ovviamente per la sua storia ma originale anche nella sua tensione contemporanea verso una dimensione diversa, che fa della cultura l’asse di una nuova avventura urbana. E dunque non può che guardare all’Europa, l’ambito nel quale oggi si ridefiniscono tutte le nostre contraddizioni e le nostre qualità. E l’Europa emergerà in maniera più o meno chiara in tutti gli appuntamenti di questa nostra seconda festa.
Spero che quel filo conduttore appaia evidente negli eventi musicali e teatrali come nelle occasioni di dibattito e di incontro con intellettuali, storici, giornalisti, imprenditori. Del resto se di tradizione si può già parlare alla seconda edizione di un festa come questa di Matera e di Radio3, il calendario le dona una connotazione particolare che il nostro pubblico ci è già sembrato in grado di raccogliere. Come stessimo alla vigilia di un nuovo anno, quello nel quale l’Europa deve definitivamente affrontare le promesse e le speranze che ha generato.
Dichiarazione di Paolo Verri, direttore comitato Matera 2019
Allargare l’impronta. Fare dell’Europa la nostra casa. Dare casa alle più diverse espressioni culturali del nostro continente. Queste le tre sfide con cui si è rilanciato il successo della prima edizione di Materadio 2011, coinvolgendo quest’anno non solo la città di Matera ma tutto il territorio regionale e facendolo diventare luogo di confronto di opinioni, idee, suoni, immagini.
Non solo Matera dunque, ma anche da nord a sud, Rionero in Vulture, Tito, Pisticci, San Paolo Albanese. Comuni piccoli, poco noti fuori dai confini regionali, dove pulsano talenti che vogliono confrontarsi con il resto d’Europa e del mondo, e lo fanno di solito grazie ai libri, al cinema, al web. Ma grazie a Materadio 2012 questa contaminazione diventa concreta e porta in queste quattro comunità la Finlandia, il Portogallo, la Francia, la Bulgaria, attraendo artisti e organizzatori culturali che hanno gestito capitali europee della cultura, o si stanno candidando (è il caso di Sofia, la capitale bulgara) proprio come noi.
Fonte di ispirazione, l’immagine guida di Giuseppe Penone, stampata su tutti i materiali della manifestazione, un’immagine che è insieme sezione circolare di un albero millenario e impronta digitale e fisica di un uomo che è tutti gli uomini. Questo tema dell’essere insieme singoli e collettivi è tema oggi fondamentale.
Matera si candida a capitale europea della cultura perché si domanda se davvero la cultura possa essere la propria sfida per il futuro. Il tema è così caldo che è pietra di paragone per tutto ciò che accade in città. E’ come se si fosse alzata l’asticella e tutti si chiedessero cosa bisogna fare per raggiungere la qualità necessaria allo scopo.
Nei giorni di Materadio, grazie ad un mezzo che a Matera ha lunga tradizione di sperimentazione, dai tempi di Audio Box (1990), tutto questo diventa di potenziale esempio per il resto del nostro paese. Un esempio che – quasi timidamente – viene dal Sud e che cerca di mettere al passo e in ricco confronto lo stile di questa terra con le altre regioni d’Italia e d’Europa. Per questo, oltre agli amici del resto del continente, abbiamo invitato a Matera tutte le città candidate in Italia per il 2019, per continuare un dialogo che trasformi la sfida del 2019 in uno stimolo concreto a lavorare insieme per migliorarci tutti.
Per una città che si candida a sua capitale culturale come per una Rete come la nostra che alla cultura è interamente dedicata, Europa vuol dire qualcosa di antico e di nuovissimo. Qualcosa che nominiamo da sempre e dobbiamo finalmente dimostrare di essere pronti a vivere. Con la leggerezza di una festa ma anche con la profondità che vorremmo contraddistinguesse sempre le proposte di Radio3, questa sarà la sfida protagonista di Materadio 2012.
LA RETE DEI CENTRI PER LA CREATIVITA’ DI VISIONI URBANE
Creare Centri per la creatività in Basilicata: questo era l’obiettivo di Visioni Urbane, un progetto realizzato dalla Regione Basilicata insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, finanziato per 4 milioni di euro con risorse nazionali (FAS).
Si è partiti con una idea molto chiara: capire – prima ancora di sapere quali potessero essere i centri – cosa farci dentro, con chi, e come.
Progettare i contenuti prima dei contenitori- investire sui cervelli prima che sui mattoni
Anziché partire dalla scelta e ristrutturazione dei contenitori per decidere successivamente cosa farci, come gestirli e chi dovesse animarli, si è deciso di lavorare e scommettere sulle idee e sulle attività da realizzare, sulle condizioni di sostenibilità dei Centri e sulle reti di persone disposte a lavorare sui contenuti.
WIKICRAZIA- creazione di una community creativa e una modalità inedita di dialogo con la pubblica amministrazione (la policy la facciamo insieme)
Visioni Urbane ha coinvolto e messo in rete 150 imprese ed associazioni lucane operanti nei vari settori della creatività, mettendole in relazione con esperti e intellettuali di tutto il mondo, a cui ha chiesto di dare idee ed indicazioni su come configurare gli spazi laboratorio per la creatività per un progetto collettivo di sviluppo. Utilizzando un paradigma comunicativo “molti a molti”. A tal fine, è stato creato un blog ed è stato favorita la creazione di una community che rappresentano un punto di riferimento per chi vuole condividere la propria idea.
L’accento sulla sostenibilità
Il progetto ha messo enfasi sulle condizioni di sostenibilità dei Centri, facendo in modo che i soggetti gestori siano messi nelle condizioni di essere autonomi. Tutti gli interventi materiali ed immateriali sono stati indirizzati a intervenire sul contesto sostenendo oggi spese di investimento una tantum, piuttosto che perpetuare situazioni critiche che richiedono costanti interventi ed aiuti pubblici (finanziando spese correnti).
In altri termini, abilitare e non sussidiare: Offrire strumenti per imparare, entrare in relazione con il mondo, per mettersi in rete.
Una nuova modalità di ristrutturazione di immobili pubblici
Progettisti, direttori dei lavori e imprese sono stati stimolati dal sapere in anticipo esattamente cosa si farà negli spazi, nei locali, negli auditorium, e perché bisogna sistemare impianti e attrezzature in un certo modo; sono stati gratificati dal creare soluzioni per specifiche richieste, interessati a fare interventi con un fine ed un senso: progettare e realizzare i contenitori conoscendo i contenuti, con una committenza mediata dalla Regione ma molto forte.
Un modo intelligente per moltiplicare investimenti pubblici
Ristrutturare i cinque immobili prescelti per diventare Centri per la creatività ha significato mettere in campo una importante operazione di recupero di immobili realizzati con investimenti pubblici in anni passati e poi abbandonati, o, peggio ancora, vandalizzati.
Oggi, cinque beni pubblici che versavano in uno stato di abbandono sono rivitalizzati e restituiti alla comunità regionale per essere centri propulsori di attività innovative e di nuove energie.
I CINQUE CENTRI di Visioni Urbane
Il sistema della cultura e della creatività in Basilicata può oggi contare su una rete di cinque nuovi centri, che si configurano come spazi pluridisciplinari volti all’incontro e all’ibridazione fra diverse discipline creative e culturali (teatro, musica, arti visive, ecc.) e i settori connessi (turismo, enogastronomia, tecnologie informatiche, ecc.).
I Centri per la Creatività sono pensati come nodi di una Rete utile a promuovere cooperazioni all’interno delle comunità creativa lucana, e -rafforzare l’apertura internazionale.
Ciascuno dei 5 Centri –- ha una propria specializzazione tematica (concept):
Casa Cava – Matera, 900 mq distribuiti in 10 ambienti scavati nel tufo di una ex cava seicentesca nel cuore della città antica.
Il concept: la cava tecnologica. Il miscuglio tutto italiano di pietre antiche e funzioni moderne che ha in Basilicata una sua specificità. Fare reagire i luoghi antichissimi dei Sassi con attività culturali moderne. Se alla cava ipogea con ottima acustica ci aggiungiamo tecnologia moderna si ha un oggetto di grande fascino che può ispirare nuovi prodotti culturali e magari attirare anche sponsors importanti.
Cecilia – Tito (PZ), 1.340 mq in 10 ambienti su 2 piani, in un edificio costruito alla fine degli anni ’80, affacciato su una terrazza naturale, a pochi km da Potenza.
Il concept: reinventare il futuro. Il patrimonio storico e artistico della Basilicata – e dell’Italia, del resto – è una meravigliosa risorsa, ma è anche un peso. Molti creativi si ribellano all’idea di essere condannati a proseguire nel solco tracciato dai padri, per quanto grandi essi siano stati: le nuove generazioni vogliono fare cose nuove, reinventare il futuro.
Ex Macello – Rionero in Vulture (PZ), 700 mq suddivisi fra 3 corpi di fabbrica, area esterna per attività. Un ex manufatto industriale abbandonato destinato a diventare un immobile a zero consumi energetici (Classe A) grazie all’utilizzo di materiali altamente innovativi.
Il concept: l’arte inclusiva. Fermenti interessanti vengono da quell’area di confine dove le performing arts (teatro) incontrano l’inclusione sociale, e addirittura il welfare. Laboratori teatrali coinvolgono bambini e anziani, ma anche persone diverse (di altre culture) o con disagio psichico : questi soggetti diventano protagonisti e sprigionano emozioni nuove. L’arte tocca il disagio, e ne viene trasformata; e allo stesso tempo produce inclusione e ruolo, in una regione con molti centri sociali e centri anziani che rimangono vuoti e inutili.
Centro della Val Sarmento- San Paolo Albanese (PZ), 1.200 mq in 9 ambienti su 2 corpi di fabbrica, area verde esterna collocato in un’area golenale, immerso nel Parco Nazionale del Pollino, di fronte al Teatro Vegetale che Giuseppe Penone ha installato per il Progetto Arte Pollino.
Il concept: le radici. Un tema forte e condiviso da artisti molto diversi, dalla piccola ma combattiva scena che fa musica popolare, alle operazioni “ricombinanti” tradizione e innovazione (Arte Pollino). Questa linea di lavoro si presta particolarmente bene ad alimentare operazioni di marketing territoriale: raccontare il territorio partendo dalle sue tradizioni, che per i lucani sono ovvie ma per il resto del mondo possono essere nuove e eccitanti.
Tilt – Marconia di Pisticci (MT), immobile di 400 mq in un’area verde di 650 mq con anfiteatro. Nel centro di Marconia, a 10 km dal litorale jonico, una grande area verde attrezzata con impianti sportivi, un anfiteatro ed un immobile a freccia suddiviso in varie aule attrezzate
1Il concept: Basilicata nel mondo, il mondo in Basilicata. I lucani hanno emigrato, e ancora emigrano: alcuni di loro sono diventati famosi artisti. Come vedono il mondo? Come vedono, se la vedono, la Basilicata? La loro arte parla a chi oggi in Basilicata ci vive? Contestualmente, alcuni artisti non lucani vengono in Basilicata – in questi anni soprattutto cineasti – e anche loro raccontano il territorio. Queste ragnatele di rapporti tra la Basilicata e il mondo possono essere messe a valore.
Materadio avrà luogo in tutti e 5 i centri di Visioni Urbane, ciascuno dei quali ospiterà uno dei 4 paesi europei ospiti e la rispettiva Capitale Europea della Cultura.
Come per magia escono i soldi pubblici a pioggia per queste cose!, poi per gli eventi estivi di larga fascia non c’è un euro da stanziare!!!! Carissime associazioni ed imprese dello spettacolo è ora di far sentire la propria voce tutti!!!!. così non va bene! mangiano sempre i soliti, vedi Perri & C.
Verri, Perri, tutto finisce in “erri” proprio come “sgherri”… SGHÈRRO S. M. 1 UOMO D’ARMI AL SERVIZIO DI UN PRIVATO | (EST.) UOMO D’ARMI PREPOTENTE E VIOLENTO. 2 (SPREG.) POLIZIOTTO, SPEC. DI UN REGIME REPRESSIVO. Ma in che mani siamo?
VERGOGNATEVI …200.000 EURO PER UN EVENTO INUTILE..RADIO 3 ASCOLTATA DA 4 GATTI..IL DENARO PUBBLICO DEVE RIMANERE SUL TERRITORIO ..E POI LA RAI COME ENTE PUBBLICO DOVEVA GRATUITAMENTE FARE LE TRASMISSIONI ..AMMINISTRATORI VENDUTI…VERRI TORNATE A TORINO..
E’ vergognoso…il sindaco che parla da solo alle manifestazioni e lascia la macchina in divieto di sosta e nessuno se ne frega della sua auto in divieto….è vergognoso….regalare 200.000 euro per un evento di sconosciuti…..è vergognoso regalare 200.000 euro di soldi dei cittadini alla rai che offre un servizio pubblico già pagato dai cittadini…è vergognoso credere di creare un evento…con una radio ascoltata da 10 automobilisti in tutta la penisola…cari verri e sindaco…con 200.000 euro potevate far mangiare tante famiglie in seria difficoltà economica non i soliti mangia mangia…con il culo sulla poltrona che ingrassano…ora mi chiedo perchè non creare occupazione…i sassi sono tornati la vergogna d’italia per quanto sono sporchi….Matera non si candiderà mai come capitale della cultura se non ci inventiamo qualche cosa che non vi faccia mangiare. Politici siete nostri dipendenti ed abbiamo il diritto di essere ascoltati dato che i soldi che spendete sono dei cittadini…e non vostri!
mi auguro che oltre alle sane critiche, agiate di conseguenza come scelte civiche…