Dopo le parole anche la musica protagonista di questa settima edizione di Materadio voluta da Rai Radio3 e dalla Fondazione Matera-Basilicata2019.
Grande successo Venerdì dell’ensemble guidata dal cantautore lucano Canio Loguercio che ha accompagnato il numeroso pubblico di piazza San Francesco in alcune delle musiche popolari che attraversano l’Appennino. Zampogne, chitarre, percussioni hanno provato a disegnare nuove geografie sonore partendo da stilemi del passato e mischiando i suoni della contemporaneità come nel brano “Rotte distratte” di Rocco De Rosa o nel brano reggae dedicato al compianto Pasquale Trivigno con cui sia Canio Loguercio e sia Manuel Tataranno e Simone Cammisa, dei Krikka Reggae di Bernalda hanno iniziato a muovere i primi passi.
Gran chiusura in piazza San Giovanni con Elio e Francesco Micheli che hanno raccontando l’opera di Vincenzo Bellini. Un racconto straordinario, ironico e coinvolgente che ha visto protagonista l’orchestra del Conservatorio Duni di Matera e che ha consentito di valorizzare alcuni talenti locali, tre cantanti soprano che hanno partecipato a una sorta di “Talent show” con il pubblico a esprimere voti attraverso applausi e le luci dei loro smartphone.
Nella mattinata di sabato spazio ai programmi radiofonici in diretta dall’auditorium di piazza del Sedile. La giornata è iniziata con le Lezioni di musica condotte da Giovanni Bietti. Ad esibirsi il Trio Quodlibet con Mariechristine Lopez, violino, Virginia Luca, viola e Fabio Fausone, violoncello. La lezione si è incentrata sulla formazione del trio d’archi (violino, viola e violoncello): un organico piuttosto raro, per il quale tuttavia i grandi musicisti viennesi hanno realizzato capolavori importanti.
Dopo la terza tappa del Filo Rosso “E tu che radice sei?” con l’attore Tiziano Scarpa e la start up MateraEletrica del conservatorio materano Rai Radio3 ha lanciato da Matera un nuovo programma radiofonico “Tutta l’umanità ne parla” con Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà con Telmo Pievani. La contemporaneità, i grandi temi della convivenza sociale, dell’ecologia, della politica, dell’economia, della ricerca del benessere materiale e spirituale, pongono domande uguali e diverse ogni giorno. Chi potrebbe rispondere? Alcuni protagonisti di Materadio hanno così indossato i panni di alcuni personaggi storici, Paolo Verri è diventato Adriano Olivetti, Telmo Pievani, Charles Darwin, Niccolò De Ruggieri nei panni di Goebbels, e altri ancora hanno provato a rispondere ad alcune domande sul mondo di oggi.
Dopo la trasmissione “A3. Il formato dell’arte” con Elena Del Drago con Bruno Corà, un omaggio a Jannis Kounellis di cui è esposta un’opera negli spazi di Palazzo Lanfranchi, il numeroso pubblico è stato trasportato nel mondo delle melodie spagnole dalla cantante Laura Catrani e dal chitarrista Pablo Lentini Riva.
Nello spazio radiofonico di Radio 3 anche una tappa nella cattedrale di Matera raccontata dalla direttrice del Polo museale della Basilicata, Marta Ragozzino.
Nel pomeriggio protagonisti i libri con due scrittrici di due generazioni diverse, Dacia Maraini e Simona Vinci che si sono confrontate sui cambiamenti del Paese e sul ruolo della scrittura al femminile. “L’Italia – ha detto Maraini – è cambiata tantissimo. Quando ero piccola e passeggiavo da sola in Sicilia mi guardavano stranamente. Oggi è molto diverso e la scrittura ha contribuito molto a cambiare le nostre abitudini di vita”. Due fra le rarissime scrittrici che hanno vinto premi molto importanti. “ Abbiamo tante scrittrici e tante lettrici, ma purtroppo, a livello istituzionale ancora si avvertono molte differenze”, ha detto Maraini. “Ho pubblicato il primo libro del 1997 – ha aggiunto Vinci. Nella mia formazione non ho mai avvertito una differenza di genere. Non mi sono mai sentita discriminata. Questa percezione è cambiata negli ultimi dieci anni”.
Dopo la quarta e quinta tappa del Filo rosso è toccato all’attore Marco Baliani salire sul palco dell’auditorium. “Ogni volta che si racconta – ha detto – si fa rivivere un’antica esperienza. Ogni volta che una voce narra, ci ritroviamo ad abitare nel fondo oscuro delle caverne delle origini, quando qualcuno cominciò a danzare una storia davanti al fuoco, aggiungendoci ritmi e suoni che uscivano dalla bocca e si facevano parola. Ogni volta che si racconta una storia, si ritorna dentro quella spelonca, aggrappati, tutti insieme, a quella voce che ci riempie di uno stupore conosciuto, quello del ritrovamento”.
Lungo il tema “Radici e percorsi” anche Radio3 Scienza, il programma condotto da Rossella Panarese che ha chiamato alcuni bambini delle scuole materane per giocare sulla evoluzione umana. Protagonista Telmo Pievani, filosofo della biologia all’università di Padova e autore di Sulle tracce degli antenati (Editoriale scienza, 2016) che ha provato a rispondere alle domande dei ragazzi di quinta elementare dell’Istituto Comprensivo Minozzi.
Dopo uno spazio dedicato a Gramsci Antonio detto Nino con Fabrizio Saccomanno che ha raccontato frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del Novecento spazio alla grande musica. In collaborazione con l’Ambasciata tunisina in Italia (Tunisi sarà nel 2019 capitale mondiale dei giovani) in piazza san Francesco si è esibito il quintetto di Amine & Hamza. con Amine M’raihioud e Hamza M’raihi, kanoun, BaijuBhatt, violino, Valentin Conus, sax, Prabhu Edouard, tabla. Il gruppo ha presentato il suo ultimo album “Fertile Paradossi” (Arc Musica / Marzo 2017) che è già stato recensito da una trentina di media internazionali e da mesi è nella top 10 delle classifiche di World Music.
Subito dopo due grandi concerti in piazza San Giovanni, Vasco Brondi – Le luci della centrale elettrica, una voce narrante con chitarra acustica, un violoncello e una chitarra distorta. Musica fatta non per fare musica ma per fare storia e geografia. E gran concerto di fine giornata con La Bollywood Masala Orchestra per un viaggio sonoro e ritmico nel nord dell’India.