Matera ricorda la Shoah con il terzo appuntamento di musica e teatro promosso dal’associazione Materarte per Arteventi 2016. Lo spettacolo, in programma mercoledì 27 gennaio alle ore 20,30 all’auditorium Gervasio, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che ha coinvolto alcuni dei principali protagonisti, l’attore Sebastiano Somma, sua moglie Morgana e l’attrice Stefania Carulli e i direttori artistici della rassegna, Piero Dattoli e Maurizio Schiuma.
Gli attori portano in scena “Meglio non sapere”, la storia tratta dal famoso libro di Titti Marrone, raccontata con la formula del concerto-teatro per tenere vivo il ricordo della shoah. Lo spettacolo “Meglio non sapere… la vita senza memoria è un filo spettacolo” sarà presentato dalla voce recitante di Sebastiano Somma, dalle attrici Stefania Carulli e Maria Pia Antonacci e impreziosita dalle musiche eseguite dal Quartet Karel. L’ideazione è di Flavio Maddonnni.
La storia ripercorre una delle pagine più cupe del nazifascismo, la deporazione degli ebrei d’Italia nei campi di concentramento. Un treno rapirà tre bambini e un treno ne restituirà solo due nel dicembre 1946. Nel mezzo di questo viaggio di andata senza ritorno per tutti, c’è lo sterminio degli ebrei. “Raccontiamo questa storia affinchè non si ripeta mai più e la raccontiamo con l’arte perchè l’arte e la cultura possono vincere le brutture umane”.
Sebastiano Somma, che a Matera aveva presentato uno spettacolo teatrale al Duni una decina di anni fa con Brigitta Boccoli, è ormai di casa sul territorio lucano per aver girato un paio di lungometraggi, “Una diecimila lire”, in fase di stand by in attesa di una distribuzione della pellicola” e “La lunga strada”. “Questo spettacolo è ispirato da una storia realmente accaduta – racconta Sebastiano Somma – ha coinvolto due ragazze di Fiume, Andra e Tatiana Bucci, che ancora oggi girano l’Italia per raccontare la loro terribile esperienza che invece è costata la vita ad un bambino napoletano, Sergio De Simone. Andra e Tatiana di recente sono state anche da Papa Francesco mentre sono personamente in contatto con Mario, il fratello del bambino ucciso nei campi di sterminio. Una storia molto drammatica che dedichiamo ai più piccoli per lanciare due messaggi, la conoscenza e la forza di andare avanti senza nascondersi ma con la voglia di continuare sempre a lottare per un mondo migliore anche se purtroppo le stragi di innocenti sono all’ordine del giorno”.
Prossimi progetti per Sebastiano Somma? “Ora sono a teatro e riparto da Milano con lo spettacolo “Dal ponte di Miller”, uno spettacolo di prosa che racconta la nostra emigrazione in America in cui interpreto Eddy Carbone e poi mi concentrerò per un nuovo lavoro che riguarda il cinema”.
Piero Dattoli sottolina la valenza didattica dello spettacolo dedicato alla shoah: “Abbiamo pensato di rappresentare questo spettacolo già nella mattinata del 27 gennaio con due eventi, il primo alle 9,30 e il secondo alle 11,30 in modo da consentire al maggior numero di studenti di poter apprezzare questa rappresentazione che unice musica e teatro”.
Maurizio Schiuma: “Lo spettacolo è incentrato sulla storia mentre la musica fa da contorno. Ci sono brani della tradizione ebraica e alcuni sono stati scritti proprio nei campi di concentramento. Lo spettacolo intende lanciare un messaggio importante alle nuove generazioni e ci auguriamo che possa restare nel cuore di chi lo verrà a seguire”.
Parte del ricavato dello spettacolo sarà devoluto in favore dell’Associazione Famiglie Sma, come per gli altri eventi di questa Stagione concertistica organizzata da MaterArte.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)