La presentazione a Casa Cava, nel Sasso Barisano, del bando per 30 giovani musicisti lucani è l’occasione giusta per il gradito ritorno a Matera di Mogol, nome d’arte di Giulio Rapetti, l’autore delle canzoni più amate della musica italiana.
Con questo nuovo bando la Regione ripropone l’esperienza formativa al “Centro Europeo Tuscolano” di Mogol in Umbria, nella quale si è formata, tra gli altri, la cantante di Pignola Arisa, vincitrice dell’ultimo festival di Sanremo. I 30 musicisti potranno frequentare per cinque settimane il “Centro Europeo Tuscolano” (Cet) del Maestro Giulio Rapetti, in arte Mogol.
Ai primi di settembre sarà pubblicato sul sito della Regione Basilicata il bando per poter partecipare a questa esperienza formativa, in Umbria al Cet, in campo musicale. Aperto ai giovani fra i 18 e i 30 anni di età, prevede selezioni per: interpreti, autori di testi e compositori. Le selezioni si terranno ai primi di ottobre 2014.
Il nuovo bando è stato presentato questo pomeriggio all’auditorium Casa Cava a Matera, alla presenza del presidente Marcello Pittella e del Maestro Mogol.
“Oggi apriamo, in Basilicata, una stagione nuova – ha detto il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella – questa mattina abbiamo approvato la legge regionale sullo Spettacolo che darà nuova linfa alla creatività e professionalità degli artisti lucani e di quanti lavorano in questo settore. Una legge per irrobustire un asset strategico per la nostra regione. Con questa nuova collaborazione con Mogol, grande Maestro e uomo di cultura, e con il Cet puntiamo ancora una volta sul capitale umano e soprattutto sui giovani”.
“Questa nuova collaborazione con la Basilicata è per noi fonte di grande interesse – è intervenuto Mogol – i giovani musicisti lucani sono molto interessanti e soprattutto sono giovani che si impegnano e sono pronti a imparare. Il talento non è cosa rara, ma per diventare artisti la didattica è fondamentale, poiché offre quegli automatismi in grado di trasformare il talento in professionalità. I giovani lucani – ha proseguito Mogol – già in passato hanno dato prova di essere creativi e di aver voglia di imparare”.
I 30 giovani musicisti che, dopo la selezione, seguiranno i corsi del Cet, in un secondo momento parteciperanno alle “residenze musicali” che la Regione, nell’ambito della nuova programmazione culturale avviata dal presidente Pittella e dentro la nuova stagione legislativa, sta disegnando nel settore e in linea con i nuovi indirizzi nazionali ed europei. In Basilicata saranno ospitati giovani interpreti e compositori italiani e stranieri per avviare percorsi sperimentali e scambi culturali – musicali.
Durante l’incontro è stato anche illustrato il progetto per la residenza musicale, predisposta nell’ambito della nuova programmazione culturale avviata dal presidente Pittella e dentro la nuova stagione legislativa che la Regione sta disegnando nel settore. La “residenza musicale” è un progetto in linea con i nuovi indirizzi nazionali ed europei e in Basilicata potrà ospitare giovani interpreti e compositori italiani e stranieri per avviare percorsi sperimentali e scambi culturali – musicali.
L’incontro è stato concluso con un “omaggio musicale” a Mogol, organizzato dal Conservatorio di Matera e dai giovani che hanno partecipato alla prima tappa formativa. In particolare il cantautore Mario Rosini ha eseguito “Soli”, uno dei tanti brani scritti da Mogol per Lucio Battisti mentre due allieve del conservatorio la materana Valentina Pinto e Badria Razem, di origini algerine e residente a Poggiorsini, hanno eseguito alcune ballate jazz. Molto apprezzata anche la performance di un altro grande musicista materano, il chitarrista Antonello Fiamma.
Prima di partecipare all’evento in Casa Cava Mogol ha risposto alle domande dei giornalisti.
La sua scuola, il Centro Europeo di Toscolano, rappresenta un trampolino di lancio per gli artisti che vogliono emergere nel panorama musicale italiano. Ma come si fa a capire se un giovane ha talento e può emergere: “Io ai ragazzi dico sempre che devono presentarsi qui quando sono pronti. E devo dire che i nostri allievi hanno capito cosa voglio dire. Non devono pensare al successo perchè quello può anche arrivare ma dura un mese e poi sei fuori per sempre”.
Che rapporto c’è tra la scuola di Mogol e la Basilicata? “C’è un feeling speciale, perchè la scuola ha dato tanto alla Basilicata e la vostra regione ha risposto con altrettanta passione. Questa è una terra di talenti e anche Arisa è partita da qui. In questi anni si è fatta apprezzare sia per il suo carattere molto sensibile e anche per le canzoni scritte da Giuseppe Anastasi”.
C’è un consiglio che vuole dare ai giovani che frequentano la sua scuola. “Molti mi chiedono come si fa a diventare come Mogol. Quando ripercorro tutte le tappe della mia carriera mi rendo conto che il segreto della mia scritta sta nell’automatismo. Il successo è stato costruito negli anni con fatica e impegno, solo così si acquisisce la professionalità.
Cosa pensa Mogol del talent show televisivi dedicati alla musica? “I talent per me sono degli spettacoli e non delle scuole. Se lo consideriamo uno spettacolo può eshsere anche interessante ma quando in giuria ci metti un ex politico piuttosto che qualsiasi altra persona che non arriva dal mondo della musica lascio giudicare a voi…”
Mogol si è fatto apprezzare in tutto il mondo per il suo rapporto speciale con Lucio Battisti. E anche a Matera lo ricorda così: “Battisti ha sempre lavorato con grande umiltà e grande voglia di apprendere. Studiava ogni artista e aveva sempre odi approfondire le sue conoscenze sugli strumenti musicali”.
Di recente ha composto una canzone per la Sardegna. Ne arriverà una anche per Matera, che tra l’altro è candidata a capitale europea della cultura nel 2019? “Non posso scrivere una canzone
per ogni regione. Ho scritto un testo per la Sardegna perchè purtroppo in questa terra bellissima ci sono 400 mila persone disoccupate. Il brano ha già 35 mila visualizzazioni su Youtube ed è già apprezzata. Per Matera posso dire che è una città straordinaria e mi auguro che ce la faccia a diventare capitale europea della cultura, sarebbe motivo di grande orgoglio per i cittadini e un’opportunità di sviluppo anche per chi ama la musica”.
Michele Capolupo
C.S. THALIA: UNA STRATEGIA CON CET DI MOGOL PER ACCRESCERE BENEFICI TURISTICI
“L’iniziativa Regione-Cet di Mogol, che ben si inserisce nel ddl sullo spettacolo dal vivo, in tutte le sue fasi, dalla realizzazione-produzione alla promozione-commercializzazione sino alla fruizione-ospitalità spettatori, approvato non a caso proprio ieri dalla giunta regionale, ha un forte significato di attrazione turistica e di formazione di nuovi operatori turistici”. E’ il commento di Piero Scutari, presidente del Centro Studi Turistici Thalia, presente ieri a Matera nell’Auditorium Casa della Cava.
“Il nostro antico rapporto di cooperazione con Mogol che in questa occasione ha voluto consolidare – aggiunge Scutari – intorno alle azioni della Regione si tradurrà in una strategia che sono certo darà benefici agli operatori turistici innanzitutto di Matera. Sono due i filoni di prodotto sui quali gli operatori pubblici e privati possono lavorare: gli eventi e i luoghi. Una parte significativa del movimento turistico classificato come turismo culturale è in realtà composto da persone attirate da eventi musicali e/o da luoghi legati alla musica. Il tema della musica, invece, è in gran parte sottovalutato da chi si occupa di turismo in Italia e (sinora) ancor più in Basilicata. Nel nostro Paese, gli intermediari e gli operatori specializzati – pure cresciuti in questi anni – continua Scutari – sono ancora operatori di nicchia, dai piccoli numeri, e con proposte molto elitarie o specialistiche, di norma collegate ad eventi lirici. Gli operatori dell’ospitalità hanno visto nel tema musicale una variante di uno dei “turismi” tradizionali, del turismo urbano o culturale, sul quale non valeva la pena impegnarsi troppo o investire. Gli enti pubblici, e soprattutto Regioni e Enit-Apt, hanno considerato la musica come un tassello del grande puzzle di proposte che caratterizza il Paese, ma non l’hanno saputo vedere come caratterizzato da una dignità propria, da una specificità e da un grado di attrattività che ne configurasse una proposta autonoma. Così la promozione di quella che è una delle risorse più qualificanti dell’offerta turistica nazionale è in gran parte affidata alla sensibilità dei singoli operatori, pubblici o privati. Troppo poco. E’ sufficiente un esempio: la Regione Toscana, invece, investe nel settore musicale quasi 10 milioni di euro l’anno, tra progetti di formazione, produzione e distribuzione. Questo consente di mettere in scena circa 1500 spettacoli in un anno, una media di quattro a serata, senza contare le iniziative private, coinvolgendo più di 730mila spettatori. Ogni anno, grazie a questo intervento, la Regione porta la musica in tutta la Toscana, dal centro ai borghi, offrendo a tutti momenti di cultura a prezzi accessibilissimi. Inoltre, offre un palcoscenico a tanti giovani talenti, creando per loro nuove opportunità di lavoro. Insomma l’offerta legata alla cultura è ormai intrinsecamente legata allo sviluppo turistico ed economico della regione. Secondo gli ultimi dati Siae disponibili, nel 2011 in Toscana si sono tenuti 6.344 spettacoli e concerti. In totale, quasi 1,7 milioni di spettatori per un volume d’affari pari a 28,7 milioni di euro.
Anche in questo caso – chiariscono gli operatori del Thalia – per carità nessun raffronto Basilicata-Toscana, ma le buone pratiche e i buoni esempi vanno seguiti, anche a piccoli passi, magari cominciando dalla promozione di eventi e contando sulla preziosa collaborazione con Mogol. Si lavorerà dunque per un cartellone di eventi di spettacolo a partire dal palcoscenico eccezionale e di grande richiamo dei Sassi di Matera e da pacchetti di ospitalità turistica.
La fotogallery dell’incontro con Mogol (foto www.SassiLive.it)