Prosegue il calendario degli eventi dl cartellone della Camerata delle Arti che questa volta porta sul palco della Terrazza Lanfranchi, il 7 settembre alle 21, la storia della straordinaria carriera di Giulio Rapetti Mogol.
Le sue parole hanno reso immortali brani della musica italiana che hanno saputo attraversare epoche e tendenze, il suo stile ha segnato le vite di differenti generazioni e si è sviluppato ancora oggi attraverso l’insegnamento.
Mogol, infatti, rappresenta il più grande autore italiano vivente con una storia personale e professionale, legata in particolare a Lucio Battisti di cui quest’anno si celebrano i 20 anni dalla morte, talmente intensa da meritare un intero spettacolo.
“Rendere omaggio ad un personaggio di tale spessore – spiega Francesco Zingariello direttore artistico della Camerata delle Arti -vuol dire riconoscere il valore di un ruolo, quello dell’autore, che rappresenta la vera anima di brani che nel suo caso appartengono alla storia del nostro Paese”.
Da “pensieri e parole” a “Il mio canto libero” passando da “Acqua azzurra” fino a “Amor mio” e “Se stiamo insieme”, la carriera di Mogol verrà raccontata da voci di particolare intensità come quelle di Maria Grazia e Rita Zingariello, Daniela Sornatale accompagnati dalla formazione composta dai 30 musicisti dell’Orchestra di Puglia e Basilicata sotto la direzione del Maestro Valter Sivilotti che ha curato anche gli arrangiamenti orchestrali originali. La serata prevede la partecipazione straordinaria del famoso tenore Francesco Zingariello e del giovane violoncellista Clemente, suo figlio.