Con un doppio appuntamento nei locali al piano terra e nella corte dell’ex Ospedale San Rocco è partita nel pomeriggio a Matera la 23^ edizione del Festival Duni di Matera, presentata in serata dal direttore artistico Dinko Fabris e dal direttore del Conservatorio Duni di Matera, Saverio Vizziello.
Il pubblico ha visitato la mostra dedicata allo scenografo Giovanni Girosi dal titolo “Giovanni Girosi di scena in scena” mentre in serata spazio al concerto che ha visto protagonista Antonio Florio, alla guida del suo complesso Cappella Neapolitana per l’esecuzione di Bello tiempo passato, il primo intermezzo comico napoletano.
Il Festival Duni, che quest’anno unisce la sua programmazione sotto il titolo “Ascoltare il passato”, ha proposto come concerto di apertura una vera primizia d’ascolto: Bello tiempo passato è il primo esempio di intermezzo buffo napoletano di cui si ha una documentazione certa, ovvero uno “spettacolo nello spettacolo” che le compagnie itineranti cominciarono ad utilizzare durante gli intervalli tra gli atti delle opere serie per divertire e accattivare il pubblico pagante con scene comiche. Questa pratica era già in uso a Napoli già intorno al 1670.
Non poteva che essere il barese Antonio Florio a portare per la prima volta a Matera questo intermezzo: Florio, a partire dagli anni Ottanta, ha ripensato “dal sud” la concezione della prassi esecutiva della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando con una duplice azione dalla ricerca musicologica – da sempre condotta insieme a Dinko Fabris, direttore artistico del Festival Duni – all’esecuzione, decine di capolavori sconosciuti, riproposti nelle più prestigiose sale e rassegne del mondo e incisi in oltre 50 cd e dvd. Al Festival Duni l’intermezzo avrà la mise-en-espace curata da Pino De Vittorio che interpreterà anche il personaggio del Napoletano. Il cast vocale sarà composto anche da Olga Cafiero nei panni del Ragazzo, da Giuseppe Naviglio (il Calabrese) e da Rosario Totaro (lo Spagnolo).
Interamente dedicata all’ampia carriera di Giovanni Girosi, la mostra racconta oltre cinquant’anni di opere al servizio della scena teatrale e musicale: nato a Portici (NA) nel 1943, Girosi si è formato a Napoli e nel 1964 è stato tra i fondatori del Teatro Esse, fucina dell’avanguardia teatrale e vivacissimo collettivo di riferimento per i linguaggi della scenografia della contemporaneità. La carriera di Girosi attraversa decenni di storia della scenografia e di collaborazioni con registi come Luciano Capponi, Renato Carpentieri, Roberto De Simone, Cristina Donadio, Gennaro Magliulo, Ettore Massarese e Gennaro Vitiello.
Repertorio del concerto eseguito da Giovanni Girosi con il complesso Cappella Neapolitana
Bello tiempo passato
Il primo intermezzo comico napoletano – 1673
Antonio Florio direttore
Pino De Vittorio mise-en-espace
Olga Cafiero Ragazzo
Pino De Vittorio Napoletano
Giuseppe Naviglio Calabrese
Rosario Totaro Spagnolo
CAPPELLA NEAPOLITANA
Marco Piantoni, Nunzia Sorrentino violini
Manuela Albano violoncello
Franco Pavan, Pierluigi Ciapparelli,
Luca Tarantino tiorbe, chitarra spagola e
colascione
Angelo Trancone clavicembalo
La fotogallery della Mostra dedicata allo scenografo Giovanni Girosi e del concerto “Bello tiempo passato” con Antonio Florio e “Cappella Neapolitana” (foto www.SassiLive.it)