Prima di salire sul palco del teatro Duni per il concerto “Musica… senza fine”, Gino Paoli e Nina Zilli hanno incontrato nel pomeriggio i giornalisti, gli allievi e i docenti del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera. Un incontro fugace ma intenso. Nina Zilli ha ricordato di aver già conosciuto Matera per l’esibizione in piazza Vittorio Veneto avvenuta nella scorsa estate per Battiti Live. “Matera è una città mistica, che non ha bisogno di presentazioni. Spero di visitarla al più presto perchè in occasione del concerto di Battiti Live sono andata subito via dopo la mia performance sul palco”. L’attenzione poi si sposta su Gino Paoli, cantautore molto amato e pertanto punto di riferimento per la musica prodotta nel nostro Paese: “Quando si parla di musica bisogna distinguere la musica come bisogno dalla musica fatta per avere successo. Se uno mi chiede come si fa ad avere successo con la musica io non gli rispondo neanche. Ricordo con piacere una frase di un grande musicista jazz, Lester Young, che dovrebbe far capire a tutti il valore della music. “Suonare jazz è come pisciare”, quindi è un bisogno fisiologico, umano. Quando diventa un mezzo per successo, soldi e realizzazione non è più arte. Allora se uno vuol fare musica per diventare famoso è meglio che faccia un altro mestiere, che ne so il tabaccaio. Ai miei tempi era importante saper scrivere una canzone per affermarsi con la musica e diventare un artista, oggi conta se vai in televisione e quindi la canzone è un prodotto televisivo. Per questo ritengo di far parte di una razza in via d’estinzione, qualcuno mi ha definito un patrimonio dell’Umanità. Io credo che la musica può essere solo arte e quindi se la concepisci così non puoi farne a meno. Non si può utilizzare la musica per avere successo. Purtroppo anche il governo considera la musica non come un bisogno primario ma come il cinema, come un divertimento e quindi se deve tagliare i fondi pensa anche alla musica. In questo panorama molto squallido per i giovani è dura ma siccome a me non piace mentire dico quello che penso anche se la realtà è molto deprimente. In ogni caso ai giovani che amano la musica dico che fanno bene a coltivare questa passione perchè li accompagnerà per tutta la vita”. Gino Paoli e Nina Zilli sono le stelle attese al Duni per il nuovo concerto della rassegna “Matera in musica”.
Musica… senza fine al teatro Duni di Matera
Sold out per Gino Paoli e Nina Zilli al teatro Duni. Il maestro Piero Romano e il direttore artistico Saverio Vizziello vestono per qualche istante i panni dei bravi presentatori e annunciano la coppia più assortita della musica italiana, quella composta dal grande cantautore friulano di nascita e genovese d’adozione e da una stella emergente della musica contemporanea. L’orchestra della Magna Grecia è magistralmente diretta da Stefano Fonzi e da un trio jazz trio composto da Rosario Bonaccorso al basso, Roberto Terenzi al piano e Pasquale Angelini alla batteria. Il concerto è aperto da Nina Zilli, che in abito rosso, rispolvera “Odio l’estate”, un classico scritto venti anni prima della sua nascita. Quindi tocca a Gino Paoli entrare in scena: gli applausi a scena aperta sono tutti per lui. E il cantautore fa un salto indietro nel tempo duettando con la Zilli nell’intramontabile “Senza fine”. Poi Nina Zilli torna dietro le quinte e Gino Paoli propone il meglio del suo repertorio a cominciare da Averti addosso, per proseguire con Sapore di sale, Fingere di te e La gatta, preceduta da un assolo strepitoso di Rosario Bonaccorso . Nina Zilli ritorna in scena con un abito celeste che esalta la stampa di foglie verdi e rosse. Con Gino Paoli si esibisce in M’innamorerai e poi dimentica per un attimo la scaletta lasciando solo sul palco il suo partner. Poi rientra, chiede scusa e riparte con 50mila e Per sempre, i due singoli che hanno avuto maggiore successo nell’airplay radiofonico. Quindi tocca a Paoli riprendere lo show con “Vivere ancora” e “Quattro amici al bar”, canzone quanto mai attuale e arricchita da un testo persino commovente. Nina Zilli è onorata di poter vivere questa esperienza con un grande cantautore come Gino Paoli e davanti al pubblico esprime tutta la sua ammirazione: “Mister Paoli, posso dirle grazie per essere qui con lei questa sera?” “Certo, se mette le scarpe più basse…”, è la risposta ironica di Paoli. Quindi un altro duetto delizioso, “Che cosa c’è”. Gino Paoli presenta i musicisti che lo accompagnano in questo nuovo tour teatrale e poi fa sognare il pubblico con un altro capolavoro “Il cielo in una stanza”, interpretato da Mina. Nel bis c’è Una lunga storia d’amore, giusto per strappare ancora qualche lacrima nel pubblico e l’ultimo duetto con Nina Zilli, Ti lascio una canzone, perfetta per chiudere lo show e un altro evento della rassegna Matera in musica promossa nella città dei Sassi dal Festival Duni.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa promossa nella sala Nino Rota e del concerto presentato al teatro Duni di Matera (foto www.sassilive.it).
Lei è come una cantante d’altri tempi: femminile, prostrata dalla vita ma orgogliosa, star del varietà, cantante delle truppe in tempi di guerra, donna in coda per il pane. Donna di eleganza sobria e con qualche elastico molle nella lingerie. Meravigliosa!
Lui è la solita vecchia ciabatta a cui ci siamo rassegnati. In una foto sorride. Incredibile: potrebbe migliorare invecchiando?