Dino Plasmati, nel doppio ruolo di chitarrista e direttore d’orchestra, le voci di Valentina Pinto, Sara Rotunno, Francesco Milillo, ed Emanuele Schiavone e il manager Angelo Calculli, che ha deciso di valorizzare i talenti della sua città natale, Matera. Sono i musicisti e i cantanti materani protagonisti del nuovo album “1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band” presentato questa sera online durante l’evento digitale su Feltrinelli Live.
Achille Lauro si reinventa, ancora una volta. Esce venerdì 4 dicembre il nuovo side project “1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band”, disponibile su tutte le piattaforme digitali e negli store in formato cd e vinile. Un disco che rappresenta l’ultimo pezzo di una trilogia di repack che hanno trasportato l’ascoltatore in un viaggio nel tempo: prima un tributo alla musica dance con “1990” e poi “1969 – Achille Idol Rebirth” dall’animo punk-rock. È riuscito a scardinare ogni stereotipo di genere dimostrando di saper indossare giacche di pelle, tacchi glitter e fedora sempre con la stessa credibilità.
Il nuovo progetto prende ispirazione dal desiderio di leggerezza nato durante il Proibizionismo dei primi anni del ‘900 e dalle atmosfere musicali che proprio in quell’epoca hanno le loro radici: «Gli anni ruggenti, li chiamano. I roaring twenties sono il decennio che ospita il mio side project. Raccontano un’epoca di liberazione, sfogo, reazione, evoluzione. Sono gli anni del primo dopoguerra, della fine dell’influenza spagnola, di una breve e meravigliosa parentesi in cui l’umanità ha trovato sconsolato riparo. Come un sogno, gli Anni 20 sarebbero svaniti presto, ma si sarebbero portati dietro il dolceamaro della nostalgia» racconta l’artista.
Il primo singolo estratto da “1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band” è un grande classico natalizio: esce in radio venerdì 4 dicembre la cover di Jingle Bell Rock insieme ad Annalisa. I due artisti consolidano la loro collaborazione nata sul palco dell’Ariston e proseguita con “Sweet Dreams” in “1990”.
Achille Lauro: “Sono tornato completamente cambiato da questo viaggio negli anni ’20. La mia concezione di fare musica è sconvolta, tutto ciò che pensavo prima si è capovolto. Inizialmente mi concentravo solo sulla mia ossessione di seguire da vicino tutti i minimi dettagli del lavoro. Oggi, grazie a questa trilogia ’69 – ’90 – ’20, ho capito che è stato tutto solo l’entrée di quello che sto per proporre”. Party ruggenti paillettes, black swing, vestiti gessati, questo è il mood del nuovo album di Achille Lauro: 1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band, in uscita il 4 dicembre su tutte le piattaforme digitali e negli store in formato cd e vinile. Il side project chiude la trilogia di repack del passato: 1990, tributo alla musica Dance, e 1969 – Achille Idol Rebirth, dall’animo punk-rock, certificato Disco di Platino da Fimi/Gfk. Il nuovo album prende ispirazione dal desiderio di leggerezza nato durante il Proibizionismo dei primi anni del ‘900 e dalle atmosfere musicali che proprio in quegli anni hanno trovato le loro radici. L’album è composto da 8 tracce, tra brani inediti e riedizioni in pieno ritmo jazz anni ’20, un dialogo tra passato e presente. Cover, come My Funny Valentine, Tu vuò fa’ l’americano e Jingle Bell Rock; inediti, tra cui Piccola Sophie, Pessima e Chicago; riedizioni, come Cadillac 1920 e Bvlgari Black Swing. Achille Lauro aggiunge al progetto la collaborazione di altri artisti italiani: Gigi D’Alessio, Izi e Gemitaiz, Annalisa, ormai al fianco di Achille Lauro dall’esibizione a Sanremo. E sarà proprio Jingle Bell Rock feat. Annalisa, il primo singolo estratto dal nuovo progetto, in radio dal 4 dicembre.
Per Achille Lauro questa è la prima esperienza di produzione di un intero album live per l’artista: dopo il live di Taranto con l’orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano, Achille Lauro incide un intero progetto musicale con la Untouchable Jazz Band, guidata dal Maestro Dino Plasmati.
Ed proprio il chitarrista e direttore d’orchestra materano a raccontare con orgoglio questa prestigiosa collaborazione artistica con Achille Lauro: “E’ stato un lavoro attento e di squadra che ha portato ad un album ricco di suoni, di ritmo, di melodia. Oggi vorrei ringraziare un po’ di gente, ad iniziare dalla mia stratosferica orchestra, i miei cari amici e straordinari musicisti Flavio Boltro e Israel Varela, il mio caro amico e arrangiatore Duccio Bertini, i miei pupilli del coro Valentina Pinto, Sara Rotunno, Francesco Milillo, Emanuele Schiavone; I tecnici audio video (su tutti Leo Zagariello, Emanuele Braia, Marco Moretti, Francesco Porcari, Stechi). Ed infine, ma non per ultimi, i miei cari Lauro, Matteo, Mattia, Gregorio, Gozde e su tutti Angelo Calculli, che ha voluto fortemente tutto questo. Un abbraccio e buon ascolto.”