Questa sera nell’auditorium Gervasio di Matera è stato proposto al pubblico il concerto del gruppo Gospel internazionale “Marquis Dolford & The BlevWorship” e The Untouchable band diretta da Dino Plasmati.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Jazzistica Materana Mifajazz per il Mifajazz Christmas Festival, una kermesse dedicata al Natale di ispirazione anglosassone avviata nel 2009 e che è diventato un classico nella città di Matera. Il concerto accoglie ogni anno i più grandi artisti internazionali del Gospel e jazzisti italiani tra i più attivi e noti e attira sempre appassionati del genere, turisti in visita alla città di Matera e semplici curiosi di partecipare ad un concerto di qualità e spessore artistico.
Quest’anno il concerto non sarà aperto dalla nota big band LJP, conosciuta anche come “The Untouchable Band” ma una rappresentanza di questa orchestra: The Untouchable Quintet, composto da noto chitarrista Dino Plasmati (che è anche il direttore artistico del Mifajazz), Giuseppe Delre (voce), Michele Campobasso (piano), Pierluigi Balducci (basso el.) e Vito Plasmati (batteria). Il form resta invariato rispetto agli anni scorsi, cambia la musica (sempre di origine anglosassone) arrangiata per quintetto.
A seguire direttamente da Washington DC la performance live di Marquis Dolford & The BlevWorship, un gruppo composto da cinque cantanti e un pianista che hanno entusiasmato il pubblico del Mifajazz: protagonisti Marquis Dolford (Lead Tenor), Matthew Woods (Tenor), Rolanda Carter (Contralto), Jasmine Brownlee (Soprano), Victoria Ayaim(Soprano), James Alexander Moore(Piano).
L’esperienza che vivono nella enorme comunità Gospel di Washington dove sono nati e vivono, e che hanno raccolto dai palchi e dai protagonisti della musica afro-americana è tutto come un up and down, accontentando molti palati musicali, gli arrangiamenti rotondi e mai estremi, l’eterogeneità dei sentimenti smossi è importante per mantenere sempre teso l’orecchio.
Non solo il groove e il blues in “Gospel”, ma anche le ballate slow-folk mettono in risalto le capacità magnetiche che ogni band dovrebbe avere anche sapendo usare il silenzio all’interno dei brani con equilibrio. MarquisDolford& the BlevWorship supportato dal piano e dalle favolose voci per una versione più acustica, nel loro disegno musicale, propongono il “Gospel” come voce dello spirito, ma anche delle viscere, e queste loro interpretazioni odorano di solidità e sedimenti profondi, le canzoni non sono improvvisazioni o riempitivi, ogni pezzo compone il puzzle con una caratteristica unica, il risultato è profondo, tenue, e piacevolmente memorabile.
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)