Il giornalista Federico Vacalebre con una lectio magistralis che riaccende i riflettori sulla canzone napoletana ed in particolare sul successo planetario ‘O sole mio, la voce partenopea di Gianni Conte, già protagonista con l’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, il talento di Beppe Fiorello che si esalta nel doppio ruolo di mattatore e interprete di Domenico Modugno, personaggio che ha già “incarnato” nella fiction televisiva, i chitarristi Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma e l’Orchestra della Magna Grecia diretta magistralmente da Roberto Molinelli. Un gruppo di artisti di altissimo livello ha inaugurato a Matera il primo evento di “Matera in Musica”, la rassegna ideata e promossa dal direttore artistico Piero Romano, con “‘O Sole mio. Tributo alla canzone napoletana” con l’omaggio ai grandi autori come Di Capua, Costa, Tosti, Falvo e Tagliaferri e l’esclusivo ricordo di Domenico Modugno accompagnato dall’Orchestra della Magna Grecia. L’elogio della musica napoletana affidato al giornalista Federico Vacalebre introduce la prima uscita sul palco del cantante napoletano Gianni Conte, che fa sognare il pubblico con Te vurria vasà, Marechiare, Luna Nova, Guapparia, Maria Mari, Canzona Appassiunata, Oilì Oilà.
Quindi arriva il momento sicuramente più atteso, il “one man show” di Beppe Fiorello, che ricorda alcuni aneddoti legati alla sua interpretazione televisiva di Domenico Modugno, a partire dall’incontro con la moglie Franca proprio nella casa del cantante di Polignano a Mare. Un accenno di Ciao, ciao, bambina e poi arrivano alcuni successi memorabili di Domenico Modugno: Nel blu dipinto di blu e Amara Terra Mia, con Beppe Fiorello che sceglie la forma della narrazione con grande professionalità e faccia tosta, come piaceva fare proprio al cantante pugliese. Nessuna scaletta da rispettare in ogni caso. Beppe Fiorello ha nel dna di famiglia l’improvvisazione e nel giro di pochi istanti si trasforma in mattatore comico scherzando con il primo violino e poi con tutti i musicisti dell’Orchestra della Magna Gracia, con i quali azzarda anche una jam session da applausi. Malarazza, Dio come ti amo, Resta cummè, La donna riccia son solamente alcuni brani con i quali Beppe Fiorello è cresciuto grazie alla passione di suo padre per Domenico Modugno. Tutti riproposti anche nell’evento di Matera dall’artista che negli anni Novanta quando esordiva su Radio Deejay era semplicemente Fiorellino, perchè suo fratello più grande, Rosario Fiorello era già una star. Beppe Fiorello conclude la sua performance con Tu si na cosa grande mentre Gianni Conti rispolvera altre due grandissimi successi come Era de maggio e Canzona bella. Il tributo alla canzone simbolo della tradizione napoletana, ‘O sole mio è proposto invece in una versione “Rapsody”, riarrangiata dal maestro Roberto Molinelli: è l’Orchestra a dominare la scena con il brano che abbraccia la musica classica, quella sinfonica, quella lirica, il cha cha cha, il tango e poi propone un duetto con Gianni Conti e Beppe Fiorello. Il gran finale è semplicemente Meraviglioso, una pietra miliare del repertorio di Domenico Modugno.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto “‘O Sole mio. Tributo alla canzone napoletana” (foto www.SassiLive.it)