Il video, pubblicato in anteprima sul sito di Skytg24.it, è stato realizzato con tecniche di animazione frame to frame ispirate al concetto di uomo massa del filosofo Ortega y Gasset che aveva predetto come l’uomo, nella sua ricerca d’individualità, si stesse dirigendo verso la perdita completa della propria identità. L’idea delle illustrazioni – spiega il regista Martín Caezza – è venuta fuori per ovviare alle problematiche che ci imponeva il lockdown. Insieme alla Krikka e alla Mediterraneo Cinematografica abbiamo buttato giù l’idea – continua – pensando di apparire negli smartphone, nelle tv, sui grandi schermi e di alternare quei momenti all’animazione, in modo da rafforzare ancora di più i concetti che volevamo esprimere. Nel video, contrariamente al testo del brano che vuole essere, in fin dei conti, un messaggio positivo di invito al cambiamento, non si vede una luce in fondo alla strada, ma si mostra un mondo apocalittico di persone omologate, spersonalizzate fino a diventare degli scheletri. Nonostante il periodo di isolamento forzato che stavamo vivendo – prosegue la band – è stato divertente lavoraci: con delle go-pro siamo riusciti a filmarci tutti in modo abbastanza spartano, ognuno di noi è stato attore ed operatore allo stesso tempo e questo ha dato ancora più efficacia all’impatto visivo del videoclip.
La confusione, è stata, ed è, un sentimento protagonista durante questa pandemia: ci siamo ritrovati spesso vittime della tv, dei social, di fake news che aggiungevano paura e angoscia ad una già difficile situazione emotiva. Durante la quarantena il digitale ci ha salvati, è vero, ma ha anche mostrato con più forza tutte le nostre debolezze e dipendenze. Dal punto di vista musicale, nel brano sonorità raggamuffin vengono abbracciate da synth più contemporanei, con riff di chitarra dal sapore acid e funky. L’obiettivo, com’è sempre stato nella scrittura della Krikka Reggae, è far incontrare diversi stili musicali, aprirsi alla contaminazione tra le radici del loro sound e le influenze più attuali.
Spesso le nostre canzoni nascono da discussioni e dibattiti che facciamo in sala prove – racconta la Kirkka Reggae – da riflessioni su quello che stiamo vivendo, su ciò che accade attorno a noi, nella nostra regione e non solo. I brani nascono sempre da un’esigenza comunicativa. Con i Sud Sound System, poi, abbiamo un rapporto fraterno che va oltre la musica: collaboriamo e lavoriamo insieme da tantissimi anni. Ci siamo trovati ad ascoltare l’idea del pezzo nel loro studio a San Donato di Lecce e, senza nemmeno accorgercene, abbiamo iniziato a lavorarci a più mani scrivendo una parte del ritornello. Poi tutto il resto, come spesso accade con loro, è andato da sé, con naturalezza. E’ così che è nata CONFUSIONE. E’ successo un po’ di mesi fa, ma è incredibile come la riflessione su cui il pezzo è basato, sia più attuale che mai.