Liberamente ispirato nei contenuti all’omonima pellicola del regista francese Jean-Luc Godard (1965), Alfavil è un brano dall’ambientazione distopica, un’aspra critica nei confronti della standardizzazione dei costumi e della società moderna. Attraverso un linguaggio volutamente polemico, mordace ed un’ardita sperimentazione sonora, i 2eleMenti mettono in scena un’umanità sottomessa alla dittatura tecnocratica dei Mangiamente; questi, sfruttando l’enorme potenzialità delle macchine, costringono gli esseri umani ad un razionalismo esasperato che li proietta in una condizione di automatismo perenne. Nemmeno i Divergenti, coloro che sono sfuggiti al processo di automazione, possono interrompere questo inevitabile declino. Solo un intervento divino può riuscire in questo: ecco spiegato il “Dies irae” finale, la nota preghiera risalente al XIII secolo.
Alfavil è il punto d’arrivo di un lungo percorso di sperimentazione intrapreso dal duo: l’orchestrazione di stampo classico, la stridente presenza delle chitarre distorte e i possenti cori che rimandano alla tradizione dell’opera lirica, si aprono a contaminazioni inedite provenienti dal pop e dalla musica elettronica: un nuovo genere musicale, che i 2eleMenti definiscono fantasy pop.
Volevamo scrivere un brano che facesse luce su ciò che a volte cerchiamo di nascondere a noi stessi, cioè che la nostra esistenza è ormai puro artificio e che ogni giorno diventiamo inesorabilmente più simili a delle macchine. Volevamo condensare gli stereotipi più contraddittori della contemporaneità, mostrandone le debolezze ed esasperandone i tratti. – 2eleMenti
Il video girato da Giuseppe Marco Albano (dal 2016 alla regia del Premio Tenco) si apre in una angusta e malridotta sala degli esperimenti, in cui tre dottori sono intenti ad eseguire una lobotomizzazione. I pazienti lobotimizzati alloggiano in stanze singole di una grande villa aristocratica, perennemente controllati dai tirapiedi dei tre medici. Fra i pazienti ci sono Lord Cerino e Sito Glam (i 2eleMenti) che dopo l’intervento, riescono a tornare in sé e si rifugiano in uno scantinato dove mettono in funzione una vecchia radio a frequenza, attraverso la quale iniziano a comunicare con tutti i pazienti di questa particolare “casa di riposo”. Durante la cena serale alla quale i pazienti danno sfogo ai loro istinti animaleschi, il messaggio di Lord Cerino e Sito Glam inizia a fare breccia nella mente degli “ospiti”, che quindi si ribellano alle guardie e ai medici-aguzzini, finchè questi non scappano fuori dalla villa, in un paesaggio ormai completamente desolato e apocalittico.
2eleMenti è un progetto nato nel 2013 per raccontare la storia di Vito Coviello e Vito Santamato, due personaggi sinonimi e contrari che rappresentano l’idea originale di voler far convivere generi opposti. Nel 2014 pubblicano il loro primo concept album “Questioni”, una riflessione sulle molteplici pulsioni della vita quotidiana, che vede anche la partecipazione di Umberto Fiorentino e Cristiano Micalizzi per il singolo “Cade su”. Nel 2017 esce “La Fabbrica del Talento”, il primo cortometraggio musicale della trilogia “Fiabe dal Futuro”, che gli fa conquistare numerosi riconoscimenti e premi come il “Best Music Video” al Los Angeles Film Award, la “Gold Medal” al festival Global Music Awards, la “Best Idea” all’Oniros Film Awards ed il primo premio per la sezione “Videoclip Musicali” al Roma Creative Contest 2018. A due anni di distanza pubblicano il secondo capitolo “NEET” che gli vale il primo posto nella sezione “Miglior Videoclip Musicale” all’Amarcort Film Festival 2019. Durante questi anni hanno l’opportunità di condividere il palco con numerosi artisti della scena nazionale e internazionale, tra cui Niccolò Fabi, Bluebeaters, Willie Peyote, Perturbazione e The Skatalies. Nel 2021 esce il loro nuovo singolo e video “Alfavil”.
Nel 2017, per il primo episodio della loro trilogia “Fiabe dal Futuro”, i 2 eleMenti hanno coniato una nuova espressione per descrivere il loro particolare genere musicale: “Fantasy Pop”.
Un genere dove sonorità provenienti dal mondo classico e operistico si fondono con sonorità tipiche della pop music e della musica elettronica, e dove i messaggi vengono rappresentati da mondi visivi surreali ed onirici e da mondi letterari fantasiosi e distopici. Una delle prerogative di questo genere è quella di sviluppare un’esperienza immersiva e totalizzante che punta al coinvolgimento dell’utente a 360 gradi, una vera e propria opera 4.0 che viene rappresentata almeno in tre mondi diversi: nel mondo letterario da una fiaba o un racconto, nel mondo musicale da un “quadro musicale” e nel mondo visivo da un cortometraggio musicale.
Il risultato è un clima immaginifico di grande effetto, una specie di trance ipnotica, in cui lo spettatore transmediale accede ad una sorta di neorealismo dell’inconscio. Le composizioni sono sempre ambientate in un’epoca dall’indefinito carattere temporale e i protagonisti si trovano quasi sempre alle prese coi problemi del mondo contemporaneo nel quale i mostri e fantasmi dello scenario fantasy non sono altro che rappresentazioni della loro sfera inconscia o rappresentazioni trasfigurate del mondo reale.
Stili ed Influenze: Bach, Mozart, Fellini, Nino Rota, Beethoven, Stravinsky, Puccini, Verdi, Rossini, Mr. Bungle, Fantomas, Infected Mushroom, Jodorowsky, Michelangelo Antonioni, Dostojevskij, Andrej Arsen’evič Tarkovskij, Salvador Dalì.
Il fantasy-pop ci ha offerto nuovi ed innovativi strumenti per comunicare il nostro messaggio, attraverso l’utilizzo sempre più massiccio di sonorità elettroniche e di toni operistici che tuttavia restano ben saldi all’interno della forma-canzone. Noi crediamo che non basti inserire un’orchestra nell’elemento moderno per portare l’ascoltatore in un mondo fantastico, immaginario, ma che sia necessario, piuttosto, conoscere in maniera approfondita ciò che che un elemento sinfonico, inserito in un contesto moderno, può restituire allo spettatore in termini emotivi. – 2eleMenti