Al teatro Duni di Matera la prima proiezione del videoclip “Orgoglio e povertà” il primo video commerciale degli Heroscimmia. L’appuntamento, con ingresso libero è per sabato 26 maggio 2012 alle ore 16 al teatro Duni di Matera.
La band materana, composta da Antonio Andrisani (voce) e Peppino De Florio (tastiere e sintetizzatori) e special guest al basso l´attore Carlo De Ruggeri,, presenta il primo video commerciale firmato da Francesco Sperandeo. Il regista, già collaborare dei premi Oscar Giuseppe Tornatore e Roberto Benigni, ha ambientato nelle strade di Matera e al Lunge Caffè il racconto filmico che accompagna le note di Orgoglio e povertà. Il brano, tratto dall´album “Il disco commerciale degli Heroscimmia”, racconta di quello strano vezzo dei maschi meridionali di pagare il conto alle donne. Questo retaggio, a metà strada tra l’orgoglio e la cavalleria può risultare indigesto in periodi di crisi come questi.
Protagonisti del video gli attori Alessandro Tiberi, noto al pubblico per la sua partecipazione alla serie televisiva “Boris” e per la recente prova con Woody Allen in “To Rome with Love”, e Ana Caterina Morariu, scelta da Carlo Verdone per impersonare sua figlia ne”Il mio miglior nemico”.
Girato nei mesi scorsi nella città dei Sassi, al videoclip Orgoglio e povertà hanno partecipato come direttore della fotografia Francesco Di Pierro e come interpreti l´attore materano Carlo De Ruggieri, “arruolato” per l´occasione come terzo componente degli Heroscimmia, Franco Gravela, Rocco Buono e naturalmente gli Heroscimmia.
La fotogallery dedicata alla produzione dei videoclip “Orgoglio e povertà”
Il testo della canzone Orgoglio e povertà scritta da Andrisani – De Florio
“Crollano le borse ma tu non aprire la tua
Pago io
Aumenta l’insolvenza ma rimane questa usanza
Faccio io
Non sia mai detto che un meridionale fa pagare il conto a una donna
Trema Piazza Affari ma tu stai ferma
Saldo io
Aumenta l’inflazione ma non si tocca la tradizione
Pago io.
Francesco Sperandeo su gli Heroscimmia
Cosa penso degli Heroscimmia? Preferisco non pensare e costretto a farlo non mi dilungherò perché avrei molto, forse troppo da dire. Non amo la musica “finta” e “la sintesi degli anni ’80”, non mi taglio le vene per “Anima Latina” (anche se lo sto ascoltando) e per quella corrente pseudo-sofisticata dello stesso autore (non a caso cito questo disco). Ma!!! E dico ma!!! Sono stato (e per certi versi lo sono ancora in qualche modo) molto attento alla musica con testi che riescono a comunicare un disagio, una riflessione sociale e… perché no, politica, attraverso l’ironia; regalando una dignità ad una certo tipo di cultura considerata da outsider che se però la esalta Quentin Tarantino siamo tutti pronti alla standing ovation. (Attenzione dico attraverso l’ironia e non con, sono due cose molto diverse) Ho ascoltato gli Hiroscimmia in auto esattamente da metà settembre a metà ottobre 2011 (non avevo altro a parte Brunori SAS vol.2) e dopo un primo ascolto violento ho cominciato ad ascoltare tra le note e riflettere tra le righe dei testi, scoprendo sempre, ad ogni ascolto, nuove sottili costruzioni lessicali, nuove ardite citazioni musico-letterali, e (sempre tra la sintesi) interessanti arrangiamenti. Insomma per farla breve, mio padre a 10 anni mi regalo’ un disco dei Beatles, quando lo misi sul piatto lo trovai inascoltabile, poco interessante e sicuramente non orecchiabile. oggi continuo ad ascoltare quel disco dopo più di 20 anni, e i Beatles e gran parte della musica degli anni 60 e 70 (in primis il Prog), sono una ragione di vita non più musica da ascoltare… con le dovute proporzioni (nella speranza che Andrisani e Peppino non diventino la mia ragione di vita) vi consiglio di ascoltare gli Heroscimmia.
Anal Caterina Morariu non è niente male!