Lo spettacolo “Orientalismi sonori. Omaggio a Edward Said”del gruppo Jussur ha inaugurato questa sera nella Terrazza del Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera la rassegna Rinascimento Fuori Orari promossa dal Polo Museale della Basilicata.
Sul palco il tunisino Helmi M’hadhbi, suonatore di oud e compositore, pronto a sottolineare le bellezze di una città meravigliosa come Matera senza dimenticare gli attacchi kamikaze che hanno provocato vittime innocenti in giornata nella capitale del suo Paese, il cubano Angel Ballester al sax, clarinetto e flauto, l’iraniano Pouya Khoshravesh al violino iraniano, il percussionista francese Nicolas Derolin e la danzatrice italiana Dalal Suleiman.
Jussur in arabo vuol dire “ponti”, a richiamare infatti il legame tra Oriente e Occidente tramite un viaggio visivo e sonoro attraverso quattro continenti, Africa, America, Asia ed Europa. Le fotografie di Fatima Abbadi hanno fatto da sfondo alle musiche di Helmi M’hdhabi, ideatore del progetto, eseguite da strumenti musicali di Oriente e Occidente. L’affascinante suono ancestrale dell’oud, il liuto persiano, sulle figure aeree dei fiati e del suono magico del kamanché, il violino iraniano insieme alla pulsione ritmica delle percussioni, hanno accompagnato l’elegante movimento corporeo della danzatrice Dalal Suleiman e la profondità della sua voce nella lettura di testi di grandi autori arabi.
Uno spettacolo di suoni, immagini, letture, danza promosso in collaborazione con l’Associazione Cultura è Libertà.
Al termine della serata sono stati raccolti, a offerta libera, fondi a favore del progetto Gaza: musica per bambini e bambine contro la distruzione per sostenere il lavoro del Conservatorio di Musica Edward Said di Gaza e finanziare borse di studio per giovani musicisti.
Michele Capolupo
La fotogallery dello spettacolo “Orientalismi sonori. Omaggio a Edward Said”del gruppo Jussur (foto www.SassiLive.it)