“Una viaggio nell’umanità, dalla sua genesi fino a scoprirne gli orizzonti futuri”: così i protagonisti hanno presentato la performance teatrale di musica, danza e teatro ‘Umana’, in programma sabato 11 gennaio 2025 alle ore 20,30, al teatro Stabile, ingresso gratuito dalle 20. L’assessore e vicesindaco Federica D’Andrea, nell’introdurre la conferenza stampa, svoltasi nel Palazzo di Città, si è soffermata sull’importanza “di un percorso, quello di ‘Potenza Città italiana dei giovani’, che ha visto centinaia di ragazzi creare relazioni, generare opportunità, tessere rapporti costruendo eventi, appuntamenti, occasioni di crescita comune, facendo della sinergia e del confronto vie privilegiate per condividere un’idea concreta di cosa sia Potenza oggi e soprattutto di come potrà essere in futuro”. “E ‘Umana’ è una bellissima sintesi di tutto questo – ha spiegato il presidente del Comitato tecnico ‘Potenza Città italiana dei Giovani 2024’, Antonio Candela, con un lavoro di squadra, che alla vigilia del passaggio di testimone, con la nuova Città italiana dei Giovani, che sarà indicata nel mese di febbraio, è espressione di quanto bene sappiano fare i nostri giovani, delle potenzialità che siano in grado di esprimere, della ricchezza che ciascuno di loro è in grado, singolarmente e come gruppo, di donare alla nostra comunità locale, attraverso una vera e propria industria culturale e creativa”. Per Donato Telesca, intervenuto all’incontro con i giornalisti insieme agli altri componenti dell’ ‘Orchestra maldestra’, “il lavoro realizzato è particolarmente articolato, interamente fondato sui valori. Più che un racconto cronologico della storia dell’umanità, infatti, si tratta di un cammino che attinge ai principi e che è per noi rappresenta una grande gioia, quella di ragazzi con un’età compresa tra i 14 e i 20 anni, che sono riusciti, con un lavoro originale, a raggiungere il prestigioso palcoscenico del teatro Stabile”. Michela Consolo, per ‘Metamorfosi danza’ ha parlato di “ragazzi talentuosi con i quali si è creata un’interazione vera, concreta, che ha sperimentato insieme la bellezza, l’entusiasmo, la fragilità dell’essere ragazzi, ai quali mi sento di rivolgere le parole di Alda Merini: Siate soltanto giovani”. Per Roberta Colucci di ‘Gommalacca teatro’. Il tessuto artistico ha bisogno di collaborazione e ricerca e, lo spettacolo che portiamo in scena è frutto di tutto questo, perché tutti siamo portatori di una storia, accomunati dall’essere umani, per far ‘depositare’ storie e non farle cadere nell’oblio”. Nel corso della presentazione è stato spiegato inoltre come il linguaggio musicale scelto sia teso a far vibrare le corde dell’anima, anche proprio grazie alle corde di strumenti, quali per esempio la ‘chitarra a battente’, che dal XVII secolo si lasciavano ascoltare nelle sale dell’Italia meridionale. Un aspetto, che insieme ad altri è frutto di una ricerca su strumenti e antica musicalità che ha visto interessati anche contesti universitari internazionali.