C’era anche il noto dj e produttore discografico Claudio Coccoluto alla festa per i 30 anni di Radio Deejay celebrata al Forum di Assago nella serata del 31 gennaio 2012 per festeggiare intorno alla mezzanotte lo storico compleanno dell’emittente nata il 1° febbraio del 1982.
Il giornalista Michele Capolupo, l’inviato del portale www.SassiLive.it per rappresentare Matera all’evento memorabile organizzato da Radio Deejay, ha “immorlato” Coccoluto nella fase finale della festa quando è andato a salutare i suoi amici del Deejay Time ed in particolare il dj Albertino, che lo aveva chiamato a Radio Deejay per condurre dal 2003 al 2009 un programma originale dedicato alla musica che Coccoluto ha sempre proposto durante le sue serate nei migliori club d’Italia e d’Europa. Il nome del programma e ispirato al suo cognome, C.O.C.C.O. rigorosamente con lo spelling delle lettere in lingua inglese.
Il direttore di SassiLive.it Michele Capolupo e il dj Claudio Coccoluto sono entrati in contatto via mail ed è nata questa intervista esclusiva per i nostri lettori.
Claudio, quando è nata la passione per la musica ed in particolare per i giradischi?
“Non ho un ricordo iniziale, nel negozio di elettrodomestici di mio padre a Gaeta, giocavo con radio, giradischi e “magnetofoni” fin da piccolissimo, i miei primi dischi (con i miei soldini) comprati a 9 anni, la mia prima trasmissione radio a 13, a radio Luna…”
Hai girato il mondo e hai fatto il “botto” come si dice in gergo anche come produttore discografico realizzando Belo Horizonti, che ancora oggi viene ballata, anche grazie ai rmx che sono usciti negli ultimi anni. Come è nato questo successo dance che punta tutto sulla melodia, sui suoni?
“Il disco è scaturito da un mio personale approfondimento sulla musica brasiliana che mi interessava molto all’epoca (parliamo del ’96) e che provai a coniugare con il mood dell’House Music ; successe tutto in una notte, l’ossatura del brano al 70% mi venne di getto il resto fu arrangiamento e rifinitura, andai dal mio socio Savino Martinez e gli dissi “ho fatto una cosa che secondo me spacca”. In effetti ricordo che fu mia moglie Paola a dire “questa è una hit internazionale” e per fortuna questa previsione si è avverata. Il suono, la melodia unitamente al ritmo e all’armonia sono le parti essenziale di un componimento musicale: quando manca uno di questi elementi difficilmente centri il bersaglio della notorietà della tua creazione”.
Come è nata nata l’idea di fare un programma per far conoscere il tuo stile musicale? E’ vero che il dj Albertino ti ha suggerito il nome C.o.c.c.o utilizzando lo spelling per la pronuncia?
E sopratutto cosa rappresenta per te Radio Deejay visto che hai avuto la possibilità di vivere per diversi anni questa esperienza da speaker nel programma condotto in collaborazione con Paolino Rossato?
“L’idea era semplice: far conoscere un prodotto di nicchia come la musica house e declinazioni della stessa al grande pubblico di un network come Deejay con la forma più immediata e congeniale che potevo, il mixaggio, rigorosamente live e in vinile; la parte speaker era semplice comunicazione verbale, all’insegna del “parla come magni” e allo stesso tempo ironica e sdrammatizzante concezione del ruolo di “conduttore” che mi ero preso, nel posto a più alta concentrazione di fantastici conduttori in Italia!! Ha funzionato, proprio con i consigli di Albertino che oltre che per il nome mi ha guidato nelle incertezze iniziali. Devo dire con orgoglio che il programma ha avuto un successo tale che ancora oggi, a distanza di tre anni, ricevo ancora tantissime e-mail di nostalgici delle “chiacchierate con Paolino” che obiettivamente erano piuttosto simpatiche ma anche e soprattutto funzionali all’informazione discografica del settore a cui personalmente prestavo particolare attenzione. Pensa che almeno tre giorni a settimana ero impegnato ad ascoltare tutte le uscite discografiche per selezionare 12-13 brani per C.O.C.C.O.!!!! Paolino Rossato si occupava della fonia del programma mentre io mixavo in diretta con normali piatti e mixer, senza rete e nessuna preparazione. Ricordo che gli ultimi dischi li ascoltavo due minuti prima di andare in onda col panino in mano…”
Radio Deejay ha festeggiato 30 anni con una festa memorabile al Forum di Assago. E anche tu non potevi mancare Come hai vissuto quella serata? Che sensazioni hai provato? C’è un aneddoto che vuoi raccontare?
“E’ stata una bellissima serata sia per lo show ma personalmente ancora più bella nel backstage dove ci si è incontrati tutti e tutti insieme in uno spirito leggero e amichevole che è difficile ricreare spesso. Credo che c’è stata una vera è propria celebrazione di un pezzo di storia dell’intrattenimento in questa nazione (One Nation One Station) dove finalmente è stata sotterrata l’ascia di guerra tra Claudio Cecchetto e Linus (un po’ tardi forse) e per tutti coloro che conoscono e stimano entrambi, è stato un piacere in più!
L’aneddoto molto carino è che Giovanni Vernia (l’attore che a Zelig è diventato famoso per la gag di Jonny Groove – ndr) mi ha confessato proprio quella sera che per il suo sketch il dj invocato doveva essere “COCCO”, mi aveva scritto sul mio MySpace per comunicarmelo e chiedermi l’approvazione ma io non risposi mai…. Allora optò per “ALBA”!!! (nome con cui viene anche chiamato il dj Albertino nell’ambiente radiofonico – ndr). Infine c’è il momento che hai immortalato con la tua foto, dove tutti intorno a me hanno testimoniato quella simpatia e affetto che mi hanno sempre circondato nei miei anni a Deejay (penso si veda da questa foto). E poi quel boato del pubblico del Forum che mi ha scaldato il cuore: credo che è stato il riconoscimento di tutto questo percorso: ne è valsa la pena! Mi riferisco al fatto di partire tutti i venerdì da Cassino per raggiungere Milano e trasmettere in diretta il programma C.O.C.C.O: 700 km per andare e 700 per tornare: Radio Deejay ha dato tanto a me e ha dato tanto ai suoi ascoltatori, questa è l’essenza della comunicazione”.
So che sei sposato e hai figli: seguiranno le orme del papà o si dedicheranno ad altro?
“Mio figlio Gianmaria vuol fare il dj, anzi lo fa già, ma con le proprie gambe e capacità perché non deve avvalersi della condizione di “figlio d’arte” più di tanto: è già fortunatissimo ad avere in casa tutti gli strumenti pronti, è giusto che si costruisca il futuro con le proprie mani.
Mia figlia Gaia ha una certa propensione per le foto artistiche, ereditata dalla mamma che ha un grande gusto estetico”.
Lo storico programmatore musicale di Radio Deejay, Dario Usuelli, ha detto che la prossima festa di Radio Deejay sarà organizzata per i 40 anni. Coccoluto ci sarà?
“Se ci saranno motivazioni valide, certamente no”.
Coccoluto conosce Matera?
“Non molto, spero di essere a Matera presto, un posto magico che il mondo ci invidia. Colgo l’occasione per inviare un augurio di Bene a tutti i lettori di Sassilive.it e un invito a trattare la Musica con rispetto, perché dietro c’è il lavoro e la passione di moltissima gente. Grazie e a presto”.
Michele Capolupo.
Nella foto in basso il dj Coccoluto con i colleghi del Deejay Time, i dj Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso (foto www.sassilive.it)
Clicca qui per il servizio di SassiLive.it dedicato alla festa dei 30 anni di Radio Deejay