A San Vito Marina, in provincia di Chieti, dove è in svolgimento da martedì 22 scorso il tentativo di record del mondo del talk show radio televisivo più lungo di sempre , non solo per la vicinanza all’area del terremoto, la diretta fiume continua a dedicare già dai primi minuti dopo la tragedia, lo spazio centrale ai collegamenti dai paesi colpiti. A condurre ai microfoni della stazione mobile presso il Lido Esperia ci sono Danilo Daita, uno dei volti più conosciuti dell’emittenza satellitare, l’attrice Miranda Ramazani e l’artista non vedente Vito Cardelli. A raccontare i fatti c’è Radiocolor, emittente radiofonica lucana storica con sede a Villa d’Agri. Interventi via telefono sono avvenuti da parte di rappresentanti di governo (il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo che ha parlato di problemi sanitari e dei danni subiti dall’ospedale di Amatrice), amministratori locali (sindaci della Val d’Agri che hanno ricordato l’esperienza del terremoto del 1980), artisti (Graziano Accinni, gli Amiranei).
Anche per la cronaca sul terremoto, l’emittenza radiofonica locale – sottolinea Remo Pasquariello, editore di Radiocolor che a San Vito Marina segue minuto per minuto l’impresa – si conferma strumento insostituibile per informare, dialogare, dare voce alla gente. Già subito dopo la scossa che ha provocato grande paura a San Vito con la gente uscita di casa e diretta al Lido abbiamo dato i primi consigli utili su cosa fare specie per evitare il panico. Stiamo dimostrando che la radiofonia locale rappresenta una realtà peculiare con un valore specifico rispetto alle radio nazionali sia per profilo di ascolto che per qualità di audience è peraltro una costante in tutti i Paesi dell’Unione europea. Un altro indicatore della qualità imprenditoriale del comparto radiofonico locale è rappresentato dalla capacità dello stesso di costituire veicolo di informazione di pubblica utilità. A quarant’anni dal luglio del 1976, quando la sentenza n. 202 la Corte costituzionale pose fine al monopolio statale dell’etere, liberalizzando l’attività di radiodiffusione in ambito locale, serve un progetto strutturale per l’emittenza locale, che ne riaffermi il ruolo centrale nel sistema radiotelevisivo italiano. Il comparto radiotelevisivo locale è ora, però, in grande difficoltà e sta rischiando un forte ridimensionamento. A seguito della forte contrazione del mercato pubblicitario, dei cambiamenti tecnologici, dei nuovi modi di fare impresa radiotelevisiva, sarebbero state necessarie scelte governative strutturali per accompagnare efficacemente il comparto fuori dall’attuale stato di crisi.
Il record da battere è 100 ore radiofonico che appartiene a una coppia belga e 100 ore e 17 minuti televisivo. Noi – dice Danilo Daita a nome dei suoi colleghi – ce la mettiamo tutta perché non si tratta semplicemente di iscrivere i nostri nomi del “guiness dei primati” quanto piuttosto di dare un forte incoraggiamento alle migliaia e migliaia di dy, operatori, tecnici dell’emittenza radio-televisiva locale perchè questo è un settore che merita rispetto ed ha futuro.
Ago 25