Una stagione che punterà in modo ancora più forte sul rapporto fra musica e luoghi, fra grande tradizione dell’opera e grande bellezza del nostro Paese. Così oggi nella conferenza stampa di presentazione delle prossime produzione della Camerata delle Arti, hanno spiegato il direttore artistico Francesco Zingariello e il regista Davide Garattini che dirigerà per la prima volta in Italia una versione post-Covid di Suor Angelica di Giacomo Puccini. L’opera, rappresentata per la prima volta nel 1918 al Metropolitan di New York, fa parte del trittico del compositore toscano e ha una caratteristica: contiene solo personaggi femminili; le voci maschili, infatti, appaiono solo nella parte finale, nel corso degli angeli che conducono in cielo Suro Angelica.
“Il momento difficile che abbiamo vissuto ha rappresentato al tempo stesso una grande opportunità – ha spiegato Zingariello –per puntare ulteriormente sulle nostre produzioni, garantendo come sempre la qualità della proposta ma anche la professionalità dei nostri interpreti che vengono dai laboratori della Camerata delle Arti oltre che dalle collaborazioni di artisti del panorama nazionale che non si sono mai fermati, Gli appuntamenti che ci attendono si aprono con il Gala della lirica, il 20 giugno prossimo, nell’ex Ospedale San Rocco. Una occasione importante che ci farà incontrare di nuovo il nostro pubblico e che sarà seguita il 25 giugno sempre nella stessa location da Suor Angelica di Puccini nell’allestimento diretto da Davide Garattini, che in estate sarà in tournèe in tutta Italia. Il nostro percorso prosegue, dunque, e va avanti con la consapevolezza che le nuove declinazioni individuate contribuiranno a dare una visione nuova e mai scontata alle nostre produzioni”.
Il milanese Davide Garattini raimondi ha firmato la regia di opere come “Maria Stuarda” presentata al XXII Festival de opera Amazonas di Manaus, “Lo schiavo” al teatro Lirico di Cagliari, “I puritani” al teatro Lirico Verdi di Trieste. Tra gli spettacoli di danza, ha diretto “V.E.R.D.I.” al festival Verdi Off di Parma e “Amara Satira Omnia” andato in scena al teatro Antico di Taormina.
Di sé, descrivendo la sua passione per la bugia, racconta: “Ricordo con estrema nitidezza il piacere della prima bugia raccontata e gli occhi dei bambini che mi guardavano increduli ascoltando i miei racconti… era la fantasia di un bambino di quattro anni ma l’anticamera di un mondo”.
Per il regista Davide Garattini, al lavoro con le prove di Suor Angelica si tratta di una chiave di lettura che non toglierà nulla al grande classico della tradizione pucciniana. gPorteremo in scena un lavoro che dialogherà direttamente con i luoghi, con la grande bellezza di cui il nostro Paese è ricco. Nella messa in scena scompariranno le scenografie e verrà dato grande spazio alla interpretazione delle interpreti alle quali spetterà un ruolo ancora più centrale. Per la prima volta un’opera entrerà in un ambito del tutto sconosciuto, quello delle norme di sicurezza imposte dal post-Covid al quale ci siamo adeguati senza snaturare nessuno degli elementi centrali creati da Giacomo Puccini. Regaleremo al pubblico una teatralità nuova, nata da vincoli che offriranno nuove caratteristiche allo spettacolo senza ridurne l’effetto musicale e scenicoh.